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Ambrì Piotta

Innesti importanti ed una buona base svizzera, è un Ambrì che non ha più evidenti lacune

I biancoblù hanno dei nuovi stranieri di buon livello, una solida struttura al centro ed una coppia di portieri affidabili. È la squadra meglio attrezzata nell’era Duca-Cereda, che è però attesa alla NL più competitiva di sempre

L’inizio della stagione 2022/23 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


AMBRÌ PIOTTA

La rosa 2022/23

PORTIERI
Janne Juvonen (🇫🇮), Benjamin Conz, Noah Patenaude, Stefan Müller

DIFENSORI
Tobias Fohrler, Isacco Dotti, Simone Terraneo, Zaccheo Dotti, Olmo Albis, Kilian Zündel, Jesse Virtanen (🇫🇮), Tim Heed (🇸🇪), Yanik Burren, Rocco Pezzullo, Michael Pastori, Jannik Fischer, Alan Conceprio

ATTACCANTI
Johnny Kneubuehler, Daniele Grassi, Filip Chlapik (🇨🇿), Dominic Zwerger, Noele Trisconi, Brandon McMillan (🇨🇦), Diego Kostner, Valentin Hofer, Josselin Dufey, Nick Shore (🇺🇸), Luca Schelldorfer, Michael Spacek (🇨🇿), André Heim, William Hedlund, Dario Bürgler, Inti Pestoni, Lionel Marchand


Si può discutere su quale sia la squadra che si è rinforzata maggiormente rispetto alla scorsa stagione, ma indubbiamente tra queste c’è l’Ambrì Piotta. L’ottimismo e la curiosità attorno alla rosa biancoblù – testimoniata anche dalla cifra record di 5’250 abbonati – arrivano infatti dalla consapevolezza che Paolo Duca ha potuto proseguire nel suo percorso di costruzione della squadra, che un anno fa si era concentrato sul porre delle solide basi a livello svizzero.

Tutte le componenti che avevano funzionato a dovere nell’ultimo campionato sono infatti di ritorno. Pestoni, Bürgler, Heim – ed aggiungiamoci anche Burren – avevano vissuto un’ottima prima stagione, e pure Zwerger era rientrato nella top 25 dei migliori marcatori svizzeri, nonostante da lui ci si attenda un passo avanti in termini di costanza. L’Ambrì ha insomma una buona qualità a livello svizzero, e questo era il fondamento più importante ma anche più difficile da costruire.

Da questo punto di partenza i leventinesi hanno potuto aggiungere degli elementi per andare ad ovviare alle parecchie criticità emerse nel recente passato. Inutile ricordare il rendimento deludente degli stranieri (i peggiori della lega con appena 28 gol totale, 16 in meno di quelli dell’Ajoie), ed anche i numeri che indicavano come l’Ambrì fosse la peggior squadra agli ingaggi, in powerplay, e tra le meno brillanti per reti segnate, percentuali al tiro ed in termini di penalità commesse, lasciavano intendere che il mercato doveva orientarsi in quel senso.

L’opportunità data dai sei stranieri è arrivata al momento giusto, ed ha permesso a Duca una certa versatilità nell’andare a colmare le lacune della squadra. I due stranieri in difesa erano un must, sia per sopperire alla partenza di Fora, sia per dare alla squadra due elementi completi e che possano essere anche dinamici in impostazione e pericolosi in avanti. L’Ambrì non potrà infatti più permettersi il fardello del peggior powerplay della lega, e sia Virtanen che Heed promettono di far girare il loro quintetto con altri ritmi e dinamiche rispetto al passato.

Ci voleva poi un terminale offensivo che vedesse la porta – per quel poco che ha giocato, nello scorso campionato Conacher aveva mostrato la differenza di avere un elemento del genere – e Chlapik ha le giuste caratteristiche dopo aver segnato 36 gol in Cechia.

