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SJ ha sorpreso tutti, gli Sharks hanno i numeri per riprovarci

A partire dal 12 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Dopo la sconfitta in finale, i San Jose Sharks torneranno in pista ospitando i rivali dei Los Angeles Kings, mentre i Chicago Blackhawks ospiteranno i St. Louis Blues in una sfida subito dagli altissimi contenuti. Per vedere in pista i campioni dei Pittsburgh Penguins bisognerà invece aspettare il giorno successivo, quando sul loro ghiaccio ospiteranno i Washington Capitals.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 30 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.

Lo scorso anno i San Jose Sharks hanno sorpreso tutti, scrollandosi di dosso la fama di squadra incapace di ottenere risultati nei playoff ed arrivando sino alla finalissima per la Stanley Cup, poi persa nei confronti dei Pittsburgh Penguins.

Lo scorso campionato ha dunque rappresentato la miglior stagione di sempre per i californiani, che mai nella loro storia erano arrivati così vicini alla Stanley Cup e, pur non alzandola al cielo, hanno ridato fiducia ad una fanbase che stava pieno pieno perdendo entusiasmo.

Nell’atto finale dei playoff gli squali hanno però subito in maniera importante la velocità dei Penguins, ed è in questo senso che vanno letti gli ingaggi di Mikkel Boedker e David Schlemko, che promettono di dare più dinamicità al lineup.

Sul fronte offensivo solamente tre squadre erano riuscite a far registrare più gol per partita di San Jose, ed anche nel campionato alle porte la squadra di DeBoer vanterà tra i suoi punti forti un reparto offensivo estremamente pericoloso. Da stabilire se il coach proporrà ancora la prima linea formata da Thornton (82 punti), Pavelski (78) ed Hertl, con quest’ultimo che potrebbe essere sostituito dal nuovo arrivato Boedker.

La top six si completa con le presenze del veterano Marleau e dell’ex Ginevra, Couture, mentre rimane da determinare dove si collocherà Donskoi, lo scorso anno capace di assicurare un ottimo secondary scoring grazie ad un bottino di 36 punti, che si sono aggiunti ai 43 ottenuti da Joel Ward. La profondità non è dunque stata un problema per gli Sharks, che possono inoltre vantare nelle loro fila il difensore più produttivo della lega (27 gol e 75 punti), ovvero Brent Burns.

Parlando proprio della retrovia, Burns ha fatto benissimo lo scorso anno in coppia con Paul Martin, ricevendo a giusta ragione la nomina per il Norris Trophy. Per fermare gli avversari più pericolosi San Jose si è però affidata al duo composto da Marc-Edouard Vlasic e Justin Braun. Non farà invece parte di questo reparto – almeno inizialmente – il giovane rossocrociato Mirco Müller, due anni fa impiegato con regolarità ma che sembra destinato ad una nuova stagione prevalentemente in AHL.

Tra i pali troveremo nuovamente Martin Jones, scommessa vinta dopo il trade di un anno fa e che è stato capace di far registrare il 91.8% di parate e 2.27 reti incassate a partita nella scorsa regular season, numeri migliorati ulteriormente nei playoff. La sua riserva sarà il 27enne canadese Aaron Dell, capace di far registrare dei buoni numeri in AHL lo scorso anno (.922 SVS%, 2.42 GAA) ma senza nessuna partita NHL alle spalle.

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