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I nuovi volti della NL 2023/24: lo svedese Adam Reideborn

Dopo anni di ricerca del nuovo anello di congiunzione tra i leggendari portieri svizzeri del passato, il Berna cambia rotta e torna al portiere straniero

(Johan Sahlen)

I nuovi volti della NL 2023/24: lo svedese Adam Reideborn

ADAM REIDEBORN


Età: 31
Posizione: G
Altezza: 184 cm
Peso: 81 kg
Catches: left

Provenienza: CSKA Mosca (KHL)
Draft:
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇸🇪

A Berna si cambia strada

A Berna negli ultimi anni i problemi da affrontare sono stati diversi e uno dei più grandi ha rappresentato il ruolo del portiere, che dopo le dinastie di Tosio, Bührer e Genoni, non ha mai trovato continuità o un vero erede, nonostante l’ex CEO Raeto Raffainer assicurasse un futuro da star internazionale per Philip Wüthrich.

L’ormai 25enne (per dire che non è più un giovane, sportivamente parlando) non ha mai dato prova di poter reggere tanta pressione né di rappresentare perlomeno una sicurezza costante, e dopo qualche tentativo di affiancamento anche a Berna ci si è decisi di tagliare la testa al toro e andare sul grosso nome straniero, quasi a conferma che si sia atteso fin troppo nonostante qualche buon numero del rossocrociato.

Potenzialmente fortissimo, personaggio discusso

Lo svedese Adam Reideborn rappresenta il futuro per la squadra affidata a Jussi Tapola, un taglio netto col passato fatto di leggende svizzere e qualche straniero “eroe” solo estemporaneo.

Il 31enne non è infatti un portiere che arriva alla Postfinance Arena per fare da cuscinetto o comprimario, il suo curriculum parla infatti da sé, portando in dote oltretutto due Gagarin Cup consecutive con il CSKA Mosca, l’ultima vinta da grande protagonista in questa primavera, mostrando nei playoff una media di soli 1,9 gol subiti a partita e il 93% di parate su 25 partite di postseason.

Spesso chiuso in nazionale dai vari Henrik Lundqvist, Jonas Enroth e Lars Johansson, il neo bernese ha comunque giocato da protagonista il Mondiale 2021 di Riga, confermandosi come uno dei tre portieri svedesi più forti su suolo europeo assieme appunto a Lars Johansson e Linus Söderström.

Portiere di non grandi dimensioni, lo svedese si affida alla sua agilità e alla grande tecnica di base, che gli permette di avere sempre un posizionamento corretto e di avere grande anticipo sui movimenti degli attaccanti. Personaggio che a volte ha sofferto la concorrenza e le decisioni forti, Adam Reideborn è fratello di Sofia Reideborn, a sua volta portiere professionista e già nazionale svedese, ritiratasi dall’hockey professionale nel 2020 dopo alcune dichiarazioni controverse al podcast Summer Talk in SDHL verso l’hockey femminile e la nazionale di calcio maschile.

Consacrazione al Djurgarden

Dopo la trafila nelle giovanili, il nativo di Stoccolma si affaccia al professionismo tra le fila dell’Almtuna a 18 anni, giocando metà campionato 2010/11 in Allsvenskan, la seconda divisione svedese. Le sue prestazioni attirano le attenzioni del Djurgarden, che si affida a lui per la scalata alla promozione in SHL nella stagione 2013/14. In quella prima vera stagione da protagonista Reideborn mostra la miglior media alla voce delle reti subite (1,71) del campionato e per la prima volta viene convocato in Nazionale maggiore per delle partite amichevoli.

Passato la stagione successiva al Modo, dove però in coppia con Linus Ullmark non riesce ad esprimersi al meglio – se non nel torneo contro la relegazione 2015/16 dove torna protagonista – ma alla fine di quelle due annate Reideborn decide di fare ritorno al Djurgarden in SHL dopo la retrocessione del Modo.

Nella sua vecchia squadra le prestazioni tornano ad essere di alto livello, per tre regular season non supera mai le due reti subite a partita e viene premiato come portiere dell’anno nella stagione 2017/18. Unico rimpianto, una finale persa e in generale un rendimento che nei playoff non è sempre andato a braccetto con quello straordinario della regular season.

Diverse squadre NHL nell’estate del 2019 mettono gli occhi sullo svedese, ma alla fine Reideborn sceglie di accasarsi in KHL al Bars Kazan di Dmitri Kvartalnov.

La NHL chiama, ma la destinazione è la Russia

Nelle prime due stagioni in Russia il portiere conferma tutte le sue qualità, e con la maglia del Bars Kazan tiene una media di 1,92 reti subite a partita e una riuscita del 92,3%, oltre a 1,68 gol subiti nei playoff con il 93,8% di parate.

Nella stagione 2021/22 accetta l’offerta del CSKA di Mosca, che vede in Reideborn l’erede giusto per prendere il posto del connazionale Lars Johansson, passato ai rivali dello SKA San Pietroburgo. Lo svedese non tradisce le attese e con la squadra della capitale vince due volte la Gagarin Cup, la seconda in questa primavera da assoluto protagonista.

Qualche polemica è stata sollevata dopo la partenza di diversi suoi connazionali e altri europei dalla KHL a causa dell’invasione russa in Ucraina, mentre Reideborn ha deciso di rimanere proprio a Mosca nella squadra che storicamente rappresenta l’esercito.

Personaggio controverso e a volte discusso, Reideborn nel corso della sua carriera avrebbe avuto la grande possibilità di far valere il suo nome in NHL, scegliendo però altre strade che non hanno mancato di suscitare qualche polemica.

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