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NHL

Con delle novità e un nucleo ancora intatto, i Capitals possono ancora essere pericolosi

Eliminati al primo turno negli scorsi playoff, i campioni del 2018 hanno sempre in squadra tutte le pedine che li hanno portati al successo, ma starà ai nuovi arrivati aggiungere gli ingredienti per un immediato rilancio

A partire dal 2 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 31 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


CAPITALS

La rosa 2019/20

PORTIERI
Braden Holtby, Phoenix Copley

DIFENSORI
John Carlson, Dmitry Orlov, Radko Gudas, Michal Kempny, Nick Jensen, Christian Djoos, Jonas Siegenthaler

ATTACCANTI
Alex Ovechkin, Evgeny Kuznetsov, Nicklas Bäckström, T.J. Oshie, Tom Wilson, Lars Eller, Jakub Vrana, Carl Hagelin, Richard Panik, Garnet Hathaway, Chandler Stephenson, Travis Boyd, Nic Dowd, Brendan Leipsic


Nonostante si fossero ripresentati sul ghiaccio sostanzialmente con la stessa squadra che aveva saputo vincere la Stanley Cup nella primavera 2018, i Washington Capitals hanno visto chiudersi la passata stagione velocemente, con l’eliminazione al primo turno per mano dei Carolina Hurricanes.

L’estate stavolta ha dunque portato alcuni cambiamenti in casa Capitals, con le partenze dei vari Brett Connolly e Devante Smith-Pelly (non confermati), Andre Burakovsky e Matt Niskanen (scambiati) così come del veterano Brooks Orpik, che ha deciso di ritirarsi.

Nomi che hanno avuto dei precisi ruoli ma non rappresentavano parte del nucleo della squadra, che è infatti rimasto intatto e permette dunque a Washington di guardare all’imminente stagione con un certo ottimismo.

Tanta responsabilità per restare ai massimi livelli sarà sulle spalle dei “senatori”, come capitan Ovechkin ed il connazionale Kuznetsov, oppure Carlson in difesa e Holtby tra i pali. Il caso di quest’ultimo sarà però da seguire con attenzione visto il contratto in scadenza, condizione che condivide anche il centro Nicklas Bäckström.

A livello offensivo il punto di riferimento rimarrà naturalmente Ovechkin, reduce da una stagione da addirittura 51 gol (e un totale di 89 punti) che gli ha permesso di vincere per l’ottava volta (!) il Maurice Richard Trophy come miglior realizzatore della lega.

Gli anni però passano anche per lui – sarà alla 15esima stagione – ed il secondary scoring anche a Washington dovrà giocare un ruolo di supporto importante. Elementi come Kuznetsov, Bäckström e T.J. Oshie sapranno portare un contributo importante, ed in generale i Capitals potranno ripartire da una stagione in cui ben sette giocatori – inclusi Vrana e Wilson – hanno raggiunto almeno 20 gol.

L’unico volto nuovo in avanti sarà quello di Richard Panik, che dovrebbe elevare l’impatto del bottom six grazie ad un potenziale che potrebbe vederlo contribuire con 15-20 gol.

In difesa il leader sarà John Carlson, nell’ultima stagione capace di giocare con costanza 25 minuti a partita che si sono tradotti in un bottino di ben 70 punti, che per lui è stato un record di carriera. Il suo contributo sarà fondamentale anche e soprattutto ora che Orpik e Niskanen non ci sono più, visto che in termini di profondità il reparto arretrato di Washington fa sorgere qualche interrogativo.

L’ingaggio di Radko Gudas assicurerà una certa componente fisica, mentre sarà importante verificare le condizioni di Michal Kempny dopo l’infortunio al ginocchio che lo aveva messo KO lo scorso marzo.

La fase difensiva – a cui contribuirà pure il rossocrociato Siegenthaler – sarà un aspetto del gioco che i Capitals sicuramente non vorranno trascurare, visto che nell’ultima stagione solamente sette squadre hanno concesso più reti di loro, e nessuno di questi club è poi riuscito a qualificarsi ai playoff.

Fondamentale dunque sarà la solidità del portiere titolare Braden Holtby, che come anticipato è nell’ultimo anno del suo contratto e potrà diventare UFA il prossimo 1 luglio. Da quando aveva firmato il precedente accordo – era il 2015 – ha saputo portare i Caps a ben 156 vittorie (e ad una Stanley Cup), nessun altro portiere nella lega ha saputo ottenere più successi di lui in questo lasso di tempo.

Il suo prezzo sembra così destinato a crescere ben oltre gli attuali 6.1 milioni di stipendio ed il suo futuro potrebbe essere altrove. Alle sua spalle ci sarà il backup Pheonix Copley, solido quando chiamato in causa.

Complessivamente i Washington Capitals hanno dunque il chiaro potenziale per essere nuovamente protagonisti di un’ottima regular season. La squadra dovrà però dimostrare di aver ritrovato quel qualcosa in più che ti permette di avere successo nei playoff, ed in questo senso i vari cambiamenti potrebbero stimolare il gruppo e portare quell’ingrediente che era mancato la scorsa primavera.

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