STOCCOLMA – Il capitano Andrea Glauser attraversa la mixed zone a testa bassa. La sconfitta in finale è una mazzata.
“Quando siamo arrivati all’impianto con il bus avevamo il sentimento che avremmo vinto il Mondiale. Captavo una grande energia da parte di tutti, alla fine il nostro sogno si è spento all’overtime”.
Cosa avete sbagliato?
“Non abbiamo segnato, ma è difficile adesso già fare delle analisi, non so cosa dire”.
Il percorso di avvicinamento non è magari stato ideale, visto che gli avversari incontrati erano molto più deboli degli Stati Uniti?
“Assolutamente no. Eravamo coscienti che la finale sarebbe stata diversa, eravamo pronti e preparati”.
Cosa vuoi aggiungere?
“Ringrazio tutti gli svizzeri per il sostegno, ringrazio l’intero team, lo staff e chi lavora dietro le quinte. Questi ultimi si sono spostati in auto da Praga a Herning e poi dalla Danimarca a Stoccolma e hanno sempre fatto un lavoro incredibile. Ringrazio infine Andres Ambühl, sono grato di aver avuto la chance di giocare al suo fianco in Nazionale”.
Amareggiato anche l’attaccante Sven Andrighetto. Pure stavolta la medaglia al collo dei rossocrociati è solo d’argento.
“È un peccato, mi sento vuoto, purtroppo non abbiamo segnato, è questo che dobbiamo rimproverarci”.
Certo che gli USA sono stati molto forti…
“È una squadra molto forte, ma lo sapevamo, altrimenti non sarebbero mica giunti in finale”.
Arriverà la gioia per questo argento prima o poi?
“Adesso è difficile rallegrarsi, magari tra qualche settimana ci sarà dell’orgoglio”.
