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I Los Angeles Kings hanno ancora le loro basi, ma ora è tempo di ricostruire

I californiani potranno contare su Quick tra i pali, Doughty in difesa e Kopitar sul fronte offensivo, ma la squadra dovrà essere ringiovanita ed i playoff sembrano quest’anno fuori discussione. Kovalchuk tra chi dovrà dare di più

A partire dal 2 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 31 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


KINGS

La rosa 2019/20

PORTIERI
Jonathan Quick, Jack Campbell

DIFENSORI
Drew Dougthy, Alec Martinez, Derek Forbort, Paul LaDue, Sean Walker, Joakim Ryan, Matt Roy, Kurtis MacDermid

ATTACCANTI
Anze Kopitar, Ilya Kovalchuk, Dustin Brown, Jeff Carter, Tyler Toffoli, Alex Iafallo, Trevor Lewis, Kyle Clifford, Blake Lizotte, Carl Gundström, Austin Wagner, Mario Kempe, Adrian Kempe


La Stanley Cup sollevata dai Los Angeles Kings nel 2014 sembra oramai un lontanissimo ricordo. Da quell’esaltante primavera i californiani hanno infatti vinto solamente una partita di playoff, ed ora cercheranno di ripartire dopo un’annata complicata.

Il nuovo punto di partenza sarà rappresentato da coach Todd McLellan, il terzo allenatore nel giro di meno di un anno, ma che i Kings pensano possa essere finalmente il profilo giusto per guidare la squadra ad un processo di ringiovanimento. All’ex coach degli Oilers è stato fatto un contratto di cinque stagioni.

Il punto di partenza sarà comunque il “classico” core dei Kings, composto dal portiere Jonathan Quick, il difensore Drew Doughty e l’attaccante Anze Kopitar. A questo gruppo si potrebbe aggiungere anche il nome di Jeff Carter, ma a patto che il centro sappia reagire ad una stagione deludente.

A Los Angeles bisognerà però armarsi di pazienza, perché il rebuild promette di durare alcuni anni, questo nonostante delle solide pedine in ogni reparto attorno a cui costruire il resto del gruppo.

Essere competitivi nell’immediato significherà invece riuscire ad ottenere qualcosa di più da Ilya Kovalchuk – solo 16 gol nel torneo del suo ritorno in NHL – mentre nomi come Kopitar, Carter, Brown oppure Toffoli dovranno ritrovare le migliori versioni di se stessi. Tra chi ha qualche anno in meno ci sono invece i vari Kempe, Iafallo, Amadio oppure Wagner, che hanno già mostrato caratteristiche interessanti e promettenti, ma che dovranno ancora crescere.

Ci sarà da migliorare anche in difesa, visto che Los Angeles ha terminato la passata stagione solamente con la 22esima retrovia dell’intera lega. Il reparto sarà orfano di Jake Muzzin – già scambiato in gennaio – e dell’esperto Dion Phaneuf, il cui contratto è stato oggetto di buyout. Resteranno dunque Doughty, Martinez e Forbot, a cui si aggiungeranno per completare il reparto i vari Kurtis MacDermin, Matt Roy e Kale Clague.

La porta sarà nuovamente affidata a Jonathan Quick, che è però reduce da un’annata opaca che lo ha visto far registrare solamente l’88% di parate. Alcuni credono che i Kings stiano riflettendo sulla possibilità di scambiarlo, soprattutto considerando le incoraggianti prestagioni del backup Jack Campbell nelle sue 31 apparizioni nell’ultima stagione (92.8 SV%, 2.30 GAA).

Le prestazioni del portieri saranno fondamentali per migliorare anche il boxplay, il penultimo dell’ultimo campionato, e pure le fasi in superiorità numerica dovranno fare dei grandissimi passi avanti (27esimi nel 2018/19).


LE SQUADRE PRESENTATE SINORA

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