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Lugano

Il Lugano ha un passo ancora incerto, la vittoria va al Friborgo

La squadra bianconera esce sconfitta dalla BCF Arena a causa di un terzo periodo mal gestito. Vano il rientro di Carr, esordio per Villa al posto di Alatalo

(PostFinance/KEYSTONE/Anthony Anex)

Il Lugano ha un passo ancora incerto, la vittoria va al Friborgo

FRIBORGO – LUGANO

3-2

(0-0, 1-2, 2-0)

Reti: 26’14 Bertaggia (Thürkauf, Walker) 0-1, 33’40 Mottet (Gunderson, Chavaillaz) 1-1, 35’33 Fazzini (Carr, Nodari) 1-2, 42’07 Mottet (DiDomenico, Desharnais) 2-2, 43’34 Walser 3-2

Note: BCF Arena, 6’613 spettatori. Arbitri Borga, Mollard; Steenstra, Kehrli
Penalità: Friborgo 3×2′, Lugano 2×2′

Assenti: Timo HaussenerRomain LoeffelTroy Josephs (infortunati), Davide Fadani (Rockets), Evan Tschumi (squalificato), Santeri Alatalo (motivi personali)

FRIBORGO – Continuano le montagne russe per il Lugano, che non riesce ancora a dare continuità ai suoi risultati e alle sue prestazioni. Nella sconfitta della BCF Arena di Friborgo c’è l’esempio su cosa deve lavorare la squadra bianconera, anche se i segnali positivi – che sono sempre presenti – non sono mancati nemmeno nella trasferta in casa dei dragoni.

Non è quindi bastato il rientro di Daniel Carr – concomitante all’assenza di Alatalo, sostituito da Villa – per riprendere una striscia positiva dopo le partite del weekend, questo soprattutto a causa di un terzo periodo gestito male, nel quale i bianconeri non solo hanno permesso al Gottéron di ribaltare il risultato subito in entrata, ma poi non sono più riusciti a cambiare le coordinate dell’incontro.

(PostFinance/KEYSTONE/Anthony Anex)

Ci ha provato Chris McSorley con quel time out subito dopo la rete risolutiva di Walser, ma da lì in avanti il Lugano non ha piu saputo trovare la scintilla. Prima invece gli ospiti hanno fatto la sua partita, pulita, ordinata e abbastanza aggressiva, con un risultato di 2-1 per gli ospiti che sarebbe potuto essere più largo.

Daniel Carr, ma anche Alessio Bertaggia e Calvin Thürkauf hanno avuto le loro belle occasioni per allungare vedendosi però i loro tentativi sbarrati da Berra o finiti ai lati della porta.

A fare male ai bianconeri è stato però soprattutto il vantaggio di Walser, trovato dal friborghese approfittando praticamente dell’unico errore di piazzamento della difesa ospite, che gli ha permesso di incunearsi a battere Schlegel.

Da lì in avanti il Lugano non è riuscito a prendere in mano le operazioni, fabbricandosi anche ottime occasioni da rete ma troppo distanziate tra loro perché diventasse un dominio per cercare la rete con insistenza.

(PostFinance/KEYSTONE/Anthony Anex)

La squadra di Dubé ha portato fuori dalle zone centrali il Lugano, obbligandolo a giocare alle assi dove ha visto rallentare il suo gioco e con marcature sempre più strette addosso i bianconeri hanno fatto fatica a fiatare e rendere il gioco più fluido. Inutile anche lo sforzo finale, che non ha prodotto il possesso del terzo offensivo con i padroni di casa facilitati nelle liberazioni del terzo, spesso primi sul disco rispetto a degli avversari a corto di idee.

Una di quelle sconfitte, quella trovata a Friborgo, che mette bene in evidenza gli aspetti sui quali il Lugano deve mettere l’accento, che si legano direttamente alle tanto desiderate regolarità di prestazione e rendimento.

Il secondo periodo giocato dai bianconeri aveva infatti lasciato buone premesse in vista di un risultato da gestire nel terzo finale, mentre quei due gol caduti in poco tempo – con una grande occasione in shorthand prima del pareggio che avrebbe cambiato le carte in tavola – hanno di fatto slegato la squadra, impedendole di prendere il sopravvento su un Friborgo non sempre ordinato e tendente spesso al “caos” di portare a casa i tre punti. Sarà il derby di venerdì a far risalire il Lugano sulla cima delle montagne russe?


IL PROTAGONISTA

Killian Mottet: Si rischia di non vederlo per il 90% del tempo che sta sul ghiaccio ma quando azzecca i suoi tiri potenti e precisi allora sa sempre fare male. Il gol del pareggio è arrivato pochi secondi dopo un’occasione del Lugano in shorthand e ha lanciato la rimonta del Gottéron su un Lugano che ha invece mancato i colpi che potevano essere decisivi.


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