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Mondiale 2025

La Svezia parte a razzo, delusione e sbadigli per la Danimarca, vittoriosa la Finlandia

Destini opposti per i due padroni di casa del Mondiale, con la Svezia convincente di fronte alla Slovacchia nel Gruppo A e la deludente Danimarca sconfitta senza appello dai pratici USA. Nel pomeriggio vittoria della Finlandia

STOCCOLMA/HERNING – Non sbaglia la prima uscita la Svezia, attesa al successo nel Mondiale casalingo dopo anni di delusioni. Alla Avicii Arena, la selezione di Sam Hallan ha superato senza problemi la Slovacchia, chiudendo i conti praticamente già nel primo periodo dopo dieci minuti di “studio”.

Backlund, Carlsson e Brodin, nel giro di otto minuti abbondanti hanno infatti mandato in visibilio il pubblico locale con tre reti che hanno affossato la squadra di Vladimir Orszagh, incapace di reagire di fronte a una Svezia che si è limitata a controllare il gioco da lì in avanti.
La selezione delle tre corone si è permessa poi il lusso di abbellire il risultato con il quarto gol ad opera di Lindholm e con il 5-0 definitivo di Zibanejad a meno di due minuti e mezzo dalla terza sirena.

Si è spento invece presto l’entusiasmo della folla biancorossa che ha colorato gli spalti della Jyske Boxen in occasione dell’esordio della Danimarca, padrona di casa del Gruppo B, programmato per la sfida contro gli Stati Uniti d’America. Anche gli scherni verso gli americani da parte del pubblico di casa, conseguenza della tensione politica tra i due paesi per la questione della Groenlandia, hanno subito lasciato il posto a sbadigli e sospiri di delusione.

Jensen e compagni (avversari della Svizzera sabato sera) sono sembrati di una categoria inferiore rispetto alla rappresentativa a stelle e striscie, seppure quest’ultima non si sia nemmeno sforzata più di quel tanto, attendendo con pazienza gli errori avversari arrivati puntualmente.

Solo il portiere Dichow, distintosi in più di una parata spettacolare soprattutto dal secondo periodo, ha impedito che il risultato si facesse di proporzioni imbarazzanti e in linea con il dominio nordamericano. Gauthier ha aperto le danze nel terzo break solitario concesso dalla disastrosa difesa danese, Cooley e Beniers hanno allungato prima di metà incontro e da lì la partita non ha certo fatto una gran pubblicità ai padroni di casa.

Gli USA hanno giocato come il gatto con il topo, gestendo le situazioni senza versare una goccia di sudore, trovando anche il 4-0 di Lohrei, il 5-0 ancora di Beniers, e infine riuscendo a difendere senza problemi anche lo shutout di Daccord.

Nel pomeriggio invece l’Austria dell’elvetico Roger Bader ha dato del bel filo da torcere alla Finlandia, impostasi con uno stretto 2-1. Alle reti finniche di Puistola e Parssinen arrivate nei primi sette minuti abbondanti ha risposto l’ex difensore del Lugano e oggi in forza al Kloten Bernd Wolf, capace di dimezzare lo scarto al 14′.

L’Austria avrebbe anche trovato effettivamente il gol del pareggio con Kasper 54′, ma tra le polemiche e dopo un coach’s challenge chiamato dalla panchina finlandese, il possibile 2-2 è stato annullato, con Zwerger e compagni incapaci di reagire di nuovo.

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