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Interviste

Vauclair: “Dobbiamo smetterla di sprecare occasioni di rimonta”

Il difensore è consapevole della situazione in cui continua a cacciarsi il Lugano: “Sono settimane che gettiamo via gli scontri diretti.” Sui primi fischi del pubblico: “Non ci aiutano ma li posso capire”

LUGANO – La sconfitta è di quelle pesanti, non tanto per il risultato in sé ma per il momento e la maniera in cui è arrivata.

La linea dei playoff rimane a tre punti più che rattoppabili, ma la prestazione dei bianconeri contro il Langnau dopo la bella vittoria in quel di Zugo è stata a tratti sconcertante e di sicuro con questo rendimento i playoff non si raggiungeranno facilmente.

Ne è consapevole Julien Vauclair, tra i primi a concedersi ai microfoni dopo il quarto d’ora di “meeting” a cui è stata sottoposta la squadra e il numero 3 non si tira indietro ben consapevole della situazione: “È stato un altro scontro diretto perso contro un avversario che dobbiamo inseguire, è difficile spiegare il perché continui a succedere, ma è da settimane che siamo in questa situazione”.

Julien Vauclair, il minimo che si possa dire è che questa è l’ennesima occasione sprecata…
“Adesso la storia comincia a ripetersi un po’ troppo spesso, ancora una volta avevamo la possibilità di dare seguito a una bella vittoria ma non ci prendiamo queste possibilità di salire finalmente in classifica”.

È veramente difficile cercare di spiegare come possiate passare da una vittoria come quella di Zugo alla prestazione vista contro il Langnau, cosa vi è mancato contro i Tigers?
“L’inizio partita è spesso determinante e contro il Langnau non abbiamo avuto l’approccio giusto. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica ad entrare in partita poi le cose sono migliorate leggermente a non siamo stati capaci di avere continuità e di trovare abbastanza occasioni pericolose. I nostri tiri erano spesso defilati e poco pericolosi, pure in powerplay, così è veramente difficile vincere”.

È un problema quindi di approccio alla partita? Nello spogliatoio prima dei match immaginiamo siate carichi…
“Si cerca sempre di entrare con l’intensità giusta sul ghiaccio ma poi si tende sempre a voler strafare se le cose non vanno per il verso giusto e questo porta agli errori. Quello che vorremmo in questi casi è essere sempre un metro davanti ai nostri avversari ma alla fine succede che siamo noi ad essere sempre un passo indietro a inseguirli”.

Martedì parte delle tribune ha cominciato a spazientirsi, come vivete questi primi fischi da parte del vostro pubblico?
“I fischi non aiutano la squadra sul ghiaccio ma posso capire benissimo lo stato d’animo dei tifosi. La curva ci ha incitato ancora anche dopo la fine del match e questo è segno che il nostro pubblico non vuole mai mollare, però anche noi giocatori dobbiamo accettare che qualcuno perda la pazienza continuando a vivere questa situazione”.

Il tempo scorre veloce, come fare per non rischiare di essere traditi cercando con troppa foga di risalire la classifica?
“Dobbiamo solo pensare alla partita di venerdì contro il Davos e all’approccio che dovremo avere quando scenderemo sul ghiaccio, non possiamo più permetterci di passare anche solo dei momenti in cui non riusciamo a dare più del 100%”.

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