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National League

Il Rapperswil cerca maggiore solidità e struttura, ma con poche frecce al suo arco

Al secondo anno in NLA il club si presenta con ritrovate ambizioni. I Lakers punteranno su cinque attaccanti stranieri per trascinare la fase offensiva e su innesti svizzeri per puntellare la difesa, ma la rosa ha poca profondità

L’inizio della stagione 2019/20 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le 12 squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


RAPPERSWIL

La rosa 2019/20

PORTIERI
Melvin Nyffeler, Noel Bader

DIFENSORI
Fabian Maier, Mauro Dufner, Flurin Randegger, Cédric Hächler, Nico Gurtner, Leandro Profico, Jorden Gähler, Dominik Egli, Daniel Vukovic, Florian Schmuckli

ATTACCANTI
Casey Wellman (🇺🇸), Roman Cervenka (🇨🇿), Cédric Hüsler, Martin Ness, Andrew Rowe (🇺🇸), Nico Dünner, Jan Mosimann, Kevin Clark (🇨🇦), Roman Schlagenhauf, Andri Spiller, Danny Kristo (🇺🇸), Fabio Hollenstein, Sandro Forrer, Kay Schweri, Michael Loosli


Sopravvissuto al difficile primo anno dal ritorno nella massima categoria, il Rapperswil guarda ora al futuro con ritrovata ambizione, conscio che le stagioni in cui potrà realmente essere competitivo non sono dietro l’angolo e che per tornare a lottare per un posto nelle prime otto bisognerà prima costruire delle fondamenta più solide di quelle attuali.

Il lavoro del nuovo direttore sportivo Janick Steinmann sarà dunque complicato ma intrigante, ed un primo passo nella giusta direzione i Lakers lo hanno voluto fare già nel corso dell’estate, con alcune operazioni di mercato che i sangallesi sperano si possano tradurre in una riduzione del divario nei confronti delle altre squadre di NLA.

Nonostante un’annata 2018/19 finanziariamente incoraggiante e la prospettiva di aumentare il budget gradualmente ma in maniera costante per i prossimi tre campionati, il mercato svizzero di prima fascia rimane precluso al Rapperswil, che ha così operato – come logica vuole – puntando su alcune scommesse e concentrando i propri sforzi nell’assemblare un pacchetto stranieri di tutto rispetto.


ARRIVI
Nico Dünner (F, Langenthal)
Sandro Forrer (F, Friborgo)
Michael Loosli (F, Turgovia)
Andrew Rowe (F, Mora IK)
Roman Cervenka (F, ZSC Lions)
Mauro Dufner (D, Ginevra)
Daniel Vukovic (D, Ginevra)
Flurin Randegger (D, Langnau)
Dominik Egli (D, Bienne)

PARTENZE
Dion Knelsen (F, Olten)
Sven Lindemann (F, ritiro)
Jan Vogel (F, Oberthurgau)
Josh Primeau (F, ???)
Antonio Rizzello (F, GCK Lions)
Steve Mason (F, ???)
Fabian Brem (F, ???)
Leonardo Fuhrer (F, GCK Lions)
Timo Helbling (D, ritiro)
Matt Gilroy (D, ???)
Thomas Büsser (D, Basilea)
Sven Berger (D, ritiro)
Frédéric Iglesias (D, La Chaux-de-Fonds)

STRANIERI
Casey Wellman (F, 🇺🇸)
Danny Kristo (F, 🇺🇸)
Kevin Clark (F, 🇨🇦)
Andrew Rowe (F, 🇺🇸)
Roman Cervenka (F, 🇨🇿)


Nell’ultima stagione i Lakers avevano concluso la regular season ultimi, con 19 punti di distacco dal Davos undicesimo e con un bottino complessivo di 32 punti che nemmeno raddoppiato avrebbe permesso alla squadra di avvicinarsi alla linea.

Tra i fattori positivi del torneo c’erano però stati (alcuni) stranieri, in grado di contribuire con 43 gol – settima squadra della lega in questa statistica – ed in generale di rappresentare una delle poche armi offensive a disposizione di coach Tomlinson. Questo nonostante non siano mancati degli imprevisti, soprattutto ricordando la delusione rappresentata dal difensore Matt Gilroy e la chiara incapacità di reggere il salto di categoria dei vari Jared Aulin e Dion Knelsen.

Buono invece è stato l’impatto di Casey Wellman e Danny Kristo (che è rimasto nonostante alcuni rumors volessero il contrario), a cui si è aggiunto a gennaio quel Kevin Clark che i Lakers hanno immediatamente messo sotto contratto sino al 2021.

Le palesi difficoltà nel costruire gioco e produrre occasioni da gol – la squadra è stata quella che ha tirato meno in tutta la passata stagione, e con la percentuale più bassa – hanno poi portato a puntare su un pacchetto straniero composto da cinque attaccanti, tra cui due centri come Cervenka e Rowe che dovranno rappresentare la colonna portante dell’intero lineup.

Attorno a loro il coach dovrà costruire un assetto che a livello di giocatori svizzeri non presenta dei particolari acuti, anche se Schlagenhauf e Ness come centri del bottom six non fanno una brutta figura.

