A partire dal 7 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.
I campioni in carica dei Chicago Blackhawks sfideranno nella notte d’apertura i New York Rangers, mentre un’ora prima i Toronto Maple Leafs apriranno il torneo sfidando i Montreal Canadiens. Nella stessa serata in programma anche le sfide Canucks-Flames e Sharks-Kings. Per vedere in pista l’altra finalista, i Tampa Bay Lightning, bisognerà invece aspettare la partita contro i Philadelphia Flyers dell’8 ottobre.
Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 30 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino a fine settembre. Buona lettura!
Per tutta l’estate, il GM dei Minnesota Wild, Chuck Fletcher ha continuato a ripetere quanto fosse contento di tornare al lavoro con essenzialmente la stessa rosa della stagione passata. Ovviamente queste parole sono di circostanza, in quanto a causa del bassissimo margine di manovra in termini di salary cap, anche volendo, sarebbe stato praticamente impossibile mettere a segno colpi di mercato. Le uniche vere mosse della società sono state il rinnovare il fondamentale portiere Dubnyk e l’attaccante Granlund e mettere sotto contratto il giovane difensore Mike Reilly, 22enne che ha dominato nel campionato universitario.
L’anno scorso i Wild hanno necessitato di un portiere che ha giocato ai limiti della realtà per ottenere in rimonta un posto nei playoff, prima di cadere al primo turno per il terzo anno consecutivo per mano dei Chicago Blackhawks. Il pubblico si aspetta una stagione più soddisfacente, ma visto che in rosa poco è cambiato starà ai giocatori che nel passato recente hanno deluso (pensiamo in particolare a Coyle, al già menzionato Granlund e a diversi veterani) offrire prestazioni all’altezza.
In attacco, nonostante una stagione difficile dal punto di vista privato e coincisa con la morte del padre, Parise ha messo a segno la bellezza di 33 reti, mostrando ancora una volta la via ai compagni. Dietro di lui notevole l’annata di Zucker che ha superato la barriera dei 20 gol (21), mentre ottima anche la produzione offensiva di Niederreiter. Lo svizzero ha messo a segno 24 gol, stabilendo un nuovo record personale in NHL e affermandosi in maniera definitiva nella gerarchia di Minnesota.
Deludenti per contro i ruolini di marcia di veterani come Koivu, Pominville e Vanek che, pur non bucando in maniera clamorosa la stagione, non hanno prodotto in maniera consona al loro talento. C’è amarezza anche per Granlund che, nonostante abbia il privilegio di giostrare con Parise e Pominville, ha messo a segno solo 8 gol e un totale di 39 punti. Il rinnovo è a testimonianza di quanto la proprietà ancora creda in lui, ma è innegabile che un’altra stagione da dimenticare intaccherebbe questo rapporto.
La difesa è ormai da qualche anno uno dei punti di forza dei Wild. Dall’arrivo dell’imprescindibile Suter, infatti, la solidità del reparto è aumentata in maniera esponenziale. La retroguardia è completata da giocatori molto solidi come Brodin, Dumba, Spurgeon e Scandella, con gli ultimi tre che hanno pure dato una grossa mano in ambito offensivo mettendo a referto un totale di 28 reti. Disciplinato e ben strutturato difensivamente, il club ha concesso il sesto minor numero di reti ed il quarto minor numero di tiri. Non male per un club che ha avuto una difficilissima situazione portieri prima di acquisire Dubnyk.
Come già anticipato, Dubnyk ha offerto un “one man show” nella seconda metà del campionato. Giunto in un momento delicato, il cerbero ex Coyotes ha debuttato con uno shutout e ha continuato ad offrire prestazioni di livello stellare in tutte e 38 le partite consecutive in cui è stato scelto come starter. Il suo arrivo ha dato ai Wild quella stabilità tra i pali che mancava da anni ed ha permesso alla squadra di agguantare i playoff. Queste incredibili performances gli sono valse il Masterton Trophy, una nomination per il Vezina nonché un nuovo contratto da sei anni e 26 milioni.
Come si può facilmente intuire da queste righe, il 2015-16 dei Wild dipenderà principalmente dalla riconferma di Dubnyk come uno dei migliori portieri della lega e dalla capacità dei veterani di tornare ai fasti del passato. Non sarà sicuramente facile approdare ai playoff, soprattutto considerando che la Central Division è in continuo miglioramento, ma Minnesota ha tutte le carte in regola per riuscire nell’impresa.
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