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NHL

Segnare non sarà un problema a Chicago, ma per i playoff ci vorrà una difesa all’altezza

Con la penultima retroguardia della lega ed il peggior boxplay, i Blackhawks avevano vanificato l’anno da record di Kane, Toews e DeBrincat. Basteranno gli innesti in difesa e l’arrivo di Lehner per risolvere i problemi?

A partire dal 2 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 31 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


BLACKHAWKS

La rosa 2019/20

PORTIERI
Corey Crawford, Robin Lehner

DIFENSORI
Brent Seabrook, Duncan Keith, Calvin De Haan, Olli Määttä, Connor Murphy, Erik Gustafsson, Slater Koekkoek, Carl Dahlström

ATTACCANTI
Patrick Kane, Jonathan Toews, Brandon Saad, Andrew Shaw, Zack Smith, Drake Caggiula, Ryan Carpenter, David Kämpf, Brendan Perlini, Dylan Strome, Dominik Kubalik, Alex Debrincat


Out dai playoff per la seconda stagione consecutiva, i Chicago Blackhawks possono guardare avanti forti di un reparto offensivo che nell’ultima annata ha decisamente ritrovato vigore.

I due giocatori simbolo Patrick Kane e Jonathan Toews hanno vissuto i campionati più produttivi della loro carriera, mentre Alex DeBrincat ha portato il suo gioco ad un nuovo livello ottenendo 76 punti in 82 incontri.

Sul fronte offensivo la squadra ha inoltre visto i progressi di Dylan Strome, autore di 51 punti in 58 partite dopo essere arrivato via trade dagli Arizona Coyotes. Resta invece inespresso il potenziale di Brandon Saad, anche se si sono visti dei passi avanti che lo hanno portato a firmare 47 punti (23 gol), contro i 35 dell’annata precedente.

© Chicago Blackhawks

A Chicago si è inoltre intrigati dall’arrivo dell’ex biancoblù Dominik Kubalik, capace di dominare la NLA e di mostrare poi il suo grande talento anche ai Mondiali di Bratislava, dove ha ben impressionato contro avversari dal calibro NHL.

I problemi per gli Hawks sono stati altri, ovvero in retrovia. Solamente gli Ottawa Senators hanno infatti concesso più gol di Chicago nella passata regular season, ed avere il peggior (!) boxplay dell’intera NHL sicuramente non ha aiutato.

Il GM Scotty Bowman si è chinato sul problema garantendo che avrebbe trovato delle soluzioni, ed i volti nuovi allo United Center quest’anno non mancheranno.

I difensori Olli Mättää e Calvin de Haan andranno a rinforzare la retroguardia, mentre nel mezzo sono stati aggiunti due centri “ruvidi” come Andrew Shaw – di ritorno – e Zack Smith. Tra i pali Corey Crawford sarà ora affiancato a Robin Lehner, reduce da una stagione stratosferica a guardia della porta degli Islanders.

In retrovia è sempre presente il veterano Duncan Keith, ma molti occhi saranno puntati di Erik Gustaffson, dopo i suoi 60 punti e 17 gol dell’annata 2018/19. Non bisogna inoltre dimenticare un altro “senatore” della difesa di Chicago, Brent Seabrook, che però come Keith dovrà sempre di più avere un ruolo di minor responsabilità.

Tra i pali la coppia CrawfordLehner ha il potenziale di essere la più attrezzata della lega, ed un reparto così completo sarà importante soprattutto per la propensione agli infortuni che ha messo i bastoni tra le ruote al primo nel recente passato. Sarà interessante osservare come verranno gestiti i due, considerando che Lehner ha firmato un contratto di una sola stagione… Questo nonostante un contratto oneroso valido ancora per diversi anni.

Complessivamente i Chicago Blackhawks affronteranno dunque l’imminente campionato alla ricerca di un difficile equilibrio.

La fase difensiva dovrà migliorare in maniera importante se la squadra vorrà riuscire ad arrivare ai playoff, ed il tutto mantenendo un ritmo di crociera elevato – come la passata stagione – sul fronte offensivo.

Tutto è possibile, ma per arrivare al post season dovrà veramente funzionare tutto alla perfezione per il giovanissimo coach (appena 34enne!) Jeremy Colliton, che ha disposizione una squadra con grande potenziale ma che ha forse bisogno di qualche ulteriore accorgimento per tornare protagonista.

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