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Via Hall, dentro Larsson e Lucic. Edmonton cerca infine stabilità

A partire dal 12 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Dopo la sconfitta in finale, i San Jose Sharks torneranno in pista ospitando i rivali dei Los Angeles Kings, mentre i Chicago Blackhawks ospiteranno i St. Louis Blues in una sfida subito dagli altissimi contenuti. Per vedere in pista i campioni dei Pittsburgh Penguins bisognerà invece aspettare il giorno successivo, quando sul loro ghiaccio ospiteranno i Washington Capitals.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 30 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.

Gli Edmonton Oilers non vedono i playoff oramai da dieci anni, e la loro ultima apparizione è stata quella che li aveva visti arrivare sino alla finalissima per la Stanley Cup nel 2006, poi persa nel giro di sette partite al cospetto di quei Carolina Hurricanes in cui militava anche lo svizzero Martin Gerber.

Dopo una serie infinite di stagioni incompiute sembrano ora esserci diversi motivi per guardare con ottimismo al futuro, basti pensare alla presenza in rosa di Connor McDavid – che si spera potrà evitare infortuni – oppure all’ingaggio di Milan Lucic, uno dei free agents di maggior rilievo di questo offseason.

La mossa di mercato che ha lasciato tutti a bocca aperta è stata però quella che ha spedito il forte attaccante Taylor Hall – 381 partite, 328 punti – ai New Jersey Devils in cambio del difensore Adam Larsson, che il GM Peter Chiarelli spera possa sopperire all’enorme bisogno di talento del reparto arretrato.

Sarà però da verificare quali conseguenze avrà la mossa sul reparto offensivo, di cui Hall era stato il leader sin da quanto era stato selezionato con la prima scelta assoluta nel 2010, ottenendo nell’ultimo campionato 26 gol ed un totale di 65 punti. La sua partenza è però stata compensata sia dall’arrivo di Milan Lucic, sia dalla selezione al draft del giovane finlandese Jesse Puljujarvi, pronto ad avere immediatamente un impatto in NHL.

Il reparto offensivo rimane il fiore all’occhiello della franchigia canadese, con una grande quantità di talenti come Eberle, McDavid, Nugent-Hopkins, Draisaitl, Yakupov e lo stesso Puljujarvi, a cui si aggiungono giocatori più esperti come Pouliot oppure Lucic. Grazie alla situazione creatasi a Berna, gli Oilers si sono inoltre assicurati i servigi di Kris Versteeg, per ora sotto contratto solamente per un tryout e lo scorso anno autore di 38 punti in 77 partite con Hurricanes e Kings.

Gli impulsi dalla retrovia saranno probabilmente limitati al nuovo arrivato Larsson – che ha però ottenuto soli 18 punti lo scorso anno con i Devils – e ad Andrej Sekera, lo scorso anno capace di ottenere comunque 30 punti.

Guardando al reparto arretrato diverse speranze gli Oilers le ripongono anche nello svedese Klebom, che se potrà finalmente evitare infortuni saprà dare un contributo tangibile. Sekera sarà sempre il leader della difesa, che dovrà far crescere alcuni elementi interessanti come Brandon Davidson e Darnell Nurse, mentre rimane da verificare la situazione del veterano Andrew Ference. Nei suoi confronti gli Oilers sembravano intenzionati a procedere con il buyout, che non è però potuto essere attuato a causa dell’infortunio all’anca che ancora ferma il giocatore dopo l’operazione chirurgica.

Tra i pali il ruolo di titolare sarà ancora affidato a Cam Talbot, arrivato la scorsa estate dai New York Rangers e che in definitiva ha saputo rendersi protagonista di una buona prima stagione in Canada. Il suo backup sarà lo svedese Jonas Gustavsson, arrivato dai Bruins e che permetterà al prospect Laurent Brossoit di avere un altro anno di tempo per continuare la sua crescita in AHL.

LE SQUADRE PRESENTATE SINORA

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