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HSHS Top Ten: le migliori ali left della NLA in vista del campionato 2021/22

Con l’inizio della stagione che finalmente si sta avvicinando, ecco i migliori giocatori che vedremo sul ghiaccio a partire dal mese di settembre. La concorrenza è serrata in ogni posizione, oggi diamo un’occhiata alle ali left

Il campionato 2021/22 si avvicina finalmente a grandi passi e, nella speranza che il pubblico possa tornare il più numeroso possibile nelle piste, sul ghiaccio si prospetta un torneo avvincente ed imprevedibile.

In vista del primo ingaggio, in calendario il 7 settembre, abbiamo selezionato le individualità di maggior spicco della NLA, con l’obiettivo di individuare quelli che si pensa saranno i migliori giocatori per ogni posizione. Oggi parliamo delle ali left.

10. KILLIAN MOTTET

(PostFinance/KEYSTONE/Anthony Anex)

È da anni uno di quei giocatori che quando scendono sul ghiaccio rappresentano una spina nel fianco costante per i loro avversari, ma nell’ultimo campionato Mottet ha alzato ulteriormente il suo livello, guadagnandosi anche la prima convocazione ad un Mondiale.

Sull’arco di 50 partite ha messo a segno ben 23 gol ed un totale di 48 punti, numeri questi che per lui significano la miglior stagione in carriera. In coppia con Desharnais ha spesso fatto sfracelli, e tra gli attaccanti svizzeri solamente Andrighetto (27 gol) e Simion (24) hanno segnato più di lui.

9. DENIS HOLLENSTEIN

Dal suo passaggio agli ZSC Lions ha vissuto alcuni momenti tra alti e bassi, ma nella passata stagione il figlio d’arte si è nuovamente messo in evidenza come uno degli attaccanti svizzeri migliori del campionato.

Con un bottino di 44 punti in 50 partite ha eguagliato il suo record personale in carriera, e per lo Zurigo solamente un fuoriclasse come Andrighetto ha saputo avere maggior impatto di lui. Nel mese di maggio ha dovuto sottoporsi ad un’operazione alla spalla, ma ci si aspetta di vederlo in pista in tempo per l’inizio della stagione.

8. HARRI PESONEN

Di ritorno a Langnau dopo la parentesi poco esaltante di un anno in KHL, Pesonen non ha bisogno di troppe presentazioni, visto che lo abbiamo visto in pista alle nostre latitudini con Losanna e Langnau per sei stagioni.

In Svizzera è sempre stato tra gli attaccanti più pericolosi e letali – in questa stessa classifica nel 2019 era al secondo posto, dietro solamente a Hofmann – ed il suo bilancio in Svizzera parla di 245 punti in 307 partite. Il suo ritorno per il Langnau è un grande colpo, che assicura ai Tigers uno straniero di assoluto livello per le prossime due stagioni.

7. ALEKSI SAARELA

© Jamie Kellner

Il Langnau ha completato il suo quartetto stranieri con un vero cecchino, che si presenterà al campionato svizzero con uno dei tiri più veloci e letali delle recenti stagioni AHL. Il 24enne nella passata annata ha guidato il Lukko al titolo di Liiga con 45 punti in 54 partite, e vede il Langnau come un trampolino di lancio per ritornare oltre oceano.

Ala dal tiro eccezionale, ha confermato le sue abilità da scorer praticamente in ogni contesto in cui si è ritrovato, basti pensare che nelle ultime quattro stagioni ha messo a referto oltre 100 gol. In caso di necessità può essere schierato anche al centro, e grazie ad un pattinaggio sopra la media e delle buone mani promette di essere un elemento da tenere d’occhio con particolare riguardo per tutte le difese avversarie.

6. MIKKEL BOEDKER

La caratura dell’attaccante bianconero è di grandissimo spessore e, dopo averci messo un po’ a carburare nel suo primo anno a Lugano, a partire da Natale si è visto quanto il danese possa essere spettacolare ed efficace anche sulle nostre piste.

La sua visione di gioco ed intelligenza hockeyistica sono chiaramente superiori alla media, ed anche se nei playoff il suo apporto ha deluso rimane una delle ali più forti della lega. La stagione passata lo ha visto ottenere 35 punti (18 gol) in 51 partite, bottino che ci si aspetta possa essere ritoccato verso l’alto anche grazie all’assenza di un periodo iniziale di adattamento.

