A partire dal 12 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.
Dopo la sconfitta in finale, i San Jose Sharks torneranno in pista ospitando i rivali dei Los Angeles Kings, mentre i Chicago Blackhawks ospiteranno i St. Louis Blues in una sfida subito dagli altissimi contenuti. Per vedere in pista i campioni dei Pittsburgh Penguins bisognerà invece aspettare il giorno successivo, quando sul loro ghiaccio ospiteranno i Washington Capitals.
Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 30 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.
Dopo diverse uscite dai playoff decisamente amare e quattro sconfitte casalinghe filate in altrettante Gare 7, qualcuno in casa Anaheim Ducks doveva pagare. Bruce Boudreau è di conseguenza stato esonerato dal ruolo di head coach, dopo non essere riuscito a dare concretezza nei playoff a diverse stagioni regolari di alto livello, finendo per venire eliminato dai Nashville Predators al primo turno nell’ultimo post season.
I californiani hanno così optato per riportare ad Anaheim coach Randy Carlyle, licenziato dai Ducks nel 2011 dopo che l’allenatore era riuscito nel 2007 a portare le papere alla loro prima ed unica Stanley Cup. Nella sua seconda “tornata” l’obiettivo rimane lo stesso, ovvero portare nuovamente i Ducks alla finalissima prima che la loro “finestra” si chiuda definitivamente. Spesso e volentieri i ritorni in panchina non producono però nulla di buono, ad Anaheim il compito di rappresentare un’eccezione.
La squadra a disposizione dei Ducks si presenta con ben poche novità, con l’intero reparto offensivo che si baserà nuovamente sul trio formato da Ryan Getzlaf, Corey Perry e Ryan Kesler, mentre altri giocatori capaci di sostenere il reparto offensivo in maniera interessante sono stati lasciati partire: David Perron, Brandon Pirri, Chris Stewart, Jamie McGinn, Shawn Horcoff e l’oggi ritirato Mike Santorelli.
Sicuramente interessante l’innesto di Raymond Mason, Rakell e Silfveberg saranno chiamati a ripetere delle stagioni da almeno 20 gol, mentre da Andrew Cogliano ci si attende un ulteriore passo avanti. Coach Carlyle dovrà insomma sperare di ottenere il massimo dai suoi attaccanti di punta, visto che i Ducks potranno contare su meno “secondary scoring” rispetto al passato.
In retrovia ad Anaheim non troviamo un vero leader, ma il reparto è solido e formato da tanti ottimi elementi. Sami Vatanen rimane la pedina maggiormente improntata ad una produzione offensiva, mentre Hampus Lindholm è un giocatore estremamente completo, ed in questo senso i Ducks sperano di poter presto risolvere la sua situazione arrivando al rinnovo
L’unico vero veterano del reparto è il 35enne Kevin Bieksa, che si crede possa dare qualcosina di più, mentre lascia ben sperare Josh Manson. Simon Despres tornerà a dare man forte al reparto dopo un’annata minata dalle commozioni cerebrali, mentre rimane in formazione il chiacchierato Cam Fowler, che molti volevano in partenza via trade per ottenere in cambio un buon attaccante. Questo per ora non è successo.
Tra i pali Fredrik Andersen è stato scambiato ai Toronto Maple Leafs, dunque la totale fiducia è riposta in John Gibson, capace di incassare solamente 2.07 reti a partita nelle 38 sfide giocate lo scorso anno da titolare. Alle sue spalle ci sarà Jonathan Bernier, che ci si aspetta possa giocare 25-30 partite.
LE SQUADRE PRESENTATE SINORA |