Social Media HSHS

NHL

La vita dopo Datsyuk potrebbe riservare la fine di un record

A partire dal 12 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Dopo la sconfitta in finale, i San Jose Sharks torneranno in pista ospitando i rivali dei Los Angeles Kings, mentre i Chicago Blackhawks ospiteranno i St. Louis Blues in una sfida subito dagli altissimi contenuti. Per vedere in pista i campioni dei Pittsburgh Penguins bisognerà invece aspettare il giorno successivo, quando sul loro ghiaccio ospiteranno i Washington Capitals.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 30 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.

I Detroit Red Wings sono reduci da una serie impressionante di 25 stagioni consecutive in cui si sono qualificati ai playoff, ma il record sembra essere a rischio se si guarda all’imminente campionato.

A Detroit è infatti finita l’era segnata dal russo Pavel Datsyuk, il cui ritorno in patria ha costretto i Red Wings a scaricare il grande peso del suo contratto agli Arizona Coyotes, per poi ingaggiare Frans Nielsen per sopperire al buco da lui lasciato in formazione. Meno convincente è invece la decisione di portare alla Joe Louis Arena l’attaccante Thomas Vanek, che si va ad aggiungere a diversi giocatori in rosa che si trovano in una fase calante della loro carriera.

Nell’organizzazione della franchigia del Michigan ci sono fortunatamente diversi giovani che promettono molto bene, ma che avranno bisogno ancora di qualche anno per arrivare al livello necessario per avere un reale impatto sulla NHL.

Se si guarda al reparto offensivo, infatti, si nota come praticamente tutte le statistiche considerabili siano in parabola discendente. I Wings sono passati dal 235 gol segnati nel 2014/15 ai 209 messi a segno nell’ultimo torneo, facendo cosi registrare poco più di 2.5 gol segnati ad incontro.

Anche a livello individuale le cose non sono andate meglio, con Gustav Nyquist che è passato da 27 a 17 gol, Tomas Tatar da 29 a 21 e Justin Abdelkader da 23 a 19. La stessa logica è valsa anche per Henrik Zetterberg (da 17 a 13), l’oramai partito Pavel Datsyuk (da 15 a 13) e Luke Glendening (da 12 a 8).

La situazione è stata salvata dalla buona stagione vissuta dal giovane Dylan Larkin, capace di segnare 23 gol e di compensare un po’ le annate deludenti dei vari Tomas Jurco e Teemu Pulkkinen.

In difesa troveremo ancora i “soliti” Niklas Kronwall e Mike Green, ma a Detroit manca sempre un difensore di assoluto talento che possa veramente far fare il salto di qualità al reparto. I Wings hanno tanti elementi da seconda e terza unità, ma pochi veramente al top. Nessun innesto è stato fatto in sede di mercato, di conseguenza i dubbi in retrovia sono ancora tutti lì, anche se nulla impedisce a Detroit di riuscire a smentirli.

Tra i pali la passata stagione era iniziata con grandi aspettative nei confronti di Petr Mrazek, partito formalmente come titolare. Un brutto finale di stagione gli è però quasi costato il posto da starter, riconquistato in quel frangente dal più esperto Jimmy Howard. La stagione di Mrazek è comunque stata solida grazie al 92.1% di parate e rappresenta chiaramente il futuro di Detroit, tant’è che il club sta sempre cercando di scaricare il contratto del suo backup.

Click to comment

Altri articoli in NHL