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Coppa Svizzera

Tanta ruggine e poche idee, Lugano eliminato dai Lions

I bianconeri vanno sul 2-0 ma si arrendono all’overtime. La squadra di Pelletier è apparsa imprecisa e stanca nel finale dopo un’altra lunga pausa

Tanta ruggine e poche idee, Lugano eliminato dai Lions

LUGANO – ZSC LIONS

2-3

(1-0, 1-2, 0-0; 0-1)

Reti: 8’29 Fazzini (Bürgler) 1-0, 23’44 Boedker (Fazzini) 2-0, 26’21 Pettersson (Roe) 2-1, 29’22 Pettersson (Noreau, Hollenstein) 2-2, 64’43 Noreau (Andrighetto) 2-3

Note: Corner Arena, 50 spettatori. Arbitri Hebeisen; Piechaczek; Obwegeser, Burgy
Penalità: Lugano 1×2′, ZSC Lions 3×2′

Assenti: Jani LajunenRaffaele SannitzSandro Zurkirchen (infortunati), Eliot AntoniettiTim Traber (sovrannumero), Timo Haussener (Ticino Rockets)

LUGANO – La Coppa Svizzera rimane indigesta ai bianconeri, fermati ancora una volta allo stadio degli ottavi di finale. Una rete di Maxim Noreau a pochi secondi dai rigori scende come una sentenza sui bianconeri, mai capaci di superare questo ostacolo nella coppa nazionale, ed ha mandato avanti meritatamente gli uomini di Rikard Grönborg.

I Lions si sono effettivamente mostrati come la squadra migliore per gran parte dell’incontro, sia sul piano collettivo che quello individuale – tra gli altri ha debuttato anche Pius Suter tra i Lions – contro un Lugano che ha sofferto la ruggine tra gli ingranaggi e una certa mancanza di idee, nonché si riconferma ancora alla ricerca delle migliori prestazioni di alcuni singoli.

Difficile per contro capire quanto abbia pesato una seconda lunga pausa obbligata dalle quarantene, visto anche com’erano sembrati molto più brillanti nella vittoria di campionato contro il Davos, arrivata dopo il primo lungo stop. Difficile anche contestualizzare la partita, giocata parecchio male da entrambe le contendenti per una buona metà, fino a quando ai bianconeri le gambe sono sembrate cedere ancora di più e i Lions hanno accelerato le operazioni, sorretti da una qualità tecnica individuale veramente impressionante.

Non sempre Pettersson e compagni sono stati fluidi e precisi, il forecheck del Lugano li ha messi spesso in difficoltà in entrata del terzo offensivo, ma quando sono riusciti a farlo è dovuto salire in cattedra Schlegel con diversi interventi di altissima difficoltà.

Il Lugano da par suo è partito meglio, spegnendosi di colpo nel terzo periodo con qualche segnale già in quello centrale, ma ha avuto comunque il merito di tenere la partita su dei binari che in qualunque momento sarebbero ancora potuti deviare verso qualsiasi scenario. Basti pensare ad alcune enormi occasioni nel terzo periodo, su tutte quella di Fazzini al 59’12, con il disco stampatosi sul palo dopo un lungo periodo di dominio ospite.

La squadra di Pelletier ha mostrato diverse lacune soprattutto sul piano dell’esecuzione, non tanto per difettosità degli schemi, piuttosto per l’imperizia nel metterli in pratica e per la mancanza di alternative e di idee diverse in attacco. In questo caso è mancato lo spunto finale, l’intuizione istintiva che anticipa i tempi di gioco, rendendo spesso prevedibile la giocata offensiva, soprattutto a 5 contro 5, mentre in power play le cose sono sembrate andare un po’ meglio.

Aldilà dell’eliminazione, questa partita doveva servire come prova intermedia per rimettere olio negli ingranaggi e va detto che ci sono alcuni giocatori che ne hanno bisogno come il pane. Boedker, aldilà della rete rocambolesca, continua a litigare con il disco e la finalizzazione offensiva, e anche gli altri stranieri (Arcobello a parte) sono sembrati più giù di tono, anche se in pochi sono sembrati veramente in palla, su tutti Schlegel, Wellinger, Morini e pochi altri.

A conti fatti, nell’incertezza di un campionato che per il Lugano – si spera – riprenderà venerdì, Serge Pelletier dovrà ripreparare la squadra in un’altra settimana vuota, per fare in modo che si presenti a Zurigo pronta e più concentrata e affrontare un avversario di altissima qualità.

Non sembra mancare l’unità a questo gruppo, ma la regolarità di rendimento è ancora lontana, e tutte queste pause non possono certo aiutare.


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