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Interviste

Romanenghi: “Il nostro piano funziona, ma possiamo fare ancora meglio”

L’attaccante è soddisfatto di come si stia mettendo la serie in favore dei bianconeri, ma sa si può dare di più. “Non temiamo il Friborgo, ma ci aspettiamo che alzerà il proprio livello”

LUGANO – Nessuna novità e ovviamente bocche cucite dopo il consueto allenamento a porte chiuse del Lugano nella mattinata di mercoledì. Di ritorno alla Resega a notte fonda i bianconeri sono usciti vincenti dalla BCF Arena di Friborgo per 5-2 dopo un’altra partita molto solida e paziente, superando un primo esame non particolarmente agevole.

La chiave del match per il Lugano si è tramutata nel buon primo tempo e nell’essere riuscito a superare il secondo periodo ancora in vantaggio di due reti, ma per Matteo Romanenghi occorre ancora alzare il livello: “Li aspettavamo al varco, sapevamo che sarebbero partiti forte in casa loro, ma siamo stati bravi a contenerli e abbiamo trovato le prime due reti nel momento giusto per smorzare la loro foga. Credo che nel complesso non abbiamo giocato una partita eccellente, possiamo e dobbiamo dare di più sull’arco dei 60 minuti”.

Matteo Romanenghi, il gioco fisico e solido del Lugano pare stia mettendo in difficoltà il Friborgo…
“Il Friborgo soffre abbastanza il gioco fisico, ma non siamo noi a doverci adattare, questa è la nostra maniera di affrontare i playoff da ormai qualche stagione e l’applichiamo qualunque sia l’avversario. Chiudiamo ogni check, non risparmiamo i colpi che possiamo dare, sta a loro reagire, se non lo faranno è tutto a nostro vantaggio, se invece lo faranno noi andremo ancora più forte”.

Si temeva l’impatto degli infortuni di fine regular season, ma questi episodi possono aver compattato ancora di più il gruppo?
“Ci siamo dovuti adattare a nuove abitudini e nuovi sistemi di gioco, perché le assenze di Brunner, Chiesa, Bürgler e Vauclair sono pesantissime, ma il gruppo è rimasto sempre lo stesso. Li attendavamo con ansia i playoff e la carica è quella del Lugano che tutti vogliono vedere”.

Aver vinto alla BCF Arena, mai violata nel 2018, può essere stato un altro bel colpo alla fiducia dei vostri avversari?
“Il Gottéron è sempre un’ottima squadra da regular season, ci ha messo in difficoltà diverse volte con la sua velocità, ma i playoff sono una storia tutta nuova. Noi siamo riusciti ad alzare il livello di cattiveria e fisicità e credo che loro ne siano rimasti un po’ sorpresi. Ora però starà a noi non farci sorprendere da una loro reazione, perché ci sarà ora che sono sotto per 2 a 0″.

L’occasione ora è di quelle grosse, cercare il primo match ball alla Resega sarà fondamentale, senza però farsi prendere dalla foga…
“Sarà la solita banalità, ma dobbiamo pensare a ogni partita come a un evento singolo e non guardare troppo al risultato della serie, anche se andare sul 3-0 alla Resega sarebbe un ottimo colpo. Nulla è stato fatto, giochiamo la prossima partita come va giocata attendendoci un Friborgo agguerritissimo, ma se giocheremo con la fiducia che abbiamo ora non dobbiamo temere nulla”.

Per ora il Lugano sta facendo la differenza in 5 contro 5, però prima o poi andrà sfruttato anche il power play, siete preoccupati di questo aspetto?
“No, per nulla. Ora credo che funzioni bene soprattutto il box play, da entrambe le parti, e i quintetti di superiorità numerica si stanno annullando a vicenda. Sono sempre situazioni che si possono e si devono migliorare, ma per il momento possiamo essere soddisfatti soprattutto del lavoro che facciamo a livello difensivo contro i loro uomini migliori”.

E riguardo alla tua linea, completata da Cunti e Fazzini, sei soddisfatto di come si sta muovendo?
“Non siamo soddisfatti del tutto, sta andando bene, ma la nostra linea può e deve dare molto più.”

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