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Hockey Movies: The Rocket, la leggenda di Rocket Richard

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THE ROCKET: THE LEGEND OF ROCKET RICHARD

Regia: Charles Binamé

Anno: 2005

Attori principali:
Roy Dupuis, Stephen McHattie, Julie LeBreton

Durata: 124 min.

Lingua: inglese, francese

L’estate è sempre un periodo particolare per gli appassionati di hockey che, nonostante le notizie di mercato e a qualche discussione in merito alla prossima stagione, finiscono inevitabilmente per sentire la mancanza del loro sport preferito.

Su HSHS cercheremo nel mese di luglio di ingannare l’attesa proponendovi una serie di articoli dedicati ad alcuni interessanti film e documentari a tema hockeyistico. Il nostro consiglio è naturalmente quello di andare poi a gustarsi il tutto in prima persona!


Di tanto in tanto nello sport fa capolino un personaggio che trascende lo sport stesso e diventa un simbolo, non solo per quello che ha fatto a livello agonistico, ma per quello che ha aiutato a realizzare a livello politico e sociale. Per l’hockey questo personaggio è  stato Maurice “The Rocket” Richard.

Il diciassettenne Maurice Richard (interpretato da François Langlois-Vallières) è un ragazzo che appartiene alla classe operaia della Montreal degli anni Trenta, durante la grande depressione. Costretto a lavorare come macchinista in una fabbrica per sopravvivere, come svago gioca ad hockey e mette in mostra sin da subito il suo talento.

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A 21 anni Maurice (ora interpretato da Roy Dupuis) supera i tryouts con i Montreal Canadiens e gli viene offerta la possibilità di giocare nella NHL, nonostante la dirigenza nutra qualche dubbio sulla sua integrità fisica visti i molti infortuni subiti in gioventù. Maurice illumina subito la scena, ma dopo appena sedici partite si infortuna e non ritorna più per il resto della stagione.

Sembra destinato a diventare una meteora, ma la stagione successiva ritorna e ricomincia a segnare gol a raffica. Diventa velocemente un idolo della folla ed un simbolo per il Canada francofono. In quegli anni infatti i québécois reclamavano per delle discriminazioni sia a livello sociale che sportivo rispetto al ben più esteso Canada anglofono.

La loro lotta per la difesa dei diritti ha avuto come simbolo proprio Maurice Richard. Difatti non ha avuto vita facile nella NHL, dove spesso gli avversari gli hanno dedicato attenzioni particolari non solo per via del suo talento. Inoltre non poteva sempre contare sulla protezione da parte degli arbitri, che spesso preferivano voltare la testa dall’altra parte.

L’intera parte finale del film è dedicata agli eventi che sono culminati con i cosiddetti “Richard Riot”. Nel corso di una partita contro i Boston Bruins, Richard viene colpito alla testa dall’avversario Hal Laycoe, ma l’arbitro non fischia alcun fallo. Maurice decide quindi di farsi giustizia da solo e rifila una bastonata alla testa del giocatore dei Bruins, scatenando una bagarre generale.

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Nel corso dei concitati eventi Richard colpisce anche un arbitro. Il presidente della lega Clarence Campbell (Tedd Dillon) decide di squalificare Maurice per il resto della stagione, inclusi gli imminenti playoff. Nel corso della successiva partita casalinga contro i Detroit Red Wings, i fan dei Canadiens sono in tumulto e le proteste sono numerose. Il tutto esplode però quando Campbell ha la malaugurata idea di presentarsi a Montreal per assistere alla partita. Numerosi oggetti sono lanciati contro di lui, inclusa una bomba artigianale che costringe gli arbitri ad interrompere la partita. Seguirà una sommossa nelle strade che causerà numerosi danni e molto clamore.

Il film è stato rilasciato dapprima in Québec il 25 novembre 2005 ed in seguito nel resto del Canada. Ha poi avuto una distribuzione limitata in Europa e negli Stati Uniti. Tra i premi ricevuti saltano all’occhio le 13 nomination ai Genie Awards (soprannominati gli Oscar canadesi) con nove vittorie finali tra cui miglior regia, miglior fotografia e miglior interpretazione maschile, ma non miglior film perché il premio è andato alla commedia “Bon Cop, Bad Cop”.

