Social Media HSHS

Mondiale 2025

La Svizzera spazza via la Danimarca e si giocherà l’oro

È filata via senza alcuna storia la semifinale contro la Danimarca. La squadra di Fischer raggiunge l’atto conclusivo per la seconda volta in due anni

La Svizzera spazza via la Danimarca e si giocherà l’oro

SVIZZERA – DANIMARCA

7-0

(3-0, 1-0, 3-0)

Reti: 09’23 Niederreiter (Moser, Fiala) 1-0, 12’47 Jäger (Knak, Riat) 2-0, 17’23 Niederreiter (Malgin, Kukan) 3-0, 37’38 Malgin (Meier) 4-0, 44’48 Schmid (Bertschy, Siegenthaler) 5-0, 52’02 Riat (Bertschy) 6-0, 53’26 Moy (Schmid, Meier) 7-0

Note: Avicii Arena, 12’530 spettatori
Penalità: Svizzera 5×2, Danimarca 5×2

Assenti: Sven JungDario Rohrbach (non iscritti), Nico Hischier (infortunato), Sandro AeschlimannDominik EgliGrégory Hofmann (sovrannumero)

STOCCOLMA – La seconda finale mondiale consecutiva per la Svizzera è ora realtà. La squadra di Patrick Fischer centra la sfida per giocarsi l’oro dopo aver spazzato via la Danimarca, arrivata alle semifinali di Stoccolma con sul petto l’impresa nei quarti di finale contro il Canada di Sidney Crosby.

I rossocrociati ci hanno messo poco a riportare sulla Terra una nazionale che aldilà di quel risultato – meritato, va detto – non ha mai mostrato il livello generale per poter ambire a qualcosa di più a una impresa che ha già dello straordinario, anche se nata improvvisamente in quel pazzo finale. Il 3-0 con cui Fiala e compagni hanno accompagnato negli spogliatoi gli avversari per la prima pausa diceva già tutto quello che c’era da dire: contro una squadra organizzata e con gli occhi sempre sull’obiettivo per i danesi non ci sarebbe stato nulla da fare.

E dire che quel primo tempo in fondo non aveva convinto del tutto i tifosi svizzeri giunti alla Avicii Arena, gli elvetici erano sembrati meno precisi e un po’ troppo attendisti, ma quando c’è stato da affondare i colpi allora si è vista tutta la differenza di categoria.

Ad ogni disco perso dalla Danimarca nel terzo difensivo svizzero era una ripartenza organizzata e pungente con puntualmente il tiro in porta, a ogni disco lasciato in zona neutra gli uomini di Gath rischiavano il turn-over ad imbarcata, e anche l’eroe di Herning Dichow a un certo punto ha dovuto mestamente alzare bandiera bianca con quella sostituzione sul 5-0 che è sembrato un brusco rientro alla realtà dei fatti.

È invece una squadra “in missione” la Svizzera, che non molla un colpo, che affonda l’avversario fino alla sfinimento, che gioca come il gatto con il topo, che mostra una maturità da grande squadra che in questo torneo vuole veramente andare fino in fondo con la consapevolezza di poterlo fare con i propri mezzi, anche senza Josi e senza Hischier, ma con la forza di un gruppo che Fischer ha forgiato negli anni e che porta quello stesso gruppo a forgiare di conseguenza ogni nuovo arrivato.

Questa seconda finale consecutiva arriva di nuovo dopo un girone dominante e dopo due scontri ad eliminazione in cui non c’è mai stata storia. Una colpa della Svizzera aver dovuto far fronte a due squadre come Austria e Danimarca invece che magari Svezia e Canada? No, perché gli elvetici hanno fatto quello che dovevano fare senza pensare all’avversario, giocando come sanno sfruttando il loro potenziale – e quello offensivo è enorme – e ora arrivano all’appuntamento con la fiducia portata a mille da questi risultati e dalle loro prove di forza, che non sono solo dimostrative per far divertire il pubblico ma servono anche e soprattutto per autoconvincersi di avere tutto quanto serve per finalmente affondare quell’ultimo decisivo colpo contro gli Stati Uniti d’America.

Quel colpo che Patrick Fischer ha messo nel mirino da quando siede su quella panchina e che per molti era solo un’utopia e un desiderio da sognatori.


GALLERIA FOTOGRAFICA

(Clicca le frecce per scorrere le fotografie)


HIGHLIGHTS

Click to comment

Altri articoli in Mondiale 2025