A partire dal 7 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.
I campioni in carica dei Chicago Blackhawks sfideranno nella notte d’apertura i New York Rangers, mentre un’ora prima i Toronto Maple Leafs apriranno il torneo sfidando i Montreal Canadiens. Nella stessa serata in programma anche le sfide Canucks-Flames e Sharks-Kings. Per vedere in pista l’altra finalista, i Tampa Bay Lightning, bisognerà invece aspettare la partita contro i Philadelphia Flyers dell’8 ottobre.
Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 30 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino a fine settembre. Buona lettura!
In un mercato scoppiettante, ricco di qualità e che ha visto giungere a Dallas giocatori del calibro di Sharp e Oduya, l’acquisto che paradossalmente avrà più peso sulle sorti della prossima stagione della compagine texana è probabilmente quello del portiere Antti Niemi. Il 32enne finlandese sarà affiancato al compatriota Lehtonen (la coppia di portieri più costosa della lega) ed insieme i due estremi difensori dovranno migliorare i numeri fatti registrare dalla squadra nell’ultima stagione.
Gli Stars sono infatti stati la quart’ultima peggior difesa in termini di gol subiti e la penultima squadra nella categoria della percentuale di parate. Facile immaginare come nonostante un attacco pieno di talento, diventi praticamente impossibile fare strada se dietro manca la sicurezza necessaria.
Proprio il già menzionato attacco è senza dubbio la migliore arma di questa formazione, che già nell’anno passato è stata seconda solo a Tampa a livello di produzione offensiva. Jamie Benn è il fresco vincitore dell’Art Ross Trophy con 87 punti, mentre Seguin viaggia ad una media di più di un punto a partita da quando si è trasferito e l’arrivo di un giocatore esperto come Sharp darà ulteriori armi a coach Ruff. Se a tutti questi nomi si aggiungono poi quelli dei soliti Hemsky e Spezza nonché del giovane Nichushkin, il quadro risulta ancora più completo.
Se da una parte offendere non sembra un problema, dall’altra difendere è stato molto complicato nella stagione 2014/15. Dopo avere mancato i playoff per 6 volte negli ultimi 7 anni il pubblico ha cominciato a rumoreggiare ed a spingere verso l’acquisto di un “vero” primo difensore (negli ultimi anni questo delicato ruolo è stato affidato a giocatori come Daley e Goligoski). L’acquisto di questa punta di diamante ancora non si è verificato, ma l’arrivo del fresco vincitore di Stanley, Johnny Oduya, dovrebbe per lo meno fungere da effetto placebo. L’ex Blackhawks è infatti un difensore difensivo molto solido e particolarmente abile anche in box play, l’ideale per bilanciare il molto più offensivo e promettente Klingberg (40 punti in 60 partite nella sua stagione da rookie).
Nonostante tutto, le fortune di Dallas si decideranno in base alla prestazione dei suoi portieri. Una delle grandi incognite è il fatto che nessuno dei due sia abituato a fungere da backup ed anzi, nell’ultima stagione i due finlandesi sono stati tra i più usati in stagione. Nel caso la convivenza dovesse funzionare gli Stars si ritroveranno con due titolari sempre in buone condizioni fisiche, mentre in caso contrario sarà l’intera squadra a risentirne.
Tutto considerato, se Dallas riuscirà a tenere il disco fuori dal proprio terzo il più possibile, spinta dal suo attacco stellare la compagine texana potrebbe riuscire a conquistarsi un posto nei playoff. Il talento in rosa sicuramente non manca.
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