AMBRÌ – L’Hockey Club Ambrì-Piotta comunica che la richiesta per l’ottenimento degli aiuti a fondo perso destinati alle società sportive professionistiche è stata inoltrata alle autorità competenti.
Come tutti i club professionistici svizzeri, anche l’HCAP sta vivendo una stagione 2020/2021 molto particolare e difficile a causa delle restrizioni dovute al Covid-19 che costringono la Valascia a rimanere senza il calore dei tifosi, proprio nel suo ultimo anno di vita.
La mancanza dei tifosi negli stadi, e la conseguente mancanza di tutti gli introiti legati alla biglietteria, alla gastronomia e all’hospitality, ha portato a una situazione finanziaria molto grave.
“Nonostante i generosi tifosi che hanno comprato un abbonamento e i fedeli sponsors che ci supportano, gli aiuti “à fonds perdu” che la società ha richiesto non saranno sufficienti per colmare le mancate entrate della stagione 2020/2021 e costi supplementari generati dalla pandemia” afferma il Presidente Filippo Lombardi.
“Ad inizio stagione abbiamo già chiesto a giocatori e dipendenti con uno stipendio superiore a CHF 84’000.- di rinunciare a una parte dei loro salari. Questo ci ha permesso di affrontare lo scenario con soli posti seduti sapendo che servivano ancora altre misure. Gli aiuti a fondo perso avrebbero quasi coperto le perdite. Adesso che però giochiamo senza pubblico dobbiamo pensare ad ulteriori misure” continua Filippo Lombardi.
Il club leventinese si appresta a vivere un 2021 ricco di cambiamenti e di novità. La squadra è impaziente e fiduciosa di tornare a regalare grandi emozioni davanti ai suoi numerosi tifosi nel Nuovo Stadio Multifunzionale, la cui inaugurazione è prevista per l’inizio della stagione 2021/2022.
“Poiché è molto importante per l’HCAP essere finanziariamente solido in questo particolare momento storico, la società ha deciso di procedere nelle prossime settimane ad un ulteriore aumento di capitale per gettare le basi di un futuro stabile per i propri giovani e una squadra competitiva che saprà regalare molte emozioni anche nella sua nuova casa”m conclude Filippo Lombardi.