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Mondiali 2014

Una Svizzera incolore schiantata dalla Russia al debutto Mondiale

svizzera

SVIZZERA – RUSSIA

0-5

(0-3, 0-1, 0-1)

russia
Reti: 0’13 Plotnikov (Denisov, Shipachyov) 0-1, 6’34 Ovechkin (Belov, Zaripov) 0-2, 17’15 Shipachyov (Chudinov) 0-3, 29’06 Belov (Kulyomin, Shirokov) 0-4, 58’25 Zaripov (Ovechkin) 0-5.

Note: Minsk Arena, 13’300 spettatori. Arbitri: Brüggemann, Jerabek; Carlson, Dehaen.

Penalità: Svizzera 5×2′, Russia 4×2′

MINSK – Reduce dallo straordinario argento conquistato a Stoccolma un anno fa, molti occhi erano puntati con curiosità sulla Nazionale svizzera per il suo debutto contro la Russia. La deludente prova dei confederati ha però sfortunatamente confermato tutti i dubbi sorti durante le partite di preparazione e, al termine di un incontro passato a rincorrere ed a subire il gioco dei forti avversari, gli uomini di Sean Simpson si sono inchinati alla Russia con il pesante passivo di 5-0.

L’avventura Mondiale non sarebbe potuta partire peggio per i rossocrociati, passati in svantaggio dopo appena 13’’. Complice una retroguardia troppo permissiva ed un Genoni ancora imballato Plotnikov ha immediatamente portato avanti i suoi con un bel polsino, facendo esplodere di gioia i molti tifosi russi giunti alla Minsk Arena.

Approfittando di una Nati probabilmente scossa dall’inizio traumatico, i russi non si sono fatti pregare e dopo un lungo periodo di pressione hanno pure messo a segno il raddoppio. In powerplay ed ancora una volta approfittando di un Genoni piuttosto approssimativo, la superstar di Washington Alex Ovechkin ha messo a segno il suo primo punto del torneo con un forte slap da posizione defilata.

I rossocrociati hanno tentato di rialzare la testa principalmente grazie alle scorribande degli NHLer Josi e Brunner, gli unici a crederci e a provarci davvero, ma un Bobrovski molto solido ed un po’ di imprecisione sotto porta non hanno permesso agli uomini di Simpson di riaprire il risultato.

Ancora a segno ci è invece ancora andata la formazione dell’est e, una volta di più, la rete è caduta con una facilità disarmante. Una difesa particolarmente molle e spiazzata ha permesso a ben due russi di deviare un disco scagliato dalla blu a due passi da Genoni, che nulla ha potuto per evitare la terza capitolazione.

Nel secondo periodo, complice un certo rilassamento della squadra allenata da Znaroks, i rossocrociati si sono rifatti sotto ed hanno messo sotto pressione gli avversari. Il punto della bandiera non è però arrivato ed anzi, ad arrotondare il risultato sono di nuovo stati i russi. Ancora una volta propiziato da un goffo intervento di Genoni, il 4-0 messo a segno da Belov ha sostanzialmente chiuso la partita, soffocando le velleità dei confederati.

Il periodo conclusivo è stato infatti sostanzialmente inutile, con la Russia che si è limitata a contenere e la Svizzera che ha continuato nella sua sterile ricerca della prima rete. Nonostante i ripetuti tentativi dell’indiavolato Brunner il muro eretto da Bobrovski ha però retto, aiutato anche dalla poca pericolosità degli altri (presunti?) elementi di spicco come Cunti e Romy, giocatori che nella realtà svizzera sono dominanti ma che a livello internazionale faticano maledettamente ad imporsi.

A riprova della superiorità della formazione dell’est è poi addirittura caduto il 5-0 messo a segno da Zaripov nel finale, anche in questa occasione facilitato da un Genoni non esente da colpe.

Per quanto una sconfitta (seppur davvero brutta) contro la Russia non sia una catastrofe, i modi in cui questa è maturata e la poca personalità vista in pista fanno preoccupare per le uscite future. Se a questo si aggiunge il più che allarmante fatto che la Nati non trova il gol da addirittura 10 periodi, ecco che il quadro generale appare proprio grigio.

Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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