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Ambrì Piotta

L’Ambrì ha ancora fame, a Berna potrà giocarsi le sue speranze

I leventinesi battono con merito il Friborgo e mantengono i nove punti di distanza dagli orsi. Mercoledì si impone però una vittoria alla PostFinance Arena

L’Ambrì ha ancora fame, a Berna potrà giocarsi le sue speranze

AMBRÌ – FRIBORGO

2-1

(0-0, 1-0, 1-1)

Reti: 37’56 Fora (Conacher, Grassi) 1-0, 49’59 Sprunger (Gunderson, Mottet) 1-1, 58’46 McMillan (Zwerger, Isacco Dotti)

Note: Gottardo Arena, 5’670 spettatori
Arbitri: Hebeisen, Fluri; Altmann, Cattaneo
Penalità: Ambrì 5×2′, Friborgo 3×2′

Assenti: Yanik BurrenMatt D’AgostiniCedric HächlerBenjamin ConzPeter Regin (infortunati)

AMBRÌ – È stata una bella liberazione vedere McMillan infilare il gol decisivo a poco più di un minuto dal termine, perché questa volta l’Ambrì Piotta ha colto nel momento giusto i frutti del suo grande lavoro contro la capolista Friborgo, ed ha così lasciato il ghiaccio con tre punti che permettono almeno di mantenere lo status quo nella ricorsa al Berna.

La squadra di Cereda è ben consapevole di non avere più interamente il destino nelle proprie mani, ma se da un lato serviranno delle sconfitte degli orsi per continuare a sperare, dall’altro la squadra ha dimostrato di aver abbracciato bene la sfida di concentrarsi su ciò che può ancora influenzare.

Chiuso all’angolo in classifica l’Ambrì si è nuovamente divincolato con una buona prestazione, stavolta sfociata con merito in tre punti e con la prospettiva di affrontare mercoledì il Berna con la possibilità di mettere perlomeno paura agli orsi. Per farlo Pestoni e compagni dovranno assolutamente ottenere la vittoria nei 60 minuti, e per quanto visto nelle ultime due uscite ci sono le premesse per rendere interessante l’ultimo weekend di regular season.

È chiaro, questo colpo di coda dell’Ambrì Piotta purtroppo rischia di essere arrivato troppo tardi, ma sicuramente la squadra merita di togliersi ancora qualche soddisfazione per quanto seminato durante tutta la regular season, e l’atteggiamento mostrato dal gruppo trasmette la volontà di dare quel qualcosa in più soprattutto a sé stessi.

Significativo dunque che sia stato McMillan ad infilare quel puck alle spalle di Berra, ad immagine di una concretezza che ha troppo spesso eluso i biancoblù, ma che stavolta è arrivata grazie alla costanza mostrata su tutti i 60 minuti. Certo, qualche fase di flessione c’è stata – di fronte c’era pur sempre la capolista del campionato – ma in generale l’Ambrì ha giocato con coraggio e con l’atteggiamento di chi vuole vincere.

Ne è così nata una prova impostata sin dai primi minuti sul ritmo e con tanti dischi mandati verso Berra, ottimo in alcune circostanze ed anche un po’ fortunato in altre. Per batterlo ci è infatti voluto quel tiro di Fora che si è infilato mentre Isacco Dotti è andato a franare sul portiere avversario, gol però regolarissimo perché il difensore leventinese è stato spinto da Mottet.

L’inizio di terzo periodo ha però messo alla prova l’Ambrì, che una volta incassato l’1-1 di Sprunger ha dovuto trovare le risorse per resistere all’urto, considerando anche l’inferiorità immediatamente successiva ed un finale di gara affrontato senza l’acciaccato Conacher. La squadra per tutta la serata ha però ben arginato il miglior powerplay del campionato, ed in generale ha saputo proteggere uno Juvonen apparso nuovamente solido e ben posizionato tra i pali.

L’Ambrì Piotta si è insomma guadagnato perlomeno la possibilità di presentarsi mercoledì a Berna con la possibilità di insinuare il dubbio nella mente degli orsi, che per terminare la stagione dovranno affrontare ZSC Lions e Losanna. I prossimi 60 minuti di gioco saranno dunque tutti da seguire e poi, se sarà il caso, si potrà tornare a calcolare tutti gli scenari possibili.


IL PROTAGONISTA

Brandon McMillan: La vittoria di martedì è arrivata a risultato di uno sforzo di squadra, ad immagine anche del contributo di una quarta linea che da alcune partite sta giocando su buoni ritmi. Il gol del canadese è però l’aspetto che più di tutti riassume la determinazione mostrata dall’Ambrì, che ha sicuramente avuto più fame del Friborgo nel cercare i tre punti.


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