A partire dal 7 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.
I campioni in carica dei Chicago Blackhawks sfideranno nella notte d’apertura i New York Rangers, mentre un’ora prima i Toronto Maple Leafs apriranno il torneo sfidando i Montreal Canadiens. Nella stessa serata in programma anche le sfide Canucks-Flames e Sharks-Kings. Per vedere in pista l’altra finalista, i Tampa Bay Lightning, bisognerà invece aspettare la partita contro i Philadelphia Flyers dell’8 ottobre.
Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 30 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino a fine settembre. Buona lettura!
Dopo l’ennesima deludente uscita dai playoff, l’ambiente in casa Penguins era tutt’altro che roseo. I rumors che vedevano la stella Malkin come partente si rincorrevano e lasciavano presagire all’inizio di un processo di rebuild.
In realtà, la delusione si è presto trasformata in voglia di rivalsa ed invece di vendere, Pittsburgh ha messo le mani sul bomber di Toronto, Phil Kessel e su diversi altri tasselli di valore, senza svendere le sue star o rinunciare alle giovani promesse (su tutte Olli Maatta e Pouliot).
Kessel, un giocatore capace di mettere a segno più di 30 reti in cinque diverse stagioni, è un acquisto di grande peso per la formazione della Pennsylvania. In aggiunta alle doti da sniper, inoltre, l’attaccante americano è resistente agli infortuni (nelle ultime cinque annate non ha mancato una sola partita) e questo è molto importante per una squadra spesso falcidiata dai guai fisici.
I più grandi dubbi a riguardo dell’ex asso dei Maple Leafs riguardano la sua etica al lavoro, spesso criticata in passato, ma i più rimangono affascinati pensando a cosa potrebbe fare un giocatore del genere venendo messo all’ala di un centro di livello come i dirimpettai dei Penguins. Se saprà adattarsi allo stile di Pittsburgh, coach Johnston avrà tra le mani il materiale umano per un attacco semplicemente tremendo.
Crosby e Malkin non necessitano di presentazioni e sono probabilmente i due migliori centri al mondo, ma negli ultimi anni sono stati spesso abbandonati a loro stessi. I movimenti di mercato iniziati già nell’ultima stagione hanno però completato in maniera esemplare la rosa, che ora annovera talenti del calibro di Perron, Bonino, Plotnikov e Fehr, che andranno ad aggiungersi ai già presenti Kunitz, Hornqvist, Dupuis e Bennet. È inutile aggiungere come anche solo ad una prima occhiata i Pens risultino sicuramente tra le più grandi potenze offensive di tutta la NHL, con quattro linee tutte capaci di vedere la porta con regolarità.
In difesa, dopo gli addii dei veterani Martin ed Erhoff, l’indiscusso cardine sarà Letang. Il canadese, candidato al Norris Trophy prima di venire escluso dai giochi a causa di una commozione cerebrale rimediata a fine stagione, è nuovamente in salute ed è pronto a prendere definitivamente in mano le chiavi della retroguardia.
Alle sue spalle un gruppo di giovani dal brillante futuro, tra cui i già menzionati Maatta (reduce da una tribolata stagione in fatto di salute) ed il 21enne Pouliot e due “anziani” come Scuderi e Lovejoy, che metteranno a disposizione tutta la loro esperienza. La difesa avrà bisogno di tempo per essere rodata, ma una volta trovato il giusto mix sembra in grado di offrire solide garanzie anche senza nomi di particolare spicco.
In porta la situazione appare rosea. Lo spesso criticato Fleury sembra infatti avere trovato una certa costanza ed è reduce dalla sua miglior stagione di sempre, dopo avere fatto registrare 10 shutouts (record della stagione 14/15) ed essere eletto MVP della squadra. Il suo backup sarà ancora Zatkoff.
La direzione presa dal management di Pittsburgh sembra molto chiara. Si punta ad una Stanley a corto termine e tutte le ultime manovre di mercato sono una fedele testimonianza di questa volontà. Per i Penguins il tempo di vincere è ora: l’unica incognita sarà scoprire se questo senso di urgenza creerà motivazione e agonismo o sarà ragione di eccessivo nervosismo e inutili pressioni.
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