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Lugano, duro lavoro e fiducia nei giovani per un futuro brillante

LUGANO – A poco più di una settimana dall’inizio del campionato, l’Hockey Club lugano si è presentato in maniera formale alla stampa tramite la consueta conferenza tenutasi nella sala del Palazzo Mantegazza, alla presenza pure del sindaco Marco Borradori e del capo dicastero dello sport della città, Roberto Mazza.

Dopo il discorso di benvenuto della presidente Vicky Mantegazza, in cui ha ringraziato tifosi, sponsor e media per il sostegno riservato alla squadra e una breve presentazione della prima rosa – unico assente Viktor Östlund – i dirigenti responsabili di ogni settore del club hanno preso la parola, esponendo dati, statistiche, propositi e obiettivi per il futuro e in particolare per la stagione alle porte.

Il direttore amministrativo Jean-Jacques Aeschlimann ha elencato i vari lavori di miglioria della struttura della pista, dal rinnovato ristorante-bar Club ’41, alle nuove balaustre che permettono una migliore visuale per il pubblico mantenendo un alto standard di sicurezza per i giocatori, arrivando poi alle modifiche apportate al tetto della panchina dei penalizzati, che in passato aveva creato malumori tra i tifosi. La nuova struttura, nuovamente modificata, adempie alle norme di sicurezza imposte dalla Lega Nazionale, ma nel contempo concede una visuale libera dalla tribuna adiacente.

Un punto molto atteso era quello relativo alla campagna abbonamenti, per la quale Aeschlimann ha confermato che al 3 settembre 2014 il numero di tessere vendute è di circa 3’600, per un aumento di 550 rispetto a un anno fa nello stesso giorno. Contando su altre vendite nelle prossime settimane e mesi, l’obbiettivo della società è quello di avvicinarsi ai 4’000 abbonati.

Per ciò che riguarda il merchandising, sono stati rafforzati i punti vendita esterni, e da ora sarà possibile acquistare biglietti per le partite direttamente allo Shop ’41. Una novità importante è rappresentata dal nuovo sito ufficiale, che sarà lanciato nelle prossime settimane in una nuova veste grafica e dai contenuti interattivi.

Per il settore marketing ha preso la parola il responsabile Francesco Tanzi, che ha dapprima presentato il nuovo slogan bianconero “La tua squadra, la tua pista, le tue emozioni” e la maglia ufficiale 2014/15, unita a quella già nota utilizzata durante il preseason, che sarà come di consueto acquistabile tramite un’asta i cui proventi saranno devoluti alla fondazione “Dona un sorriso”.

Una novità importante per la nuova stagione è rappresentata dalla nuova tribuna “Feldschlössen Premium Corner”, particolare e accogliente angolo in cui sarà possibile seguire la partita comodamente seduti a dei tavolini o su comode poltrone, serviti da una buvette dedicata esclusivamente ai clienti di questo settore. Sempre per ciò che riguarda la ristorazione, si è voluto sottolineare il grande successo della nuova Casetta Gialla, che sostiene con i suoi incassi il settore giovanile.

Alcune novità anche tra gli sponsor, con alcuni importanti nuovi arrivi e altri già presenti che hanno deciso di aumentare l’importo nelle casse del club. Anche per questa stagione sarà riproposto il progetto “Noi in classe, voi in pista”, che avrà come testimonial il team manager Mirko Bertoli e i giocatori Raffaele Sannitz e Alessandro Chiesa, i quali proporranno “un discorso educativo ed etico comune allo sport da competizione ed alla vita in generale” ad alcune classi di scuola elementare.

Particolarmente succosa la parte dedicata da Roland Habisreutinger alla gestione sportiva, in cui il DS ha voluto sciorinare dati, statistiche e obiettivi per il futuro. Gli obiettivi della gestione sportiva stanno nel voler coniugare i successi sul ghiaccio con le premesse fatte nella scorsa stagione, ossia fare affidamento sul settore giovanile e su una gestione finanziaria coerente, in modo da adempiere alle direttive in seno al club e fare il possibile per il miglioramento della squadra.

Riguardo ai giovani, Habisreutinger ha voluto puntare sul fatto che nella prima squadra del Lugano ci siano 10 giocatori usciti o con un passato nel settore giovanile bianconero e che l’età media della rosa si è notevolmente abbassata – assestandosi sui 26 anni – pur mantenendo un ottimo equilibrio tra le varie fasce di età.

Interessanti i dati secondo cui il 32% della squadra è composto da giocatori sopra i 30 anni, il 36% da altri in una fascia tra i 23 e i 29 anni (29% se si escludono gli stranieri) e ben il 32% sotto i 22 anni, in quest’ultimo caso la percentuale più alta tra le squadre di LNA.

Il direttore sportivo ha voluto togliersi anche qualche sassolino dalle scarpe, arrivando allo scottante capitolo dei discussi budget e monte stipendi per sfatare qualche cliché. Lasciando da parte il budget, Habisreutinger ha mostrato un grafico diviso in 3 parti per monte stipendi delle squadre svizzere: ebbene il Lugano si trova nella parte media assieme a Davos e Ginevra, staccata dal “gruppo di testa” composto dai vari Zugo, ZSC Lions, Berna, Kloten e Friborgo.

Parte finale dedicata alla prima squadra. Dapprima l’head coach Patrick Fischer ha spiegato i motivi delle scelte per cui sono stati ingaggiati i nuovi arrivati. Senza entrare nello specifico di ogni giocatore, Fischer ha sottolineato come il Lugano richiedesse maggior forza fisica, leadership, e capacità offensive.

Lo staff tecnico ha cercato di colmare queste mancanze puntando su alcuni giovani e altri, stranieri compresi, all’apice della loro carriera o comunque in una fascia d’età che garantisca integrità fisica, esperienza, ma anche ulteriori margini di miglioramento.

Ultimo, ma non certo in ordine di importanza a prendere la parola, è stato Peter Andersson, che ha spiegato gli obiettivi dello staff tecnico per ciò che vorrà dai suoi giocatori sul ghiaccio. L’ex difensore bianconero auspica di poter vedere un Lugano che crea gioco, che domina l’avversario quando è in possesso del disco e che cerca sempre la soluzione offensiva, per aumentare le reti segnate rispetto alle ultime stagioni, ritenute insufficienti dagli allenatori.

Tornando sul preseason e sul campo d’allenamento svedese, Andersson ha spiegato che si è lavorato molto sulle situazioni speciali, dato il cambiamento delle zone difensive. Sarà inoltre da migliorare la continuità di rendimento, per evitare alti e bassi troppo dispendiosi dal lato fisico e psichico.

FischerAndersson si sono poi detti orgogliosi del gruppo a disposizione, affiatati, disposti al duro lavoro e coadiuvati da uno staff tecnico numeroso e competente.

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