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Lugano

Il nuovo Lugano non si vuole più nascondere: “Oseremo più che mai, vogliamo il titolo”

I bianconeri aprono una nuova era guardando ai prossimi 3-5 anni. Werder: “In passato avevamo la fantasia del titolo, ma ci siamo nascosti”. Domenichelli: “Dobbiamo accettare la pressione… E capire che è un privilegio”

MENDRISIO – È un Lugano ambizioso ed estremamente motivato nel ritrovare un ruolo da protagonista quello che si è presentato martedì mattina al Casinò Admiral di Mendrisio. I bianconeri sono pronti ad aprire un nuovo capitolo sotto la guida di Chris McSorley, e gli obiettivi sono stati chiaramente messi sul tavolo.

“C’è un sogno che deve accomunare tutta la famiglia bianconera, ed è quello di arrivare sul gradino più alto”, ha debuttato la presidente Vicky Mantegazza. “Non bisogna avere paura di osare, e noi quest’anno oseremo più che mai”.

Sull’argomento ha elaborato il CEO, Marco Werder, che ha sottolineato l’importanza dell’aiuto arrivato da sostenitori, tifosi ed aiuti della Confederazione. “In ottobre comunicheremo i risultati, ma abbiamo evitato una situazione che sarebbe potuta essere drammatica. Chiaramente nel corso dei prossimi anni i prestiti che bisognerà restituire avranno un peso importante, per questo per l’annata imminente abbiamo stilato un preventivo molto prudente per non avere sorprese. Questo ha comportato una riduzione del budget sportivo di un ulteriore 10%, dunque Domenichelli si è trovato a lavorare con una disponibilità ritoccata verso il basso”.

Gli obiettivi illustrati sono così stati a medio termine, e riguarderanno i prossimi 3-5 anni. Il club punta ad avere almeno un terzo dei giocatori formati all’interno dell’organizzazione, così da mantenere il giusto DNA nel club. Il Lugano si impegnerà inoltre perché venga introdotto un financial fairplay. “Il COVID ha mostrato quanto il nostro sistema è fragile – ha commentato Werderè importante avere un campionato equilibrato, anche economicamente parlando”.

L’obiettivo più grande è però strettamente sportivo. “Vogliamo vincere il titolo di campione svizzero. Spesso e volentieri negli scorsi anni avevamo questa fantasia, ma ci siamo nascosti dietro ad un dito per evitare di dirlo. Ora non ci nascondiamo, ci alzeremo ogni mattina con questo obiettivo e riusciremo a raggiungerlo”.

Sulla stessa linea naturalmente il DS, Hnat Domenichelli: “Il COVID sta cercando di cambiare la nostra vita, ma non cambia i nostri obiettivi. Il budget quest’anno è diminuito, e ci è apparso chiaro che non potevamo continuare sulla vecchia strada, bisognava iniziare una nuova era. L’hockey svizzero sta cambiando velocemente, il prossimo anno probabilmente avremo un campionato a 14 squadre con sei stranieri, e già ora sono dieci le squadre che si qualificano per il post season”.

Il Lugano, forte anche dell’innesto di vari prodotti di un settore giovanile che inizia a dare frutti importanti, punterà a giocare una buona regular season con anche l’obiettivo di confermare la qualificazione alla CHL, “ma l’importante sarà confermarsi nei playoff”.

“I nostri obiettivi sono nell’ottica dei prossimi 3-5 anni”, ha ribadito Domenichelli. “Se riusciremo a vincere in questa stagione ben venga, altrimenti continueremo a lavorare per far sì che succeda. È fattibile, non possiamo più nasconderci, dobbiamo accettare la pressione… E capire che la pressione è un privilegio. Queste ambizioni non significano però che faremo investimenti a corto termine per avere subito risultati… Lo abbiamo visto in questi giorni in CHL, con assenze e infortuni abbiamo usato i nostri giovani, per farli crescere ed accumulare esperienza”.

Restando in tema di giovani, i giocatori messi a disposizione dei Rockets saranno Villa, Ugazzi, Näser e Werder, i quali sono da ora con i Rockets e non parteciperanno all’imminente trasferta di CHL.

Infine, per quanto concerne la campagna abbonamenti si è attualmente a quota 4’120 tesserati. Il numero rappresenta una diminuzione di circa il 20% rispetto ad una stagione pre-pandemia, ma è comunque un passo avanti rispetto alla capienza massima dello scorso anno che era fissata a 3’500. La nuova capienza della Cornèr Arena è invece stata fissata – dopo aver lavori a tribune, curve e lounge – a 6’773 posti.

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