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Lugano

L’avversario odierno in amichevole del Lugano, gli austriaci Dornbirn Bulldogs

© Dornbirn Facebook


LUGANO – DORNBIRN
CORNER ARENA
Ore 19:45


La passione non manca

Dornbirn, capoluogo del Voralberg piazzato poco distante dal lago di Costanza, ha una tradizione ancora piuttosto fresca nell’hockey, dato che la squadra della città, il Dornbirner EC, è stato fondato solo nel 1992.

Una città che però la passione dell’hockey l’ha sempre avuta anche prima che si ritrovasse una squadra tutta sua, per buona parte simpatizzante del glorioso Feldkirch di Ralph Krueger degli anni 80-90 (oggi relegato mestamente in Alps Hockey League) ma anche con diversi sostenitori del Davos, distante un paio di ore scarse in auto.

Oggi il Dornbirn milita nella EBEL austriaca dopo la promozione amministrativa nel 2012, anno in cui la società passò dalla denominazione di “EC Dornbirn Bulldogs” all’attuale “Dorbirner EC Bulldogs”, un cambiamento minimo che si era reso necessario per promuovere il club a tavolino.

© Dornbirn Facebook

Città sforna talenti

Dal Dorbirner EC sono comunque usciti diversi nomi che oggi sono decisamente familiari in Svizzera, come il bianconero Stefan Ulmer e suo fratello Martin, il biancoblù Dominic Zwerger (tutti partiti in età novizi per la Svizzera a Reinthal, vicino al confine), il nuovo acquisto leventinese Fabio Hofer (che ha fatto il salto dalle giovanili al professionismo nei Bulldogs) o ancora l’attaccante del Kloten, Patrick Obrist.

Ma anche altri giovani talenti di Dornbirn, sempre con il passaggio dal Reinthal – vera e propria “dogana” – stanno cercando fortuna futura in svizzera, come Jannik Fröwis, dalla scorsa stagione negli élite del Lugano e Adem Kandemir, 17enne passato alle giovanili del Davos.

© Dornbirn Facebook

Sopravvivenza e crescita

Dalla sua promozione in EBEL, i Bulldogs hanno avuto la soddisfazione di non aver mai occupato l’ultima posizione della classifica di regular season, qualificandosi anzi per tre volte ai playoff (sempre eliminati ai quarti) nelle sei annate trascorse dalla promozione.

Affidatisi a Dave McQueen in panchina dal 2012, la grande esperienza del coach canadese con i giovani – ma anche ex assistente dei Tampa Bay Lightning – ha prodotto ottimi risultati nonostante la relativa modestia della squadra, sicuramente aiutata anche dalla presenza dell’assistente Rick Nasheim, miglior marcatore di sempre della massima lega austriaca prima che diventasse l’odierna EBEL.

Le punte di diamante della squadra? Persi gli scorer Matt Fraser, Dustin Sylvester e il capitano Jamie Arniel, il destino rimarrà sulle spalle del centro Scott Timmins, di Brodie Reid e del produttivo difensore Brian Connelly, oltre che su qualche altro talento che si spera compaia nella rosa.

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