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Lugano

Cinico, furbo e caparbio, il Lugano sbanca Rapperswil

I bianconeri riprendono con una vittoria e continuano l’inseguimento alle parti alte della classifica. Terza vittoria stagionale su tre partite contro i Lakers

© Vedran Galijas | JustPictures

Cinico, furbo e caparbio, il Lugano sbanca Rapperswil

RAPPERSWIL – LUGANO

2-4

(0-1, 1-2, 1-1)

Reti: 4’13 Carr (Thürkauf) 0-1, 27’05 Arcobello (Müller) 0-2, 34’28 Dünner (Cervenka, Profico) 1-2, 36’38 Thürkauf (Fazzini, Morini) 1-3, 46’47 Wick (Profico, Forrer) 2-3, 58’28 Morini 2-4

Note: SGK Arena, 4’021 spettatori
Arbitri: Piechaczek, Urban; Stalder, Kehrli
Penalità: Rapperswil 2×2′, Lugano 6×2′

Assenti: Yannick HerrenNiklas Schlegel (infortunati), Leland Irving (sovrannumero)

RAPPERSWIL – Ormai lo abbiamo capito, in un campionato che ha visto tanti stop, pause nazionali e olimpiche, a ogni ripresa della National League c’è poco da fare i palati fini.

Ecco perché la vittoria del Lugano in quel di Rapperswil – tre su tre per i bianconeri contro i sangallesi finora – conta parecchio, per la sostanza dei tre punti ovviamente, ma anche per la praticità e il mestiere di Arcobello e compagni al ritorno in campionato dopo la lunga ferma.

Questo conta quando si riprende, e la squadra di Chris McSorley ha risposto presente con cinismo e voglia di lottare, pur non disputando un incontro particolarmente da “fuochi d’artificio” ma tatticamente ben preparato, deciso dalle giocate importanti di chi si sapeva avrebbe potuto fare la differenza.

© Vedran Galijas | JustPictures

Il compito principale per gli ospiti – scesi in pista con Fatton in porta ma ancora senza Herren – era comunque quello di limitare al massimo il ritmo che la squadra di Hedlund è in grado di dare alle sue partite, facendo delle ripartenze veloci e delle trame nel terzo le sue armi principali e su questo argomento il Lugano sembrava essersi preparato.

Sono stati in fondo due i momenti di difficoltà per i ticinesi, in entrata e sul finire del secondo periodo, quando Cervenka e compagnia hanno trovato gli spazi per impensierire l’ottimo Fatton, che ha ceduto solo in powerplay dopo aver resistito anche in doppia inferiorità.

Per la gran parte della partita invece il Rapperswil si è visto bloccare e tagliare le linee di passaggio nel terzo offensivo e nello slot in particolare, facendo più fatica nel trovare quei tagli che spesso liberano i suoi tiratori. Grande il lavoro in copertura da parte dei centri del Lugano, sempre i primi in backcheck a formare una linea a tre per bloccare le transizioni dei Lakers, limitando un po’ la fase offensiva in cui si è curato soprattutto l’aspetto del lavoro nello slot, cercando di arrivare il più possibile vicino a Nyffeler per batterlo, come nel caso delle reti dello 0-1 e dell’1-3.

© Vedran Galijas | JustPictures

Rete importante quella di Thürkauf al termine di una bella combinazione veloce con la collaborazione di Fazzini e Morini, che ha spezzato la verve dei padroni di casa due minuti dopo la loro prima rete, permettendo al Lugano di continuare a tenere il ritmo basso e quindi a loro favore.

Gestito bene anche il terzo periodo da parte dei bianconeri che, nonostante la rete del 2-3 di Wick (e delle penalità evitabili) ha mantenuto la calma sorretto ancora da un eccellente Fatton, continuando a tenere fuori dal raggio delle giocate i compagni d’attacco di Cervenka, lasciando quindi il fuoriclasse ceco quasi solo in molti dei suoi tentativi.

Nulla da fare per i sangallesi nemmeno nell’assalto finale a porta vuota, reso vano dalla rete caparbia di Morini, scontratisi con l’impianto difensivo del Lugano che ha tenuto anche nei momenti più importanti.

© Vedran Galijas | JustPictures

Una partita, quella della SGKB Arena che è stata equilibrata per diversi momenti, ma che è scivolata dalla parte del Lugano per la maggior capacità di dominare gli slot dei bianconeri (chiedere a Thürkauf, Morini e Josephs) e di andare a rete in momenti importanti come nel caso del numero 97, non a caso uno dei più in luce dopo gli ottimi Giochi Olimpici disputati.

Una vittoria importante su una pista sempre ricca di insidie, questo permette al Lugano di continuare a guardare verso l’alto, con un Davos non più così lontano lassù e un Losanna un po’ più piccolo negli specchi retrovisori.


IL PROTAGONISTA

Calvin Thürkauf: Un assist bello e difficile e una rete di altrettanto pregevole fattura per quello che di fatto si è rivelato il game winning gol. Il numero 97 del Lugano oltre a questo ha disputato una partita impressionante per lavoro a tutta pista e intelligenza tattica, e più il tempo passa più cresce come pedina fondamentale e insostituibile per la squadra bianconera.


HIGHLIGHTS

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