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Ambrì Piotta

Formenton: “Con l’Ambrì è nato un legame speciale, ora dovrò tornare ai miei livelli”

Il canadese ha giocato la prima partita da marzo: “In estate ho lavorato tanto in allenamento, ma nulla è comparabile a un match. Differenze in questo Ambrì? Non molte, è basato sugli stessi principi”

AMBRÌ – Non che ad Ambrì ci fosse bisogno di ravvivare l’interesse, ma i ritorni di Heim, Zwerger e Formenton hanno reso la partita di sabato particolarmente carica di attese.

Chiusa la passata stagione con un bottino di 13 punti in 22 partite (senza contare l’apporto alla Spengler), Alex Formenton è atterrato in Ticino nel pomeriggio di venerdì e contro i Lions ha fatto il suo debutto stagionale nell’inedita linea completata da Dauphin e Zwerger.

Alex, una partita che sembrava compromessa ma che siete riusciti a ribaltare contro una delle migliori – se non la migliore – squadre del torneo. Un bel ritorno ad Ambrì…
“È stato un match pazzo e sono davvero felice che sia finito così. Abbiamo lottato tanto, specialmente nel primo e nel terzo tempo, mentre nel secondo abbiamo subìto un po’ troppo l’avversario. Complessivamente è stata una prova solida, giocata con determinazione, e Conz ci ha sorretti in più di un’occasione permettendoci di giocarcela fino alla fine. È una vittoria che ci dà una carica incredibile”.

Hai già saputo distinguerti per tecnica, pattinaggio e velocità, colpendo anche un ferro. Come ti sei sentito sul ghiaccio?
“Non è stato semplicissimo, complice anche il jet lag. Diciamo che ho faticato ad ingranare e sono partito un po’ a rilento. Me l’aspettavo e credo sia normale dopo essere stato gettato nella mischia così a freddo. Poi, col passare dei minuti, le cose sono migliorate e sono riuscito a ritagliarmi i miei spazi. Ora si tratta di prendere partita dopo partita e di ricostruire, per tornare ad esprimermi ai miei massimi livelli di forma”.

Nel corso di questi mesi sei rimasto in contatto con Paolo Duca?
“Certo, con l’Ambrì si è instaurato un legame speciale ed è stato naturale rimanere in contatto con la società. Poi, in questi ultimi giorni, si sono creati i presupposti per un accordo ed ora eccomi qui. Sono molto felice di essere tornato”.

Come ti sei mantenuto in forma?
“Non ho disputato nessuna partita ma ho lavorato tanto in allenamento. Chiaramente non è mai paragonabile ad un match, ma ho insistito molto sulla condizione e la forza fisica. In termini di preparazione atletica è stata un’estate estremamente positiva per me”.

La squadra ha nelle gambe già 11 partite (senza contare le amichevoli estive) mentre per te questa era la prima da inizio marzo. Quanto pensi ti ci vorrà prima di riprendere il ritmo?
“Non so dire di preciso quanto mi ci vorrà. Non ci sono grandi ricette o segreti: solamente scendendo in pista regolarmente riuscirò a recuperare in fretta il ritmo. Gli allenamenti aiutano ad instaurare la chimica tra noi giocatori, ma le partite sono fondamentali per il ritmo e la condizione fisica. Più partite disputerò in queste settimane, più rapido sarà il mio recupero”.

Molti giocatori della rosa sono cambiati. Che squadra hai trovato rispetto a quella della passata stagione?
“Ad essere onesto non ho notato grandi differenze. Possono cambiare gli uomini ma se il club è costruito su princìpi quali l’identità, allora difficilmente emergeranno grandi cambiamenti da una stagione all’altra. Ed è ciò che sto appurando in questi primi giorni in Ticino. Questo è un gruppo unito che sa di dover lavorare duramente per raggiungere i propri obiettivi. Contro i Lions questa determinazione è venuta perfettamente a galla e ci ha permesso di girare la partita”.

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