Social Media HSHS

National League

L’Ajoie ha messo qualche toppa, ma non basterà a cambiarne il destino

Vauclair ha puntellato porta e difesa, consegnando la squadra a uno staff inedito formato da Pesan, Nummelin e Zanatta. L’impressione però è che il divario con le altre squadre sia ancora più ampio

L’inizio della stagione 2022/23 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


AJOIE

La rosa 2022/23

PORTIERI
Damiano Ciaccio, Tim Wolf

DIFENSORI
Alain Birbaum, Anthony Rouiller, Bastien Pouilly, Jerome Leduc (🇨🇦), Jordane Hauert, Kevin Fey, T.J. Brennan (🇺🇸), Thomas Thiry, Valentin Pilet

ATTACCANTI
Frederik Gauthier (🇨🇦), Gilian Kohler, Gregory Sciaroni, Guillaume Asselin (🇨🇦), Ian Derungs, Jonathan Hazen (🇨🇦), Kevin Bozon, Lilian Garessus, Matteo Romanenghi, Philip-Michael Devos (🇨🇦), Reto Schmutz, Steven Macquat, Thibault Frossard, Tom Kessi, Ueli Huber, Mathieu Vouillamoz


(PostFinance/KEYSTONE/Georgios Kefalas)

Il primo campionato di National League dell’Ajoie dopo la sua promozione è andato sostanzialmente come si era preventivato. Un autunno in cui i giurassiani hanno anche pescato qualche punto inatteso, approfittando dell’entusiasmo e di qualche top team non ancora rodato, un inverno con un crollo quasi totale che ha portato all’allontanamento di Gary Sheehan e una primavera più “serena” in cui si è costruito il futuro prossimo della squadra di Porrentruy.

L’obiettivo principale dell’Ajoie era e rimane quello di mantenere una certa costanza nei risultati (senza pretese di playoff) per tenere vivo l’interesse anche dei tifosi e far sì che il loro campionato non vada a terminare mestamente a ottobre o novembre per poi trascinarsi con sofferenza fino alla primavera.

Certo è che il compito di chi è subentrato in panchina e negli uffici della direzione sportiva si annuncia decisamente duro, forse anche più difficile di un anno fa dopo l’aumento degli stranieri schierabili, che paradossalmente ha allontanato ancora di più chi stava davanti ai romandi.

© HC Ajoie

Prima di tutto Julien Vauclair ha sistemato la panchina con un nome interessante, quel Filip Pesan già selezionatore della Nazionale ceca e campione in patria con il Liberec. Un nome inaspettato, ma che potrebbe portare qualcosa di fresco e di nuovo nonostante le difficoltà che incontrerà dopo aver allenato la squadra più forte del suo paese e la Nazionale olimpica ceca passando all’ultima designata di National League.

Assieme a lui la “strana coppia” formata dagli assistenti Petteri Nummelin e Ivano Zanatta, grandi conoscenze di Vauclair stesso, e se come assistente sappiamo quanto di buono potrà portare l’italiano, per Nummelin all’età di 50 anni potrebbe essere l’ultimo trampolino di lancio per una carriera futura da head coach.


ARRIVI
Gilian Kohler (F, Bienne)
Thomas Thiry (D, Berna)
Ian Derungs (F, Turgovia)
Kevin Fey (D, Bienne)
Kevin Bozon (F, Winterhur)
Lilian Garessus (F, Bienne)
Damiano Ciaccio (G, Ambrì Piotta)
Gregory Sciaroni (F, Berna)
T.J. Brennan (D, Salisburgo)
Valentin Pilet (D, Visp)
Frederik Gauthier (F, New Jersey Devils)
Mathieu Vouillamoz (F, Ginevra, prestito)

PARTENZE
Maxim Fortier (F, IF Björklöven)
Sebastian Wännström (F, Augsburger Panther)
Mathias Joggi (F, ritiro)
Lou Bogdanoff (F, Visp)
Lars Frei (F, Coira)
Arnaud Schnegg (F, Franches-Montagnes)

STRANIERI
Jonathan Hazen (F, 🇨🇦)
Philip-Michael Devos (F, 🇨🇦)
Guillaume Asselin (F, 🇨🇦)
Jerome Leduc (D, 🇨🇦)
T.J. Brennan (D, 🇺🇸)
Frederik Gauthier (F, 🇨🇦)


(PostFinance/KEYSTONE/Bist/Guillaume Hentzi)

Sulla rosa il direttore sportivo giurassiano ha lavorato come poteva, probabilmente al massimo dei mezzi a disposizione, inserendo alcuni ritocchi interessanti ma restando limitato sul piano del pacchetto stranieri, già costruito da chi era in rosa e completato dai due arrivi T.J. Brennan e Frederik Gauthier.