Tra gli interpreti principali nessuno è particolarmente noto al di fuori del Canada. Per quel che riguarda invece le apparizioni di giocatori reali, i nomi si sprecano: nel film infatti compaiono Mike Ricci, Stéphane Quintal, Ian Laperrière, Pascal Dupuis e Philippe Sauvé. Inoltre Vincent Lecavalier interpreta il giovane Jean Béliveau e Sean Avery, l’ex goon dei New York Rangers, Bob Dill.

“The Rocket: The Legend Of Rocket Richard” è un ottimo film di hockey. Con un budget di appena otto milioni di dollari canadesi, il film non ha nulla da invidiare ai film sportivi realizzati dai grandi studios americani. A livello di Production Design è incredibile quello che la produzione è riuscita a realizzare; le auto, le divise dei giocatori, i luoghi, le pettinature, tutto è eccellente e ricrea perfettamente l’atmosfera degli anni Quaranta e Cinquanta.

La stupenda fotografia di Pierre Gil ritrae ottimamente tutti gli avvenimenti, con una scelta cromatica molto appropriata per la storia che si sta raccontando. Le interpretazioni di tutti gli attori principali sono molto convincenti ed in modo particolare quella di Roy Dupuis; chi ha conosciuto Richard lo descrive come una persona piuttosto riservata e di poche parole. Questo aspetto caratteriale è stato trasportato magnificamente nel film, con Dupuis che riesce a comunicare sempre con chiarezza i sentimenti di Richard pur non dovendo ricorrere a frasi che sarebbero state fuori luogo.

Vanno elogiate pure le interpretazioni di Julie LeBreton nel difficile ruolo di Lucille, la moglie di Maurice, e di Stephen McHattie, nel ruolo dell’allenatore Dick Irvin. McHattie è apparso pure nel film “Score: A Hockey Musical”, già presentato in questa rubrica.

È stato svolto un gran lavoro di ricerca e documentazione nel corso della pre-produzione, grazie alla visione di filmati dell’epoca e alle interviste con le persone che hanno vissuto direttamente gli eventi narrati. Ciononostante, il film sembra prendersi qualche libertà in alcuni momenti, come ad esempio durante la cruciale partita contro i Boston Bruins del 13 marzo 1955.

Nel film infatti la prima bastonata di Hal Laycoe ai danni di Richard non viene ravvisata dagli arbitri, quando in realtà Laycoe aveva ricevuto 5 minuti di penalità ed il gioco è continuato solamente perché i Canadiens stavano mantenendo il possesso del disco. Inesattezze come questa stonano con il resto del film, che altrimenti è molto preciso nella sua rappresentazione dei fatti.

Queste alterazioni volontarie da parte degli autori servono per rendere meno ambigue le interpretazioni di certi momenti chiave, ed indirettamente sottolineano quanto questa storia e Richard stiano profondamente a cuore ai Québécois.

“The Rocket: The Legend Of Rocket Richard” è un film realizzato in maniera eccellente sotto tutti i punti di vista. Questa produzione Québécois racconta con grande passione la storia di uno dei simboli del Canada francofono, fornendo uno dei migliori ritratti di uno sportivo che il cinema abbia mai raccontato.

THE ROCKET: THE LEGEND OF ROCKET RICHARD, Roy Dupuis as Maurice 'The Rocket' Richard (front left), 2007. ©Palm Pictures

“The Rocket: The Legend Of Rocket Rickard” è l’ultimo film che vi presentiamo quest’estate. Speriamo che abbiate apprezzato le nostre proposte e che abbiate avuto l’opportunità di vederne la maggior parte. Questo però non sancisce ancora la conclusione della rubrica “Hockey Movies” e a breve apparirà un ultimo articolo. Curiosi di sapere di cosa si tratta? Dovrete attendere solo qualche giorno.

Nel frattempo però ci piacerebbe sapere qual è il film che avete preferito tra quelli che vi abbiamo presentato, grazie al sondaggio di seguito.


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Laureato con un Master in Filmmaking presso la New York Film Academy, Lorenzo si occupa delle presentazioni di film e documentari.

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