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Gli Avalanche hanno il potenziale per essere protagonisti, ora e per gli anni a venire

In attesa della firma di Rantanen, Colorado vanta una prima linea eccezionale e ha ingaggiato Kadri, Burakovsky e Donskoi per dare più profondità all’attacco. Attesa per Makar, Grubauer per la prima volta in carriera titolare

A partire dal 2 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 31 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


AVALANCHE

La rosa 2019/20

PORTIERI
Philipp Grubauer, Pavel Francouz

DIFENSORI
Erik Johnson, Ian Cole, Nikita Zadorov, Mark Barberio, Kevin Connauton, Cale Makar, Ryan Graves, Samuel Girard

ATTACCANTI
Nathan MacKinnon, Gabriel Landeskog, Nazem Kadri, Joonas Donski, J.T. Compher, André Burakovsky, Matt Calvert, Colin Wilson, Matt Nieto, Pierre-Édouard Bellemare, Tyson Jost, Valeri Nichushkin, Vladislav Kamenev, Mikko Rantanen


Dopo essersi resi protagonisti di una stagione 2018/19 esaltante che li ha visti arrivare ad una sola vittoria dalla finale della Western Conference, i Colorado Avalanche nel corso dell’estate hanno affrontato il problema del secondary scoring, operando alcune interessanti operazioni che elevano la squadra allo status di pretendente alla Stanley Cup.

Con una media di 26.33 anni di età – nona rosa più giovane della lega, i meno esperti saranno i Rangers con una media di 25.19 – gli Avalanche vantano la garanzia di poter essere tra i protagonisti per un buon numero di anni a venire, e dal mercato hanno integrato nel gruppo elementi come Kadri, Burakosvky e Donskoi, che aumentano profondità e qualità dell’intero lineup.

Sempre in attesa di risolvere la disputa contrattuale con Mikko Rantanen – che attualmente si allena con il Berna – gli Avs organizzeranno la loro offensiva a partire dall’eccezionale Nathan MacKinnon, autore lo scorso anno di 99 punti (41 gol) e ancora in pista con un contratto che è sicuramente tra i più vantaggiosi dell’intera NHL (solamente 6.3 milioni di cap hit).

Capitan Gabriel Landeskog rappresenterà un’altra garanzia, mentre la seconda linea dovrebbe essere guidata dal nuovo arrivato Nazem Kadri, elemento che ha pagato l’arrivo di John Tavares a Toronto, ma che nelle due stagioni precedenti aveva saputo infilare ben 32 gol.

Gli altri due innesti, Burakovsky e Donskoi, saranno preziosi nel completare il top nine, così come i vari Tyson Jost e J.T. Compher, che dalla concorrenza saranno stimolati a dare tutto per ritagliarsi il ruolo di maggior rilievo possibile. Per dare sostanza al quarto blocco gli Avs hanno inoltre messo sotto contratto Pierre-Edouard Bellemare, prezioso anche per migliorare un boxplay non sempre all’altezza.

La difesa ha invece perso un elemento importante come Tyson Barrie – che ha permesso l’arrivo di Kadri – ma gli Avalanche continueranno a vantare una buona retroguardia, anche e soprattutto se si pensa all’inserimento in squadra del giovane Cale Makar, che ha tutti i numeri necessari per diventare una stella.

Il ventenne non ha ancora giocato una singola partita di regular season NHL, ma ha debuttato negli scorsi playoff ottenendo sei punti in 10 partite!

Tra chi in retrovia può vantare un certo talento troviamo poi Samuel Girard, 21enne che nello scorso torneo ha firmato 27 punti, e alla porta sta bussando l’ancor più giovane Bowen Byram, quarta scelta assoluta dell’ultimo Draft ed autore di 97 punti nell’ultima annata WHL.

Se invece ci si concentra sul lato puramente difensivo del gioco, basta chiamare in causa i nomi di Erik Johnson e Nikita Zadorov per dare solidità al reparto, mentre Ian Cole sarà out sino a dicembre dopo una doppia operazione all’anca.

Una delle eredità più importanti del passato campionato la troviamo però in porta. Partito il russo Samyon Varlamov – finito agli Islanders – gli Avs hanno individuato in Philipp Grubauer il loro nuovo titolare, che unitamente a Pavel Francouz forma una delle coppie di portieri più economiche dell’intera lega (appena 4.28 milioni di cap hit complessivo).

Nella sua prima stagione a Denver il tedesco Grubauer è stato affidabile, soprattutto durante dei playoff in cui ha parato il 92.5% dei tiri sull’arco di 12 partite. Per la prima volta in carriera sarà il chiaro ed indiscusso titolare e chiamato a giocare un numero decisamente maggiore di partite rispetto al resto della sua carriera, visto che in NHL non ha mai superato le 37 disputate nella passata regular season.

Complessivamente i Colorado Avalanche si presentano dunque come una squadra giovane, con un grande potenziale in parte già espresso ma che in molte sue parti sta ancora crescendo.

Grubauer dovrà dimostrare di poter essere un titolare in NHL, ma complessivamente la squadra sembra avere tutte le carte in regola per continuare a crescere e togliersi diverse soddisfazioni.

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