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NHL

I Rangers hanno un gruppo compatto, la grande scommessa è al centro

La squadra di Manhattan ha aggiunto al suo lineup il difensore Kevin Shattenkirk e alcuni prospect interessanti, ma le partenze di Stepan e Lindberg hanno lasciato una lacuna colmata solo in parte

A partire dal 4 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 31 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


NEW YORK RANGERS

La rosa 2017/18

PORTIERI
Henrik Lundqvist, Ondrej Pavelec

DIFENSORI
Anthony DeAngelo, Nick Holden, Ryan McDonagh, Kevin Shattenkirk, Brady Skjei, Brendan Smith, Marc Staal

ATTACCANTI
Lias Andersson, Pavel Buchnevich, Filip Chytil, David Desharnais, Jesper Fast, Michael Grabner, Kevin Hayes, Chris Kreider, J.T. Miller, Rick Nash, Matt Puempel, Jimmy Vesey, Mika Zibanejad, Mats Zuccarello


Lo scorso campionato si è chiuso in maniera deludente per i New York Rangers, eliminati al secondo turno dagli Ottawa Senators al termine di una serie che avrebbero dovuto vincere, se non fosse stato per un numero impressionante di vantaggi vanificati e partite sfuggite di mano negli ultimi minuti.

Il GM Jeff Gorton, che dal 2015 ha sostituito Glen Sather, non ha però mai avuto alcun timore nell’effettuare importanti movimenti di mercato per rincorrere la visione di squadra che lui e coach Alain Vigneault condividono, basata su velocità, la rotazione costante di quattro linee ed un ringiovanimento della rosa.

Visto l’amaro in bocca lasciato dalla scorsa primavera, anche stavolta dei cambiamenti erano inevitabili, a partire dal buyout del contratto da 5.5 milioni di Dan Girardi, colonna portante della squadra per tantissimi anni ma diventato oramai un fardello. Si è poi deciso di scambiare il primo centro Derek Stepan, spedito in Arizona con il portiere di riserva Antti Raanta in cambio del difensore Anthony DeAngelo e della settima scelta assoluta all’ultimo Draft (sfruttata scegliendo Lias Andersson).

Al centro si è però creato un vero e proprio cratere, considerando anche la partenza di Oscar Lindberg, scelto dai Golden Knights nell’Expansion Draft. New York ha cercato di attutire il colpo agendo su più fronti: a Mika Zibanejad e Kevin Hayes sarà affidato il compito di guidare la top six, mentre rimane d’attualità la possibilità di spostare J.T Miller al centro, così da trovare “in casa” quello che non ha saputo portare il mercato.

Al centro del quarto blocco ci sarà l’ex Friborgo, David Desharnais, mentre rimane aperta la possibilità di integrare sin da subito i giovanissimi Lias Andersson e Filip Chytil, scelti rispettivamente come settima e 21esima scelta assoluta al Draft.

Sul fronte offensivo i Rangers si presentano con un gruppo molto equilibrato, con almeno tre delle quattro linee capaci di produrre con costanza. Nessun giocatore è però riuscito ad arrivare a 60 punti (Zuccarello si è fermato a 59), e vista l’assenza di una vera superstar sarà fondamentale il continuo sviluppo dei vari Kevin Hayes, Jimmy Vesey e Pavel Buchnevich. L’ex Davos, Rick Nash, ha vissuto un’annata complicata, e a Manhattan si spera che il contratto in scadenza possa spingerlo a ritornare sui livelli di tempo anno fa.

Degli impulsi importanti arriveranno poi dalla retrovia. I Rangers si sono infatti assicurati il miglior free agent dell’estate, ingaggiando quel Kevin Shattenkirk cresciuto a pochi chilometri dal Madison Square Garden e che è stato disposto a rinunciare a diversi milioni di dollari per coronare il sogno di giocare sotto le luci di Broadway.

A guidare la difesa ci sarà inoltre capitan McDonagh, a cui si aggiungono elementi come Brady Skjei e Brendan Smith, che permettono alle blueshirts di formare il miglior quartetto di difensori da parecchi anni a questa parte. Vivranno nel “limbo” invece Marc Staal e Nick Holden, che lotteranno per un posto, vista anche la concorrenza di tanti giovani talenti che da dietro spingono per avere una possibilità, su tutti Anthony DeAngelo e Neal Pionk.

Tra i pali troviamo ancora lo svedese Henrik Lundqvist, fresco campione del mondo ma che nel corso della stagione spegnerà 36 candeline. Lo staff tecnico non ha stabilito un numero massimo di partite per lui, ma l’idea è quella di non sovraccaricarlo di lavoro, pur considerando la sua tendenza a prendere ritmo solamente quando può scendere in pista con una certa frequenza.

Lo scorso anno ha fatto registrare i numeri peggiori della sua carriera (91% di parate, 2.74 reti incassate a partita), ma ci si aspetta di vederlo tornare ad un livello più alto, soprattutto se il backup Ondrej Pavelec saprà rappresentare un’affidabile alternativa di tanto in tanto.

Complessivamente i New York Rangers si presentano dunque come una squadra in grado di competere nella durissima Metropolitan Division, grazie ad un gruppo completo e ben bilanciato.

Per poter davvero sognare di andare lontano manca però una evidente pedina al centro, lacuna che per ora è stata attutita da soluzioni trasversali. Non è dunque da escludere una mossa di mercato nel corso della stagione, se la dirigenza avrà il sentore di avere tra le mani una squadra capace di essere pericolosa.


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