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National League

Con orgoglio e forza mentale, l’Ajoie deve prepararsi a una stagione di lunga sofferenza

La neopromossa si presenta alla National League con la rosa nettamente più debole del campionato. I giurassiani dovranno essere pronti a lottare con ogni forza per non esaurirsi già dopo poche settimane

L’inizio della stagione 2021/22 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


AJOIE

La rosa 2021/22

PORTIERI
Tim Wolf

DIFENSORI
Alain Birbaum, Anthony Rouiller, Bastien Pouilly, Daniel Eigenmann,
Jerome Leduc (🇨🇦), Jordane Hauert, Malo Gfeller

ATTACCANTI
Arnaud Schnegg, Colin Gfeller, Dario Rohrbach, Guillaume Asselin (🇨🇦), Jonathan Hazen (🇨🇦), Lars Frei, Lou Bogdanoff, Martin Ness, Mathias Joggi, Matteo Romanenghi, Philip-Michael Devos (🇨🇦), Reto Schmutz, Steven Macquat, Thibault Frossard, Thibaut Henry, Ueli Huber


L’ultima volta che l’Ajoie si è affacciato alla massima serie svizzera tra le fila dei giurassiani c’erano i vari Regis Fuchs, Alessandro Reinhart, Markus Bachschmied, Ruedi Nideröst, Normand Dupont, e altri che sicuramente chi non ha più venti anni si ricorda ancora.

Era una squadra fatta con giovani talenti esplosi poi in altri lidi ed ex campioni sul viale del tramonto, relegata rapidamente dopo una sola stagione nella primavera del 1994. Oggi la relegazione non esiste più e ad essere onesti è un bene per la squadra di coach Gary Sheehan.

L’Ajoie si presenta infatti alla stagione alle porte con di gran lunga la rosa più debole della National League, composta al 90% dagli stessi elementi protagonisti della esaltante promozione di qualche mese fa. È ovvio che aldilà delle differenze di budget, la difficoltà di fare mercato al tavolo della NL da 13esimo ospite riserva praticamente solo le briciole, nei fatti qualche giocatore nell’età giusta per cercare un rilancio e ghiaccio più importante e stranieri mai affacciatisi a leghe di primo piano come quella svizzera.

E il problema della competitività è sensibile ad ogni reparto, a partire da quello dei portieri dove è ancora da sciogliere il nodo del secondo. Ad oggi solo Tim Wolf è sotto contratto con i neopromossi, e a voce della società doveva essere il 29enne il portiere titolare in NL, salvo poi un giusto ripensamento che si è poi riversato inizialmente in un interessamento per Sandro Zurkirchen e poi per Robert Mayer, con però la questione del pesante contratto dell’ormai ex Davos.

Il discorso non cambia molto passando al reparto difensivo, dove si rivede l’ex biancoblù Alain Birbaum, di fatto l’uomo più esperto del reparto, affiancato a ex promesse come Jordan Hauert (che debutterà in NL finalmente a 34 anni), Anthony Rouiller e Daniel Eigenmann.

Sarà il canadese Jerome Leduc a dover però portare il maggior peso del reparto, ma anche lui sarà confrontato con un deciso cambio di ritmo e livello, dato che dopo una pur discreta esperienza in AHL ha speso le ultime cinque stagioni in campionati minori, da quello britannico, alla serie cadetta svedese e al campionato austriaco.


ARRIVI
Lou Bogdanoff
(F, La Chaux-de-Fonds)
Matteo Romanenghi (F, Lugano)
Guillaume Asselin (F, Sierre)
Martin Ness (F, Rapperswil)
Dario Rohrbach (F, Ambrì Piotta)
Jerome Gauthier-Leduc (D, Vienna Capitals)

PARTENZE
Thomas Hofmann (D, Université Neuchatel)
Stefan Mäder (F, Visp, tryout)
Marc Camichel (F, St. Moritz)
Giacomo Casserini (D, Visp)
Devin Muller (F, Olten)

STRANIERI
Philip-Michael Devos
(F, 🇨🇦)
Jonathan Hazen (F, 🇨🇦)
Guillaume Asselin (F, 🇨🇦)
Jerome Gauthier-Leduc (D, 🇨🇦)


Il reparto offensivo è quello dove il direttore sportivo Vincent Lechenne ha potuto operare di più, pescando soprattutto giocatori in cerca di un rilancio. Saranno quindi i vari Matteo Romanenghi, Dario Rohrbach, Martin Ness, affiancati all’esperto Mathias Joggi, a formare il corpo principale di passaporto svizzero, ma anche in questo caso è evidente come delle scommesse del genere come colpi principali non possano assolutamente bastare per elevare il livello della squadra per poter affrontare il campionato senza il rischio che si esaurisca dopo poche settimane.

Nemmeno il pacchetto stranieri può dare questa certezza, con la “famigerata” coppia DevosHazen finalmente alla prova di maturità dopo innumerevoli estati di rumors e quel Guillaume Asselin che aveva già assaggiato la NL ben impressionando a Ginevra seppur giocando poche partite e al fianco dei maggiori top player.


Al tirare delle somme della squadra di Gary Sheehan – altro coach di cui si parla un gran bene ma di fatto esordiente anche lui a certi livelli – è impensabile che l’Ajoie possa ripetere un campionato come le ultime neo promosse avevano potuto proporre seppur restando nelle ultime posizioni di classifica.

L’inesperienza generale, il livello tecnico di una rosa priva non solo di top player ma anche di giocatori svizzeri perlomeno di seconda fascia, fanno dei giurassiani la logica candidata al vestito da Cenerentola, con l’unico vero spazio di manovra ancora accettabile possibile solo in porta.

La mancanza della relegazione potrebbe fungere da cuscino per un campionato senza nulla da perdere, ma a parte qualche sorpresa iniziale possibile dettata dall’entusiasmo e da qualche squadra ancora in rodaggio si può quasi sicuramente prevedere un lungo campionato di sofferenza per i neopromossi.


MIGLIOR INNESTO

Guillaume Asselin: Il canadese di provenienza dal Sierre non dovrebbe spostare granché gli equilibri, ma avendo già assaggiato la National League ha dato comunque prova di avere buone qualità e il potenziale per tenere un po’ in vita l’attacco dei giurassiani. Non sarà tra i topscorer della lega a fine stagione, ma è la grande possibilità della sua carriera e chissà che non sappia sfruttarla al meglio

ADDIO DOLOROSO

Giacomo Casserini: Non ci sono state partenze che hanno indebolito particolarmente la squadra, ma il difensore ticinese ha rappresentato perlomeno una certezza nell’impianto che ha vinto l’ultimo torneo di Swiss League. Nelle ultime otto stagioni l’ex biancoblù è stato infatti costantemente tra i difensori più affidabili della squadra di Sheehan.

FATTORE X

Forza mentale: Il campionato dell’Ajoie rischia di diventare un lungo calvario visto il netto divario tecnico anche solo con le altre candidate alle ultime posizioni di classifica e per far sì che il proprio percorso mantenga un senso per almeno diversi mesi Gary Sheehan dovrà essere bravo a non far crollare il gruppo quando appariranno le avversità. Perché ci saranno e rischiano di essere pesanti.


La classifica di HSHS

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13. AJOIE

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