
SVIZZERA – NORVEGIA
3-0
(2-0, 1-0, 0-0)

Reti: 08’56 Andrighetto (Kukan, Malgin) 1-0, 14’15 Hofmann (Moy, Knak) 2-0, 28’03 Moy (Meier, Fora) 3-0
Note: Jyske Bank Boxen, 3’837 spettatori
Penalità: Svizzera 4×2, Norvegia 5×2
Assenti: Sandro Aeschlimann, Sven Jung, Dario Rohrbach (non iscritti), Nico Hischier, Christian Marti (infortunati)
HERNING – Una formalità, quella del raggiungimento dei quarti di finale come obiettivo minimo, timbrati venerdì sera con la vittoria contro la Norvegia. Un obiettivo divenuto tanto logico che quasi non ci si pensava nemmeno, mentre ora rimane da capire con chi sarà accoppiata la selezione di Patrick Fischer per il primo scontro ad eliminazione diretta e se si dovrà subito spostare a Stoccolma o se lo giocherà ad Herning.
Discorsi da fare settimana prossima questi, per ora ci si può godere la vittoria di una squadra purtroppo rimasta orfana del suo capitano e stella della squadra Nico Hischier – il cui mondiale è finito giovedì contro la Germania – ma squadra che ha saputo comunque trovare per ora delle soluzioni a questa pesante assenza.
Patrick Fischer ha infatti proposto il “jolly” Riat in prima linea e Schmid con Fiala e Meier, rispolverando pure Hofmann e facendo debuttare Egli in difesa.
Contro la Norvegia i rossocrociati non hanno disputato un incontro giocato “a tutta” o particolarmente brillante, ma anche con il freno a mano tirato Andrighetto e compagni hanno avuto la meglio sui nordici in maniera piuttosto autoritaria e matura, trovando le reti al momento giusto e limitando al massimo i pericoli dalle parti di Charlin, comunque efficace nelle poche occasioni chiamato in causa e capace di portare a casa il suo primo shutout in un Mondiale.
In una partita andata un po’ a corrente alternata e che ha passato diversi momenti di noia, soprattutto per le buona gestione che la Svizzera ha avuto del risultato e dell’avversario (comunque alla disperata ricerca di punti per evitare la retrocessione) e il fatto che spesso, soprattutto nel terzo periodo si sia sbadigliato, è comunque un segnale che i rossocrociati hanno fatto il loro e lo hanno fatto bene badando soprattutto al sodo, cercando anche di evitare i contrasti più pericolosi.
Ancora sul tabellino lo scatenato Andrighetto con una cannonata impressionante in powerplay – tanto per cambiare – ma buoni segnali lanciati anche da Riat, Moy (che, tipico suo, non lo si vede molto e poi colpisce all’improvviso) e dai difensori, tra cui soprattutto la coppia Fora–Berni, solida e pulita anche nelle uscite dal terzo.
Ora la squadra di Fischer può cercare di difendere la prima posizione con buona tranquillità sulla scia dei risultati ma anche per la maniera con cui sono arrivati, con maturità e forza da grande gruppo. Digerire al più presto l’assenza di Hischier aiuterà ad andare avanti comunque con fiducia e senza perdere di vista l’obiettivo.
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