Il difensore americano è sicuramente colui che dovrà portare il maggiore “upgrade” con le sue doti spiccatamente offensive, lasciando come alternativa Leduc e prendendosi il ruolo di principale blue liner, potenzialmente di alto livello. Sarà interessante per contro capire come verrà impiegato il gigante Gauthier, centro difensivo tutto fare che potrebbe soffrire però tremendamente la velocità di pattinaggio sul suolo elvetico.

Detto dei due nuovi arrivati e del citato Leduc, rimangono in rosa gli attaccanti Asselin, Devos e Hazen – quest’ultimo fuori a lungo per un’operazione – i quali però hanno mostrato di faticare a tenere il livello della National League, nonostante il discreto bottino di punti ottenuto da Devos e Leduc nei loro ruoli, e questo dimostra come l’aumento a sei stranieri potrebbe aver ancora aumentato il divario tra l’Ajoie e il resto del campionato


Nella rosa rossocrociata non va molto meglio per livello e profondità, nonostante pure in questo caso ci siano stati degli innesti anche interessanti. In difesa l’esperienza di due elementi stabili come Kevin Fey e Thomas Thiry (nonostante il francese abbia solo 24 anni) potrà essere fondamentale per assestare un po’ gli equilibri e formare almeno due coppie di buon valore, e l’aver ingaggiato un secondo difensore straniero regala sicuramente più sicurezza in caso di infortuni e assenze.

Sul fronte offensivo, partite alcune scommesse deludenti come Rohrbach e Schweri e ritiratosi Joggi, sono subentrati i giovani Ian Derungs (37 reti con il Turgovia la scorsa stagione), Lilian Garessus e Tom Kessi, oltre a Gregory Sciaroni che prenderà il posto proprio di Joggi.

(JustPictures)

Ultimo capitolo riservato alla porta, dove il posto da titolare sarà presumibilmente occupato da Damiano Ciaccio, partito da Ambrì, e se l’ex biancoblù dovesse ritrovare di nuovo la serenità perduta in Leventina potrà dare un grande aiuto a Tim Wolf, lasciato troppo in balia degli eventi nella scorsa stagione e privo del livello necessario per reggere a lungo in National League.

Visti i pochi spazi di manovra a disposizione, Vauclair ha lavorato saggiamente soprattutto sulla difesa e in porta, aumentando il livello di esperienza da National League, lasciando però scoperto un attacco che sembra non aver fatto passi avanti rispetto all’ultima stagione e candidato ad essere per distacco il peggiore del campionato.

La parola d’ordine sarà di nuovo quella di dare un senso alla stagione il più a lungo possibile, costruendo sui giovani giocatori in rosa e sperare nelle capacità dei nuovi stranieri e di Ciaccio. Con le chiavi in mano a una panchina tutta nuova.


MIGLIOR INNESTO

T.J. Brennan: Il difensore arriva dopo un anno entusiasmante a Salisburgo, e forse ha ritrovato la verve di un tempo. Se saprà di nuovo mostrare la sua classe il 33enne potrebbe rivelarsi un’arma ancora inedita per l’Ajoie, un difensore in grado di aggiungersi alla fase offensiva in maniera naturale e capace di condurre il power play con maestria e che in Europa non è ancora riuscito ad imporsi nei campionati maggiori.

ADDIO DOLOROSO

Mathias Joggi: Quella passata non è sicuramente stata una stagione facile anche per l’esperto Mathias Joggi, ma nello spogliatoio e sul ghiaccio la presenza dell’ex Davos era molto importante per guidare un gruppo inesperto e alle prime armi con la National League. La sua assenza sicuramente non passerà inosservata.

FATTORE X

La tenuta sulla lunga distanza: L’Ajoie non può chiaramente pretendere di avere ambizioni da playoff, quindi il suo compito principale sarà quello di allungare al massimo l’interesse per il suo campionato. Le frecce all’arco sono poche, lo staff tecnico avrà dunque il suo bel da fare sul piano motivazionale e psicologico su tutto l’arco della stagione.


La classifica di HSHS

1. _________
2. _________
3. _________
4. _________
5. _________
6. _________
7. _________
8. _________
9. __________
10. __________
11. __________
12. __________
13. __________
14. AJOIE

Click to comment

Altri articoli in National League