I nuovi volti della NLA 2015/16: il canadese Mark Olver

Deciso a potenziare il livello della propria squadra anche con il carattere, Sean Simpson ha trovato in Mark Olver il suo uomo ideale.

In grado di giocare sia come centro che come ala sinistra, il 27enne proviene da un’annata assai tribolata – eufemismo – in KHL. Ingaggiato dal Sochi – assieme ai neo biancoblù Mäenpää ed Emmerton – per la scorsa stagione, il canado-tedesco ha potuto giocare solamente la prima partita di campionato (per la precisione nemmeno 40 minuti) ed ha saltato tutta la stagione a causa di una commozione cerebrale rimediata proprio all’esordio su suolo europeo.

Fratello di Darin Olver (ottimo scorer di DEL), Mark è stato draftato al 5° turno (140esima posizione) dai Colorado Avalanche nel 2008, mentre era impegnato con l’Università del Michigan nel campionato NCAA e con compagno di squadra Erik Gustafsson, il difensore svedese che ritroverà proprio a Kloten.

Messo sotto contratto dagli Avalanche, non è mai riuscito a ritagliarsi un posto di primo piano in NHL, dovendosi accontentare di qualche scorcio di campionato, frenato da un fisico esile e da un pattinaggio poco esplosivo.

Gli va meglio in AHL con i Lake Erie Monsters, dove grazie alle sue qualità di leader e lavoratore diviene uno dei pilastri della squadra.

Lasciata la AHL nel 2014, è quindi partito per la Russia, dove lo ha atteso la sfortunata avventura al Sochi, e ora Kloten diventa per lui una piazza da cui ricominciare.

I numeri di Olver parlano di 74 partite di NHL con Colorado, correlate da 10 reti (12% shooting), 12 assist e un -7. In AHL, sempre con i colori di Lake Erie, ha messo a segno 50 reti (12,4% shooting), 76 assist e -5 in 187 partite, comprese 7 di playoff.

Immagine di apertura: © AvsFan Flickr