Con nessuna ala straniera left, sulla sinistra Casutt e Schweri avranno la possibilità di avere tanto ghiaccio (il secondo riuscirà finalmente ad esprimere il suo potenziale?), mentre dal mercato sono stati integrati giocatori come Dünner, Forrer oppure Loosli, tutti speranzosi di poter fare il salto in NLA dopo aver ottenuto buoni numeri tra i cadetti.

Alcuni nomi sono intriganti, ma il secondary scoring potrebbe rappresentare un problema difficile da risolvere per i Lakers, soprattutto quando gli stranieri vivranno qualche inevitabile calo di forma.


La difesa – reduce da una media di 3,34 reti incassate a partita – rimane il vero punto dolente, e si dovrà come prima cosa riuscire ad applicare un sistema che garantisca un po’ di protezione al portiere Nyffeler, lo scorso anno il più bersagliato dell’intera lega.

Fatta la scelta di non affidarsi ad alcuno straniero, dal mercato si è cercato di aumentare la solidità del reparto ingaggiando un elemento ruvido e d’esperienza come Daniel Vukovic, che nella sua carriera di NLA è (quasi) sempre stato un giocatore dal bilancio positivo. Sulla stessa lunghezza d’onda l’arrivo di Flurin Randegger, così come quelli di Dufner ed Egli, quattro nomi – due left e due right – che immediatamente saranno tra i primi posti nella gerarchia difensiva.

Le intenzioni di Steinmann sono dunque chiaramente quelle di fornire a Tomlinson degli elementi per ridurre le reti incassate, dopo che una certa cultura era già stata instaurata in squadra visto che lo scorso anno i Lakers sono stati la seconda squadra ad aver bloccato più tiri di tutti (759 contro i 794 del Losanna).

Ben più difficile sarà invece aspettarsi dal reparto arretrato degli impulsi offensivi, nelle passata stagione capace di produrre solamente nove gol ed un totale di 54 punti, con un unico difensore (Gähler) in grado di arrivare a quota dieci.

Nulla è cambiato invece tra i pali, se non l’aver acquisito la consapevolezza che Melvin Nyffeler è stato in grado di sostenere il salto di categoria, rispondendo positivamente – pur con qualche comprensibile scivolone – alla valanga di sollecitazioni a cui è stato sottoposto per tutto l’arco del campionato.

Il 24enne aveva chiuso il torneo con un 91.27% di parate sostanzialmente in linea con la media dei suoi colleghi, ma nessuno di loro aveva dovuto fronteggiare 1’500 tiri (praticamente 32 a partita) di cui addirittura 670 dallo slot (14 ad incontro). Ad ottobre i Lakers si erano già adoperati per rinnovargli fiducia e contratto sino al 2021, vista anche la presenza alle sue spalle di un Noël Bader che per ora non rappresenta una reale alternativa.

Battuto al termine della passata stagione per 4-1 dal Davos nella “finale” dei playout e poi salvatosi direttamente in seguito alla rinuncia del Langenthal di giocare lo spareggio, il Rapperswil avrà come primo compito quello di risultare maggiormente competitivo.

Una prima annata in NLA vissuta comunque in crescendo e la presenza di stranieri decisamente in linea con il livello richiesto dalla categoria lasciano presagire dei passi avanti per i Lakers, che dovranno trovare una stabilità difensiva e il modo di produrre in avanti senza essere completamente dipendenti dagli elementi d’importazione.

Pur immaginando una stagione in cui gli stranieri garantiranno un contributo centrale e costante – la salute di Cervenka rimane comunque un fatto che impone cautela – e gli elementi svizzeri sapranno farsi valere con un secondary scoring che sembra prospettarsi come il principale limite della squadra, difficilmente i Lakers riusciranno a staccarsi dal fondo della classifica.

Ci si attende però anche un passo avanti significativo da parte del Rapperswil, con un bottino complessivo dopo 50 partite più corposo rispetto ai modesti 32 punti racimolati nel passato torneo.


MIGLIOR INNESTO

Roman Cervenka: In un normale contesto l’ingaggio dell’attaccante ceco sarebbe un colpo fuori dalle corde di un club al secondo anno dopo la promozione, ma i recenti problemi di salute di Cerevenka hanno creato le premesse per permettere al Rapperswil di scommettere su di lui.

L’operazione non è priva di insidie ma i Lakers hanno chiesto precise rassicurazioni prima di ingaggiare l’ex giocatore di Friborgo e ZSC Lions, che al meglio sarebbe uno dei centri migliori del torneo.

ADDIO DOLOROSO

Timo Helbling: Nessun giocatore partito da Rapperswil è andato a finire in un altro club di NLA, dunque questo lascia già intendere come nessun addio in casa Lakers sia stato particolarmente difficile da compensare.

La nostra scelta cade dunque sull’esperto Timo Helbling, capace la passata stagione di giocare solamente metà regular season ma di portare comunque ai Lakers quel fattore d’esperienza che mancava a buona parte della rosa.

FATTORE X

Il secondary scoring: Un anno fa avevamo individuato l’elemento chiave di questa categoria negli stranieri, ma dopo il mercato operato dai Lakers si può essere abbastanza fiduciosi che i giocatori d’importazione avranno il loro positivo impatto.

Più delicato invece lo sguardo al resto della rosa, soprattutto in termini di produzione offensiva. Sapranno i giocatori svizzeri supportare la legione straniera, portando sufficienti e costanti impulsi in avanti per rendere i Lakers davvero competitivi?


La classifica di HSHS

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12. RAPPERSWIL

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