I nuovi volti della NLA 2014/15: il canadese Marc-André Gragnani

Il quartetto di stranieri a disposizione di Guy Boucher per il suo “nuovo” Berna si è completato con l’ingaggio del canadese Marc-André Gragnani. Il difensore nativo di Montréal ma dalle chiare origini italiane andrà a ricoprire il ruolo di playmaker e specialista di power play, sostituendo di fatto il connazionale Travis Roche alla corte degli orsi, con i quali ha sottoscritto un contratto valido per una stagione.

La carriera di Gragnani ha avuto i suoi primi sviluppi tra le fila dei campionati giovanili della QMJHL e QMAAA per poi arrivare tra i professionisti della NHL con la maglia dei Buffalo Sabres, dopo essere stato draftato proprio da questi ultimi nel 2005 come 87esima scelta assoluta.

Le migliori fortune Gragnani le ha trovate in AHL – solo un ottantina le presenze in NHL – dove, con le maglie di Rochester Americans, Portland Pirates e Charlotte Checkers si è distinto come uno dei migliori difensori offensivi della lega. Attestati confermati nella stagione 2010/11, quanto è stato premiato come miglior difensore della AHL e si è pure distinto come il più prolifico in fatto di punti totali e di assist, esercizio nel quale era davanti proprio a un certo Maxim Noreau.

Sbarcato in Europa nel 2013, ha contribuito alla scalata fino alla finale di KHL del Lev Praga di Ivano Zanatta, dove, complice forse un certo periodo di adattamento, non ha reso in fatto di punti come nelle sue migliori stagioni.

Descritto come un grande interprete del power play, Gragnani ha tra le sue corde soprattutto gli spunti offensivi, un’ottima duttilità sul ghiaccio che gli permette di essere schierato all’occorrenza anche come ala e pure una grande resistenza allo sforzo fisico. Difensivamente non è particolarmente ermetico, viste le sue caratteristiche offensive, e nonostante i suoi 188 cm per 91 kg fatica a emergere in contesti piuttosto fisici come quelli della NHL.

Fotografia d’apertura: © Buffalo Sabres Flickr