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A Philly poco è cambiato, i Flyers vogliono di più dallo stesso gruppo

A partire dal 12 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Dopo la sconfitta in finale, i San Jose Sharks torneranno in pista ospitando i rivali dei Los Angeles Kings, mentre i Chicago Blackhawks ospiteranno i St. Louis Blues in una sfida subito dagli altissimi contenuti. Per vedere in pista i campioni dei Pittsburgh Penguins bisognerà invece aspettare il giorno successivo, quando sul loro ghiaccio ospiteranno i Washington Capitals.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 30 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.

In una stagione segnata dalla scomparsa del proprietario della franchigia, Ed Snider, i Philadelphia Flyers erano riusciti a qualificarsi a sorpresa ai playoff, dimostrandosi in anticipo sulla tabella di marcia stabilita dal GM Ron Hextall.

Nonostante i limiti finanziari con cui deve confrontarsi la franchigia, la dirigenza si aspetta di vedere ulteriori passi avanti con i soli rinforzi rappresentati dagli arrivi di Dale Weise e Boyd Gordon, sperando soprattutto su un’annata positiva da parte di Jakub Voracek, Claude Giroux e Steve Mason.

Capitan Giroux resta una garanzie e nelle ultime cinque stagioni ha fatto registrare 367 punti, uno in più di un certo Sidney Crosby, mentre dal riparto difensivo sono arrivati impulsi importanti dal rookie Shayne Gostisbehere. Il miglior marcatore era però stato Wayne Simmonds con 32 gol, seguito da Brayden Schenn a quota 26… Ci si aspetta però decisamente di più da parte di Sean Couturier, arenatosi a sole 11 reti ma che potrebbe esprimersi meglio ora che il sistema di gioco di coach Dave Hakstol è stato assimilato.

Trovare qualche gol in più sarà molto importante per i Flyers, così come migliorare un boxplay disastroso che aveva saputo decidere a loro sfavore diverse delle tante partite giocate da Philadelphia finite con un solo gol di scarto. La difesa aveva comunque rappresentato un punto positivo della stagione, che li aveva visti qualificarsi per i playoff nonostante fossero l’unica squadra (assieme a Detroit) ad avere un bilancio tra reti segnate e subite negativo (-4).

Il difensore svizzero Mark Streit ha saputo fornire diverse garanzie in zona difensiva quando schierato al fianco di Nick Schultz, mentre elementi come il giovane Gostisbehere oppure Del Zotto possono garantire una certa dinamicità sulla linea blu. Molto ci si attende inoltre da Ivan Provorov, settima scelta assoluta nel 2015 e che all’età di 19 anni potrebbe riuscire a conquistare un posto nel lineup.

Le pedine che più avranno da dimostrare le troviamo però tra i pali. Sia Steve Mason che Michal Neuvirth sono in scadenza di contratto, ed il GM Ron Hextall ha già affermato di non avere alcuna intenzione di procedere con i rinnovi sino al termine della stagione.

Le motivazioni dunque non mancano e ci si aspetta di vedere una battaglia a viso aperto per il ruolo di titolare, nonostante Mason guadagni parecchio di più rispetto all’ex Capitals (4.1 milioni contro 1.6). Quest’ultimo era però stato eccezionale nei playoff e non vede l’ora di tornare a dimostrare il suo valore.

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