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Lugano

I nuovi volti della NLA 2022/23: il bianconero Oliwer Kaski

Il finlandese è un difensore offensivo, con tiro letale e tecnica da playmaker. I numeri in Europa sono impressionanti, a Lugano troverà grandi aspettative

© jatkoaika.com

I nuovi volti della NLA 2022/23: il bianconero Oliwer Kaski

OLIWER KASKI


Età: 26
Posizione: D
Altezza: 190 cm
Peso: 89 kg
Shoots: right

Provenienza: Avangard Omsk (KHL)
Draft: Undrafted
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇫🇮

Fromboliere nato, con lui è un altro power play

“Come valuti il tuo gioco difensivo?”, “No, coach, io sono offensivo”. Questa risposta a Andy Murray, allenatore della Western Michigan University, dettata anche da un’incomprensione linguistica, in poche parole descriveva già a quei tempi l’indole di Oliwer Kaski.

Il finlandese dalla prossima stagione in forza al Lugano è diretto con le parole come sul ghiaccio, un difensore a trazione offensiva, tiratore eccezionale in qualunque condizione, capace di scorribande in profondità e ottimo assist man.

Non solo il suo tiro impressionante ne fa uno specialista del power play, il 26enne dispone anche di una grande visione di gioco e capacità di prendere decisioni in maniera molto rapida e, come si è capito, sul piano difensivo non va certo ritenuto irreprensibile, ma le sue capacità in attacco compensano ampiamente certe lacune.

Qualità sicure, esplosione improvvisa

Nativo di Pori, figlio d’arte (il papà Olli è stato anche lui un difensore offensivo con una carriera professionistica di quindici anni tra Finlandia, Svezia e Germania) sin dalle giovanili nella squadra della città natale ha subito dimostrato le sue peculiarità.

Dopo 53 reti in cinque stagioni nelle giovanili dell’Ässät, Kaski prova la sua prima vera esperienza oltreoceano – dopo una sola apparizione a Dallas all’età di 17 anni – approdando in NCAA dall’ex coach bianconero Andy Murray alla Western Michigan University. A Kalamazoo Kaski non riesce a sfondare, troppo leggero fisicamente per ricoprire un ruolo da difensore offensivo nello stile nordamericano nonostante un fisico di grandi dimensioni e piuttosto agile.

Kaski torna in patria all’HIFK di Helsinki con l’obiettivo di crescere fisicamente per sfruttare al meglio le sue potenzialità e nella stagione 2016/17 fa il suo debutto tra i professionisti lanciato in prima squadra da Antti Törmänen. La stagione successiva si vedono i primi risultati del lavoro, con le 12 reti segnate tra regular season e playoff che fanno da preludio all’esplosione – attesa, ma improvvisa e verticale – che avviene nell’annata 2018/19 quando passa ai Pelicans di Lahti e ottiene 19 reti e 32 assist per 51 punti totali.

Un bottino che non veniva raggiunto da un difensore in Liiga dalla stagione 1998/99, quando lo statunitense Brian Rafalski ne incamerò 53, ma per vedere un difensore finnico raggiungere tale cifra bisogna tornare fino alla primavera 1996 con Timo Jutila.

Un risultato che a Kaski vale il titolo di miglior difensore e miglior giocatore del campionato, che finisce solo ai quarti di finale per i Pelicans, ma altre soddisfazioni per il finlandese arriveranno in primavera con il titolo mondiale di Bratislava, alla sua prima convocazione con la Nazionale maggiore.

Per la NHL manca sempre qualcosa

Le prestazioni di Kaski attirano l’attenzione dei Detroit Red Wings, i quali sono alla ricerca del sostituto di Niklas Kronwall, prossimo al ritiro. A Detroit Kaski non riesce a convincere lo staff durante il preseason, venendo girato subito in AHL a Grand Rapids, giocandovi fino a metà dicembre prima di passare ai Carolina Hurricanes in cambio di Kyle Wood.

Nemmeno con la franchigia di Raleigh trova spazio mentre in AHL con i Charlotte Checkers firma 11 reti e 9 assist in 35 apparizioni, ma l’impossibilità di giocare in NHL a breve termine porta Kaski a lasciare il Nord America e a trasferirsi in KHL.

All’Avangard Omsk di Bob Hartley, Kaski ritrova conferma delle sue qualità nello stile di gioco europeo, mettendo a segno 29 reti in due stagioni e vincendo la Gagarin Cup nel 2021. Non convocato per i Giochi Olimpici e i Mondiali 2022, dove la Finlandia ha vinto in entrambi i casi l’oro – nel suo ruolo hanno giocato Vatanen e Lehtonen – il neo bianconero decide di lasciare la Russia all’inizio degli ultimi playoff di KHL a seguito dell’invasione in Ucraina, accordandosi con l’Hockey Club Lugano dopo essersi distinto come il miglior marcatore del campionato tra i difensori.

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