Ha giocato praticamente tutta la passata stagione con Arcobello come centro, ma dalle prime indicazioni sembra che McSorley voglia posizionarlo in una linea con un perno diverso.

5. DANIEL CARR

Nella passata stagione aveva disputato solamente otto partite (quattro gol e altrettanti assist) prima di ritornare in Nordamerica, ma l’impatto avuto in quel breve periodo era bastato per rendere evidente per tutto il resto del campionato il vuoto lasciato nel lineup e nello spogliatoio del Lugano.

Giocatore completo, mai domo e a disposizione dei compagni, il canadese unisce un importante apporto caratteriale e fisico a delle doti offensive di grande impatto, mix questo che lo rende un giocatore concreto e difficile da arginare.

Prima dell’ultima particolare stagione – sostanzialmente relegato nella taxi squad dei Washington Capitals per l’intera annata – Carr si presentava con un bottino di 47 punti in 50 partite AHL ed un titolo di MVP vinto nella stagione 2018/19. Ora sarà completamente a disposizione del Lugano, e Chris McSorley appare come il coach perfetto per sfruttare tutto il suo potenziale.

4. JIRI SEKAC

blesk.cz

Giocatore completo e nel pieno della carriera, il ceco è arrivato a Losanna dopo aver ottenuto complessivamente 235 punti in 409 apparizioni in KHL. Il 29enne vanta una spiccata capacità di proteggere il disco, un buon tiro ed una certa velocità sui pattini, il tutto unito anche a degli spunti da playmaker che lo rendono pericoloso in ogni zona della pista.

Con il passare degli anni Sekac ha infatti aggiunto al suo gioco anche la propensione ad andare nelle zone dove “fa male”, e da qualche stagione slot e battaglie alla balaustra fanno parte del suo repertorio.

3. KASPARS DAUGAVINS

Da quella stagione giocata a Ginevra nel 2013/14 sono stati in molti a sognare il ritorno del lettone nel nostro campionato, e dopo infiniti rumors di mercato il Berna è riuscito nell’intento.

Daugavins promette di essere nuovamente protagonista dopo un percorso in KHL che lo ha visto ottenere 293 punti in 459 partite, a maggior ragione ora che il 33enne tornerà in National League reduce dalla sua miglior stagione di sempre.

Il lettone è un giocatore completo che può scendere in pista anche al centro, ed in termini di creatività e capacità di dettare i ritmi avrà pochi eguali. Dalla sua ha passaggi di grande precisione ed un tiro sempre pericoloso, oltre ad un carisma ed esperienza che lo rendono un elemento spesso difficile da arginare.

2. CORY CONACHER

Il suo ritorno in Svizzera un anno fa aveva creato molte aspettative, ma la prima metà di stagione vissuta con la maglia del Losanna era stata in chiaroscuro, con sì 14 punti sull’arco di 21 partite, ma la generale sensazione di non ritrovarsi di fronte “il vero Conacher”.

Le cose sono cambiate con il passaggio al “suo” Berna, dove aveva fatto faville nella stagione 2015/16, conclusa con il titolo. Con la maglia degli orsi Conacher è tornato ad essere quel concentrato di energia che tutti conoscevamo, e con 28 punti in 28 match ha ristabilito il suo status di protagonista in vista della prossima stagione.

1. SVEN ANDRIGHETTO

Al suo ritorno in Svizzera dopo un periodo difficile in KHL aveva il difficile compito di prendere in mano gli ZSC Lions e far dimenticare la partenza di Pius Suter, ed Andrighetto ha risposto alla sfida con una stagione impressionante in cui è stato tra i migliori giocatori della lega.

Il 28enne ha viaggiato ad un ritmo di oltre un punto a partita (55 firmati in 52 incontri) ed ha messo a segno ben 27 gol, evidenziando una regolarità di rendimento eccezionale. Durante la passata stagione non è mai stato lontano dal tabellino per più di due partite di fila (e solo in tre occasioni), sostenuto anche da un’alta percentuale al tiro del 15%.

Per molti aspetti è un giocatore fuori categoria ed è tra i più completi in Svizzera. Ha la capacità di giocare al centro, ma per la maggior parte della stagione Grönborg l’ha schierato come ala sinistra della prima linea ed i risultati sono stati eccezionali. Nelle sue serate migliori è dominante e inarrestabile.


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