I nuovi volti della NLA 2014/15: lo svedese Pär Arlbrandt

E	Età: 31 anni Posizione: RW Altezza: 171cm Peso: 80kg	Nazionalità: Provenienza: Linköping (SHL) Contratto: 2014/15 Segui @Parlbrandt //

I colpi che non ti aspetti, questo è il minimo che si possa dire per gli ultimi due ingaggi piazzati dal Bienne. Dopo aver già stupito con l’arrivo di Olausson, il direttore sportivo Martin Steinegger è riuscito a portare alla corte di Kevin Schläpfer niente meno che il top scorer dell’ultimo campionato svedese, il 31enne Pär Arlbrandt.

Un secondo ingaggio di lusso, permesso anche dall’aumento di budget della società, che se sul mercato svizzero ha decisamente poca voce in capitolo, ha deciso di produrre gli sforzi maggiori mettendo a disposizione del suo coach il massimo ottenibile per quanto riguarda gli stranieri.

Ala destra, Arlbrandt ha mosso le prime pattinate tra le fila del HV71 di Jönköping, per poi approdare tra i professionisti col Rögle in Allsvenskan. Dopo un paio di stagioni passate tra Västeras, Södertälje e il Klagenfurter in Austria, è con la maglia del Lulea che si è consacrato definitivamente tra i migliori attaccanti del campionato svedese.

Dalla stagione 2010/11 gli si sono aperte pure le porte della nazionale, seppur solo per tornei amichevoli. Nelle ultime tre stagioni si è messo ancora più in luce con la maglia del Linköping, strappando appunto il primo posto della classifica marcatori 2013/14 giocando a fianco dello statunitense Chad Kolarik, formando così una coppia in grado di mettere a segno ben 65 reti tra regular season e playoff.

Attaccante non particolarmente veloce, eccelle per visione di gioco e senso della posizione, che lo fa sempre trovare pronto nelle zone calde dello slot, dove il suo tiro improvviso e preciso completa il resto del compito. Molto abile anche nel playmaking, Arlbrandt risulta pure un maestro nell’esecuzione del power play, situazione spesso decisiva nell’hockey e soprattutto in squadre generalmente poco dotate come il Bienne.

Arlbrandt va a completare un pacchetto di stranieri fatto di soli attaccanti, e se già il suo nome era quasi impossibile da accostare ai Seeländer, il fatto che sia un altro attaccante rende la cosa ancora più interessante.

Fotografia d’apertura: © Johanbernstrom

Alessandro Zacchetti