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Lugano

Il Lugano può dosare le forze contro un impotente Ajoie

I bianconeri non si sforzano troppo per avere la meglio sui giurassiani e tornare alla vittoria. Prima rete stagionale per Herburger, ancora in gol Hudacek

Il Lugano può dosare le forze contro un impotente Ajoie

LUGANO – AJOIE

4-1

(2-0, 1-0, 1-1)

Reti: 3’17 Josephs (Morini) 1-0, 13’21 Herburger (Bertaggia, Nodari) 2-0, 25’34 Fazzini (Alatalo, Arcobello) 3-0, 42’53 Hudacek (Alatalo, Josephs) 4-0, 50’08 Devos (Fortier, Frossard) 4-1

Note: Cornèr Arena, 4’756 spettatori
Arbitri: Hebeisen, Mollard; Cattaneo, Duarte
Penalità: Lugano 5×2′, Ajoie 4×2′

Assenti: Romain LoeffelDaniel CarrNiklas SchlegelThibault FattonSamuel Guerra (infortunati), Mikkel Boedker (sovrannumero), Nicolò Ugazzi, Riccardo Werder, Jari Näser, Evan Tschumi (Rockets)

LUGANO – Questo genere di partite, per il loro sviluppo e la loro “storia” sono sempre difficili da raccontare e analizzare nei particolari. Proprio perché di storia ne ha avuta poca la sfida tra Lugano e Ajoie, e di particolari episodi o caratteristiche da analizzare e tramutare in riassunti ce ne sono stati veramente pochissimi.

Iniziamo allora a dire che la formazione messa in pista da Chris McSorley martedì sera è stata inedita in questa stagione, con Boedker accomodato in tribuna – dove l’ospite di serata John Slettvoll ha rubato la scena tra i tifosi – e Irving in porta e alcuni accorgimenti alle linee, con un top six modificato per l’occasione.

E se è stata serata inedita per la formazione degli stranieri, c’è stata una prima anche tra chi è straniero solo di passaporto ma non di licenza, con Herburger alla sua prima rete stagionale, ben servito da Bertaggia dopo che Hauert aveva perso malamente il disco in powerplay dietro la sua porta.

Già quella rete, che rappresentava il 2-0 dopo il vantaggio di Josephs, è sembrata quasi decisiva per le sorti della partita (non solo perché si è rivelato di fatto il game winning goal) dato che ha scoperto tutti i limiti di un Ajoie volenteroso ma tremendamente limitato nei suoi mezzi.

Di fatto i pericoli per Irving sono giunti con qualche combinazione degli stranieri e dei rebound non controllati nella maniera migliore dal portiere canadese del Lugano, ma in fondo il risultato non è mai sembrato in pericolo, ancor di meno dopo il 3-0 di Fazzini in powerplay.

In fondo il Lugano non ha disputato una partita da applausi, ha giocato al gatto con il topo, tenendo basso il ritmo per attendere i momenti giusti per colpire, in questo caso due volte in power play e una in shorthand, senza mai forzare eccessivamente. Non ha brillato complessivamente la manovra offensiva, ma è bastato che Hudacek e compagni cominciassero a far girare il disco con velocità d’esecuzione per portate completamente fuori tempo e posizione i difensori giurassiani, con la pecca che i bianconeri hanno ancora sprecato troppe occasioni.

È vero che la squadra di McSorley non ha mai dato l’impressione di volersi dannare l’anima una volta che il risultato era gestibile, ma solo lo slovacco – in crescita di ritmo e confidenza – ha bucato Östlund a parità numerica, un esercizio che ancora fa difetto al Lugano.

Su questo punto McSorley si era già espresso, chiedendo soprattutto ai top player di alzare il livello di gioco, ma anche stavolta a rispondere all’appello oltre a Fazzini, Thürkauf e Hudacek, da quella schiera di giocatori è mancato ancora tremendamente Arcobello.

Il capitano bianconero fatica in maniera evidente non solo a gestire il ritmo delle operazioni ma anche nelle cose apparentemente più facili, privando il Lugano del suo principale metronomo e regista, e sappiamo quanto sia stato importante lo statunitense in passato per il Lugano nel far rendere i compagni anche a 5 contro 5.

Ad ogni modo per il Lugano era importante tornare alla vittoria e contro un Ajoie francamente debole e tecnicamente molto povero non ci si poteva aspettare altro, per test più importanti bisogna attendere il week end, con un’ostica trasferta alla Tissot Arena di Bienne. Sarà tutt’altra musica.


IL PROTAGONISTA

Troy Josephs: La sua rete nei primi minuti di partita ha spianato la strada al Lugano e in generale è stato tra i più presenti sul fronte offensivo. Aggiustasse la sua tecnica di controllo e tiro potrebbe risultare più efficace, e in almeno tre occasioni avrebbe avuto la possibilità di insaccare il disco in rete, ma in quanto intraprendenza e presenza fisica si è fatto decisamente valere.


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HIGHLIGHTS

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