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NHL

Nonostante le partenze gli Sharks puntano ancora in alto, Martin Jones l’ago della bilancia

San Jose ha visto partire capitan Pavelski oltre a Nyquist e Donskoi, il testimone è passato ai diversi giovani talenti della squadra. Il vero punto interrogativo è in porta, con Jones reduce da una stagione da dimenticare

A partire dal 2 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 31 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


SHARKS

La rosa 2019/20

PORTIERI
Martin Jones, Aaron Dell

DIFENSORI
Erik Karlsson, Brent Burns, Marc-Edouard Vlasic, Brenden Dillon, Tim Heed, Dalton Prout, Jacob Middleton, Radim Simek

ATTACCANTI
Logan Couture, Evander Kane, Timo Meier, Tomas Hertl, Melker Karlsson, Joe Thornton, Marcus Sörensen, Kevin Labanc, Barclay Goodrow, Lukas Radil, Jonny Brodzinki, Dylan Gambrell


C’è stato un momento, negli scorsi playoff, in cui i pianeti sembravano essersi allineati per i San Jose Sharks. A partire dalla rimonta nella serie (condita da una polemica per una penalità determinate) che li vedeva sotto per 3-1 contro Vegas, per poi passare ad un offside ravvisato dalle telecamere cruciale per eliminare i Colorado Avalanche, e poi ancora con una vittoria su St. Louis propiziata da un chiaro passaggio con la mano di Timo Meier.

Tutto pareva essere favorevole alla corsa alla Stanley Cup per gli squali, ma nonostante un buon post season alla fine ad avere ragione su di loro sono stati i St. Louis Blues, che un paio di settimane dopo hanno alzato al cielo la coppa.

Guardando al nuovo campionato in casa San Jose c’è tanta voglia di riprovarci, ma l’entusiasmo è in parte frenato dalla consapevolezza di aver perso delle pedine importanti. L’ex capitano Joe Pavelski – figura fondamentale sia sul ghiaccio che fuori – è stato la vittima sacrificale di un cap space che ha lasciato poco spazio di manovra al GM Doug Wilson, che ha considerato i rinnovi di Erik Karlsson e Timo Meier come prioritari.

Assieme a Pavelski hanno lasciato la baia diversi altri giocatori importanti, come Nyquist, Donskoi oppure Braun, di conseguenza i californiani riporranno tanta fiducia nelle loro giovani leve per restare competitivi ai massimi livelli.

Offensivamente è chiaro che i 38 gol messi a referto da Pavelski mancheranno, ma è anche importante notare che agli Sharks è stato l’intero reparto offensivo a funzionare, con un totale di 289 reti segnate in regular season che per la franchigia hanno rappresentato un record assoluto.

Il reparto inoltre non ha mancato di profondità, visto che la squadra è stata l’unica nell’intera NHL a poter vantare ben quattro giocatori capaci di segnare almeno 30 gol, dato che a Pavelski si sono aggiunti Hertl (35), Kane e Meier (entrambi a segno 30 volte). Importanti anche i contributi di Logan Couture (27 gol e un totale di 80 punti) e del difensore Brent Burns (83 punti!), senza dimenticare i 137 punti complessivi (!) messi assieme dalla terza linea composta da Joe Thornton, Kevin Labanc e Marcus Sorensen.

L’abilità nella gestione del puck degli Sharks è una caratteristica anche della difesa, evidente nella passata stagione nonostante Karlsson abbia impiegato un po’ di tempo prima di ambientarsi, anche a causa di alcuni acciacchi.

L’altro “mostro” nella difesa dei californiani è Brent Burns, che unitamente a Vlasic pone le fondamenta di un reparto tra i più solidi e completi della NHL. La retrovia si completa con i vari Brenden Dillon – in continuo sviluppo – e Radim Simek, che potrà finalmente giocare senza la noia di infortuni.

In porta il titolare sarà nuovamente Martin Jones, reduce da un’annata negativa che lo ha visto registrare una percentuale di parate di appena l’89.6%, la peggiore tra i 19 portieri che nell’ultima stagione hanno giocato almeno 50 partite. Da lui ci si attende chiaramente di più, soprattutto considerato il suo contratto da sei anni e oltre 34 milioni di dollari.

Durante i playoff ha saputo in alcuni frangenti tornare su ottimi livelli, e a San Jose si spera che possa cominciare la stagione proprio ripartendo da lì. Alle sue spalle confermato Aaron Dell, sempre affidabile quando chiamato in causa.

Complessivamente non vi sono dunque dubbi sulle possibilità per gli Sharks di giocare un’ottima regular season, ma se il club vorrà puntare con nuova convinzione a vincere la sua prima Stanley Cup della storia, l’intera squadra dovrà essere sostenuta da un Martin Jones capace di giocare su buoni livelli.

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