La struttura al centro è poi stata rinforzata con Spacek (veloce e dalle ottime mani) e Shore (più fisico e forte agli ingaggi), portando così a un’ossatura che vedrà Heim scendere in terza linea e Kostner rivestire il suo ruolo naturale di quarto. Un lusso che era tatticamente necessario per non ritrovarsi nuovamente in svantaggio lì nel mezzo, a maggior ragione con l’aumentata caratura degli avversari.

Ciò che invece può destare qualche pensiero è la profondità della rosa in termini di numeri, con Pezzullo e Dufey che dovranno dimostrare il loro valore. La versatilità di McMillan è sicuramente un plus, ed il fatto di aver portato forze fresche nel bottom six con Hofer e Marchand dà alla squadra qualcosa in più rispetto alla presenza dei vari Incir, Neuenschwander e Dal Pian, che erano arrivati ai loro limiti.

Nell’economia del gioco di Cereda questa è la chiave perché assicura ritmo ed energia anche dalla quarta linea, e si è visto quanto sia importante nel finale di passata stagione con il blocco TrisconiKostnerBianchi, che aveva saputo dare un contributo importante.


ARRIVI
Filip Chlapik (F, Sparta Praga)
Kilian Zündel (D, EC Salzburg)
Valentin Hofer (F, Zugo)
William Hedlund (F, Zugo)
Jesse Virtanen (D, Färjestad BK)
Lionel Marchand (F, ZSC Lions)
Michael Spacek (F, Frölunda)
Tim Heed (D, Spartak Mosca)
Nick Shore (F, Sibir Novosibirsk)
Noah Patenaude (G, Saint John Sea Dogs, prestito)
Simon Marha (F, Rapperswil)

PARTENZE
Michael Fora (D, Davos)
Juuso Hietanen (D, HPK)
Giacomo Dal Pian (F, Olten)
Damiano Ciaccio (G, Ajoie)
Cedric Hächler (D, Olten)
Patrick Incir (F, ritiro)
Joel Neuenschwander (F, ritiro)
Matt D’Agostini (F, ritiro)
Elias Bianchi (F, ritiro)
Peter Regin (F, Eisbären Berlino)

STRANIERI
Filip Chlapik (F, 🇨🇿)
Janne Juvonen (G, 🇫🇮)
Jesse Virtanen (D, 🇫🇮)
Michael Spacek (F, 🇨🇿)
Tim Heed (D, 🇸🇪)
Nick Shore (F, 🇺🇸)
Brandon McMillan (F, 🇨🇦)


Proprio dal finale di stagione, caratterizzato dall’incredibile rimonta sul Berna (10 punti recuperati in sette partite) e dalla tosta serie con il Losanna, l’Ambrì dovrà ripartire. Di quel periodo si dovrà tenere la consapevolezza nei propri mezzi, ma ricordare anche quanto i punti lasciati per strada a novembre e dicembre (appena 10 in 13 partite) abbiano pesato su tutta la stagione.

In quella fase la squadra aveva mostrato una certa fragilità in contemporanea con l’assenza per infortunio di Fora, ma ora appare più completa perché nessun giocatore è l’unico della rosa a poter rivestire un determinato ruolo (fatta forse eccezione per Chlapik, che ha caratteristiche peculiari).

I momenti più difficili in termini di risultati avevano però anche ben illustrato come all’Ambrì Piotta non mancasse la capacità di produrre gioco, ma bensì quella di concretizzare i propri sforzi. La penultima percentuale al tiro della lega ne era un esempio, così come la capacità di costruirsi tantissimi powerplay (terzi di lega per PP OP) ed in generale la statistica di 1.62 punti attesi a partita, contro i 1.27 effettivamente ottenuti. I biancoblù non avevano mai perso davvero contatto con gli avversari (il 70% della stagione è stato passato in vantaggio oppure sul punteggio di parità), ma alla squadra mancava evidentemente qualcosa per fare un passo in più.


L’Ambrì Piotta sembra aver fatto il massimo nelle sue possibilità per risolvere le sue lacune, e sulla carta aggiungere dei buoni stranieri ad una base svizzera ben costruita dovrebbe bastare per immaginare dei passi avanti considerevoli anche in termini di classifica. Come tutto questo si tradurrà nel confronto con gli avversari resta però da scoprire, e se da un lato questa squadra si presenta come la più forte dell’era DucaCereda, dall’altra si rapporterà anche con la National League più competitiva di sempre.

