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Lugano

Il Lugano mostra carattere e trova una vittoria in crescendo

Losanna battuto con un’invenzione di Alatalo. Bianconeri che ci hanno messo un po’ ad ingranare, ma poi hanno legittimato il successo. Infortunio per Kaski

Il Lugano mostra carattere e trova una vittoria in crescendo

LOSANNA – LUGANO

2-3

(1-0, 1-2, 0-0; 0-1)

Reti: 14’38 Jäger (Marti) 1-0, 24’20 Riat (Sekac) 2-0, 27’46 Connolly (Arcobello, Josephs) 2-1, 33’20 Arcobello (Connolly, Granlund) 2-2, 61’32 Alatalo 2-3

Note: Vaudoise Arena, 6’471 spettatori
Arbitri: Stolc, Hungerbühler; Wolf, Huguet
Penalità: Losanna 5×2′, Lugano 2×2′

Assenti: Daniel Carr (sovrannumero), Julian WalkerStephane PatryNicolò Ugazzi (infortunati), Elia Riva (ammalato) Loic VedovaKris Bennett (Ticino Rockets)

LOSANNA – Alla ripresa del campionato, il Lugano ci è finalmente riuscito. I bianconeri hanno ottenuto quel secondo successo consecutivo che inseguivano da inizio stagione, e chissà che la partita di Losanna – non irresistibile, ma vissuta comunque in crescendo – non possa rappresentare la tanto attesa svolta di questa tribolata annata.

Solamente il tempo saprà dircelo, ma nel frattempo i ragazzi di Luca Gianinazzi hanno ottenuto due punti che sono importanti perché strappati con carattere, al termine di una partita che per in bianconeri sarebbe potuta valere anche la posta piena. Tante infatti le occasioni su cui Arcobello e compagni possono recriminare, in particolare quelle avute nei minuti finali di secondo e terzo tempo, quando il Losanna è andato in difficoltà.

Complessivamente si sono comunque viste in pista due squadre alle prese con le loro difficoltà, accentuate inizialmente da un ritorno alle competizioni dopo uno stop piuttosto lungo. Ritmi blandi, diversi errori e continui cambi nel possesso del disco hanno così caratterizzato il primo periodo, con i vodesi che hanno avuto il merito di ingranare una marcia in più prima degli ospiti.

È così arrivato il vantaggio con una deviazione di Ken Jäger, mentre per assistere alla prima occasione sul fronte ticinese si è dovuto attendere un contropiede non sfruttato da Calle Andersson. In tutto questo il Lugano ha inoltre perso Oliwer Kaski, che dal periodo centrale non si è più visto sul ghiaccio a causa di una botta la cui serietà dovrà essere valutata.

Anche nella fase centrale i bianconeri ci hanno messo un po’ ad ingranare, con Koskinen che ha giocato un ruolo fondamentale sfoderando alcune parate decisive nei momenti topici. Certo, il finlandese poteva fare di più sul raddoppio di Riat – che ha comunque sfruttato uno screen parziale di un compagno -, ma nel complesso il portiere è stato determinante per disinnescare alcune occasioni che avrebbero messo la partita su binari diversi.

Con il raddoppio locale la sensazione era comunque quella che il Lugano stesse faticando nell’alzare il suo ritmo, ma in aiuto dei bianconeri è arrivato un powerplay che ha fatto da scintilla per aumentare il livello di intensità. Alla seconda chance di superiorità Connolly ha infilato il gol dell’aggancio sfruttando l’importante lavoro nello slot di Josephs (davvero ottima e preziosa la sua prestazione), mentre qualche minuto più tardi l’uomo in più ha permesso a capitan Arcobello di infilare il pareggio.

Qui il match è cambiato, e dal carattere mostrato nella rimonta il Lugano è passato a diversi momenti di pressione, con il vantaggio sfiorato in più di un’occasione ed il Losanna completamente sulle gambe sino a quando è arrivata la sirena.

Equilibrato e forse un po’ troppo aperto il terzo tempo, con le due squadre che si sono scambiate delle grandi occasioni da rete in momenti in cui una segnatura sarebbe risultata decisiva. Koskinen ha salvato la partita con un intervento su Sekac, mentre Arcobello e Morini hanno mancato l’appuntamento con il potenziale game winning goal. La fase è stata insomma appassionante per gli spettatori, ma gli allenatori probabilmente avrebbero preferito maggiore struttura e stabilità dai loro giocatori.

Per ottenere la vittoria – a quel punto sicuramente meritata – il Lugano ha così dovuto attendere l’overtime ed il bello spunto di Alatalo, valso due punti che permettono ai bianconeri di guardare da vicino in classifica Ambrì Piotta, Langnau e Kloten.

Ora però su questa prova i ragazzi di Gianinazzi dovranno costruire, perché per trovare davvero continuità servirà un livello sicuramente più alto di ritmo ed intensità, oltre ad una maggiore lucidità di alcuni singoli, a cui si aggiungerà presto Daniel Carr.


IL PROTAGONISTA

Troy Josephs: L’attaccante ha saputo distinguersi in particolar modo in quei momenti in cui il resto della squadra ha fatto fatica in termini di ritmo, con il canadese sempre nel vivo dell’azione e capace di creare vari pericoli dalle parti di Punnenovs. Fondamentale il suo lavoro nello slot sul gol che ha riaperto la sfida, e sul suo conto ci sono ben dieci tentativi di tiro di cui cinque finiti nello specchio della porta. Tanta insomma la sostanza che ha portato sul ghiaccio.


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