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Lugano

Il tonfo di Kloten rende più amaro il Natale del Lugano

Bianconeri surclassati per due tempi dal Kloten dopo una partita male interpretata. Terza sconfitta su tre incontri stagionali contro gli aviatori

(Photobrusca & Luckyvideo)

Il tonfo di Kloten rende più amaro il Natale del Lugano

KLOTEN – LUGANO

6-3

(3-0, 2-0, 1-3)

Reti: 8’20 Loosli (Derungs, Faille) 1-0, 18’38 Ang 2-0, 19’08 Ruotsalainen (Ang, Nodari) 3-0, 24’49 Aaltonen (Loosli) 4-0, 31’41 Meyer (Derungs, Ekestahl-Jonsson) 5-0, 51’41 Granlund (Alatalo, Mirco Müller) 5-1, 54’56 Fazzini (Connolly, Alatalo) 5-2, 59’24 Granlund (Josephs, Arcobello) 5-3, 59’45 Loosli (Obrist, Ness) 6-3

Note: Stimo Arena, 6’578 spettatori
Arbitri: Stricker, Ströbel; Obwegeser, Urfer
Penalità: Kloten 5×2′ + 1×5′ + 1×20′, Lugano 5×2′ + 1×5′ + 1×20′

Assenti: Julian WalkerStephane PatryMarco Müller (infortunati), Kris BennettDavide Fadani (Ticino Rockets)

KLOTEN – A volte certe serate mandano subito dei segnali per far capire come andranno. Alla Stimo Arena, l’aria che tirava per il Lugano si è fatta subito pesante con la bagarre costata la penalità di partita a Daniel Carr e che ha privato subito di una pedina fondamentale il line up messo in pista da Luca Gianinazzi.

E alla faccia del “dobbiamo smetterla di sabotarci da soli” pronunciato proprio in vista della trasferta zurighese dal coach bianconero, perché l’uscita prematura di Carr dalla contesa è stata solo il preludio al disastro totale.

Quello che sarebbe capitato di lì a poco ha messo in luce un paio di cose, da come il Lugano soffra il Kloten in maniera inspiegabile e come questa squadra sia ancora capace a cadere in quei buchi mentali dai quali sembrava essersi allontanata progressivamente ma evidentemente non del tutto.

Il 3-0 del primo tempo in favore degli uomini di Tomlinson, va detto, non rispecchiava l’andamento della sfida, punendo eccessivamente i bianconeri, ma da par loro Arcobello e compagni avevano già regalato tutto quello che era possibile regalare, nemmeno fossero in possesso dell’intera slitta di Babbo Natale. Errori in successione di Villa, e di Koskinen, sui quali gli aviatori hanno colpito con impressionante precisione chirurgica hanno messo su un piano difficilissimo la sfida per il Lugano, ma con una reazione rapida e decisa la barca pareva la potesse ancora governare fino al porto.

Gianinazzi ha provato pure la mossa di reinserire Schlegel (dopo aver schierato Koskinen rinunciando a Bennett e all’infortunato Marco Müller, richiamando Vedova e Stoffel da Biasca) ma dopo un paio di buoni interventi da parte del numero 34 si è capito che la serata era ormai in mezzo alle ortiche da un po’.

Le ingenuità con cui il Lugano ha regalato altre due reti – e innumerevoli occasioni – ai padroni di casa hanno detto che ormai i bianconeri erano completamente nel pallone, subendo contropiedi in tre contro uno o uno contro zero a getto continuo, facendosi sorprendere sui cambi volanti con grande facilità.

Una gara che dopo il 4-0 di Aaltonen non ha avuto più nulla da dire se non che il Lugano avrebbe dovuto fare di tutto per fermare l’emorragia, ma sul piano tattico Tomlinson ha saputo surclassare il suo diretto avversario Gianinazzi con troppa facilità.

Ha sicuramente le sue colpe il giovane coach del Lugano nella preparazione di questo incontro e queste serate per lui andranno messe nel capitolo delle lezioni da imparare, ma i suoi giocatori non sono stati da meno, facendosi sorprendere (davvero, di nuovo?) dal ritmo infernale del Kloten e reagendo nella maniera più sbagliata possibile, facendosi prendere dal nervosismo e dalla confusione totale.

In pochi si sono davvero salvati da una serata in cui tutto è andato storto, e forse nel 6-3 finale il solo Jeremi Gerber ha brillato sul serio e ripetuto la bella partita di giovedì, assieme a pochissimi altri perlomeno propositivi sul piano caratteriale.

Un peccato dover andare alla pausa natalizia con una sconfitta del genere sulle spalle, ma questo è il segnale che il Lugano non è ancora pronto a fare il salto definitivo verso posizioni più ambite. Se i bianconeri vorranno veramente cambiare ritmo nei prossimi mesi andranno veramente eliminate serate del genere contro avversari diretti come lo sono il Kloten e riuscire finalmente a dare seguito alle buone prestazioni, che per il momento e dopo l’ottima progressione di novembre rimangono ancora troppo distanti una dall’altra.


IL PROTAGONISTA

Jeff Tomlinson: Ancora una volta la neopromossa ingabbia il Lugano e lo fa con il grande merito di un allenatore che ha preparato al meglio la partita. Tomlinson ha messo in pista una squadra straordinariamente aggressiva ed efficiente, che dall’alto del suo grande lavoro ha solo dovuto attendere i regali di un Lugano costretto a mettere in pista tutte le sue lacune.


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