Importante di conseguenza anche la possibilità di avere tra i pali uno straniero come Janne Juvonen, che verosimilmente non sarà il “mostro” visto all’opera nelle sue prime dieci partite in biancoblù, ma è indubbiamente un ottimo portiere.

Questo metterà inoltre al riparo l’Ambrì dagli imprevisti rappresentati dalla fragilità di Conz, che avrà sempre un ruolo importante – il reparto verrà ancora gestito secondo la logica 1A/1B – ma che può sempre fermarsi all’improvviso, come testimoniano le appena 61 partite giocate sull’arco degli ultimi tre anni. Sulla carta il tandem è tra i migliori della lega, nelle nostre valutazioni dietro solo a quelli di Zugo, ZSC e Lugano.

Il quadro dell’Ambrì Piotta si presenta insomma promettente, e ci sono anche le potenzialità per essere una delle belle sorprese del campionato. La squadra riparte da una base svizzera di qualità, l’arrivo di giovani interessanti – non abbiamo sin qui menzionato Zündel, dinamico e che aumenta la concorrenza in difesa – e rinforzata da stranieri che sembrano poter rispettare le aspettative.

Qualcosa potrebbe mancare a livello di profondità, soprattutto in una difesa in cui oltre agli stranieri si cerca chi possa portare una certa quantità di talento. I fratelli Dotti presentano qualità prettamente fisiche ad agonistiche (nonostante i 19 punti ed i 9 gol ottenuti in due la passata stagione), mentre Burren, Zündel, Fohrler e Pezzullo hanno tutti un potenziale di crescita ancora inespresso.

La squadra di Cereda è comunque ben bilanciata e senza le lacune evidenti delle scorse stagioni (due anni fa mancava in maniera lampante un difensore straniero, mentre lo scorso anno Grassi avevo dovuto reinventarsi al centro). L’Ambrì Piotta è sicuramente una delle squadre che si è rinforzata di più, ora non resta che scoprire se questo sarà sufficiente per disputare una stagione da metà classifica.


MIGLIOR INNESTO

Filip Chlapik: Il fatto di aver aggiunto due centri stranieri è stato di fondamentale importanza, ma anche aver trovato un terminale offensivo come Chlapik era importantissimo per l’Ambrì. Possente fisicamente e capace di essere quel tiratore che è mancato nel recente passato, Chlapik sarà fondamentale per concretizzare la manovra di Spacek e risolvere i problemi del powerplay.

ADDIO DOLOROSO

Michael Fora: L’Ambrì ha perso il suo miglior difensore svizzero, da anni nel giro della Nazionale e capace di avere un grande impatto sul ghiaccio ed in spogliatoio. Il suo gioco era caratterizzato da alti e bassi, ma nei momenti in cui era assente si è sofferta la sua mancanza. Il reparto difensivo non si è indebolito grazie all’arrivo di due stranieri, ma la sua partenza è di quelle di grande rilievo.

FATTORE X

Diversità delle opzioni offensive: In termini di gioco l’Ambrì ha dimostrato di saperne macinare per tutta la stagione, ma è nella fase di concretizzazione che la squadra ha pagato pegno. Fondamentale sarà avere più frecce all’arco, e non lasciare ai vari Pestoni, Bürgler e Heim il fardello della fase offensiva. Gli stranieri in particolare dovranno aggiungersi in maniera importante a questo gruppo, se lo faranno la squadra potrà evitare dei momenti di vuoto come lo scorso novembre-dicembre.


La classifica di HSHS

1. ZSC LIONS
2. ZUGO
3. GINEVRA
4. LUGANO
5. BIENNE
6. DAVOS
7. FRIBORGO
8. BERNA
9. RAPPERSWIL
10. AMBRÌ PIOTTA
11. LOSANNA
12. KLOTEN
13. LANGNAU
14. AJOIE

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