I nuovi volti della NLA 2014/15: il bianconero Ilari Filppula

Nell’inverno 2011/12 il suo nome fu già accostato a quello dell’Hockey Club Lugano, ma poi a vestire la maglia di primo centro bianconero arrivò Glen Metropolit, e ben presto ci si dimenticò di quei rumors. Oggi Ilari Filppula arriva davvero in riva al Ceresio e lo fa in una strana penombra causata dalle magie di Linus Klasen, che già ammaliano i tifosi bianconeri.

Ma guai a sottovalutare il fratello di Vallteri, attaccante dei Tampa Bay Lightning, perché arriva con credenziali di assoluto valore. Filppula è un centro naturale, creativo e dai passaggi fantasiosi e precisi, abilità che sa far valere in particolar modo nelle situazioni di superiorità numerica. Non è un pattinatore estremamente veloce o agile, ma la sua capacità di lettura del gioco spesso va a compensare questa “lacuna”.

La carriera di Filppula ha avuto il suo vero “crac” inusualmente tardi, solo dopo aver compiuto 26 anni, quando ancora militava tra le fila dello JYP in Finlandia. Dopo un paio di stagioni altalenanti, è con la maglia del TPS che è esploso definitivamente, vincendo il campionato finlandese 2009/10 come top scorer della squadra di Turku e venendo premiato come miglior giocatore dei playoff.

Questo successo lo ha portato a cercare fortune in Nordamerica, con i Detroit Red Wings, dai quali viene però girato per tutta la stagione in AHL  ai Grand Rapid Griffins, dei quali risulta comunque il miglior marcatore nella sua unica stagione extra europea.

Il ritorno in patria allo Jokerit gli ha riservato ancora una soddisfazione, almeno a livello personale, dato che nella stagione 2012/13 è risultato il top scorer della storica squadra di Helsinki, ma soprattutto è stato premiato con il “Golden Helmet Award” quale miglior giocatore della stagione in SM-Liiga, votato dagli altri giocatori del campionato.

L’idea di un trasferimento in KHL ha stuzzicato anche Filppula, che ha passato l’ultima stagione al CSKA di Mosca, giocando perlopiù da primo centro della squadra al fianco di Alexander Radulov. Filppula viene a Lugano per colmare un vuoto che a livello di centri creativi manca dai tempi del miglior Metropolit, le credenziali per far bene ci sono tutte.

Fotografia d’apertura: © AOP