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National League

Il Langnau dipenderà ancora dagli stranieri, ma si impone un lungo lavoro di ricostruzione

I Tigers sono attesi nuovamente ad una stagione difficile. I giocatori d’importazione dovranno anche quest’anno prendersi sulle spalle la squadra, ma per il futuro bisognerà tornare a formare una rosa svizzera più competitiva

L’inizio della stagione 2022/23 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


LANGNAU

La rosa 2022/23

PORTIERI
Luca Boltshauser, Stephane Charlin

DIFENSORI
Cedric Aeschbach, Claudio Cadonau, Samuel Erni, Tim Grossniklaus, Bastian Guggenheim, Anthony Huguenin, Sami Lepistö (🇫🇮), Vili Saarijärvi (🇫🇮), Sebastian Schilt, Miro Zryd

ATTACCANTI
Marc Aeschlimann, Pascal Berger, Nolan DIem, Alexandre Grenier (🇨🇦), Oskars Lapinskiks, Marc Michaelis (🇩🇪), Jan Neuenschwander, Harri Pesonen (🇫🇮), Patrick Petrini, Dario Rohrbach, Aleksi Saarela (🇫🇮), Joel Salzgeber, Flavio Schmutz, Jules Sturny, Keijo Weibel


(PostFinance /KEYSTONE/ Marcel Bieri)

Quella che si sta avviando alla sua conclusione è stata un’estate particolare per il Langnau, in cui il club ha già dovuto confrontarsi con i vari interrogativi attorno ad una rosa che promette di avere molte difficoltà nell’affrontare l’imminente campionato. La situazione ereditata dal nuovo DS Pascal Müller a fine aprile è infatti molto complicata e parla di una squadra dagli evidenti limiti dal punto di vista degli svizzeri, e che punterà nuovamente sugli stranieri per cercare di restare competitiva.

La pericolosità di questa ricetta la si è già vista nel recente passato, quando i Tigers sono collassati in classifica nonostante i suoi giocatori d’importazione fossero quelli dal maggior impatto nell’intero campionato (69 gol in totale, il 63% di quelli messi a segno dalla squadra). L’ossatura a livello svizzera era – e lo è ancora – quasi inesistente, con pochi elementi davvero di qualità e tanti giocatori il cui compito dovrebbe essere quello di dare profondità alla rosa, ma che nell’Emmental sono chiamati a rivestire ruoli fuori dalle loro corde.

Al fronte di un mercato svizzero insufficiente il divario con le altre squadre sembra insomma destinato ad essere ancora più marcato, e se pensiamo che il Langnau aveva solamente quattro giocatori rossocrociati nella Top 100 (!) dei marcatori di lega – quello messo meglio era Schmutz con 9 gol e 25 punti – ecco che il quadro diventa già parecchio critico.

Il Langnau riprenderà infatti dopo aver avuto il terzo peggior attacco, la seconda peggior difesa e diverse altre statistiche che fanno suonare l’allarme. Basti pensare che i Tigers erano penultimi in termini di tiri effettuati ed anche incassati, avevano il peggior boxplay ed erano stati la 12esima squadra in termini di occasioni di superiorità numerica (poi comunque sfruttate decentemente con il settimo powerplay).

Il reparto d’attacco ha perso il suo giocatore più produttivoOlofsson, che dopo aver segnato 25 gol è passato al Bienne – ed anche se nessun’altra partenza è stata particolarmente pesante, il carico sul pacchetto straniero rischia di presentare presto il suo conto. Pesonen e Grenier sono due ottimi giocatori, e Saarela potrà dimostrare il suo valore dopo i problemi fisici della passata stagione mentre l’innesto di Michaelis porterà effettiva qualità al centro, ma anche nomi di questa caratura avranno bisogno di una mano.

Qualche elemento di sicuro interesse indubbiamente c’è, come ad esempio il ticinese Patrick Petrini che dovrà dimostrare di poter fare un passo in avanti, il giovane Keijo Weibel oppure l’ex biancoblù Dario Rohrbach, con quest’ultimo che rischia però di diventare un eterno incompiuto.


ARRIVI
Claudio Cadonau (D, Zugo)
Luca Boltshauser (G, Losanna)
Stephane Charlin (G, Ginevra, prestito)
Vili Saarijärvi (D, Lukko)
Jan Neuenschwander (F, Berna)
Marc Aeschlimann (F, ZSC Lions)
Sami Lepistö (D, Lulea)
Marc Michaelis (F, Toronto Marlies)

PARTENZE
Jesper Olofsson (F, Bienne)
Janis Elsener (D, Rapperswil)
Michael Loosli (F, Kloten)
Ivars Punnenovs (G, Losanna)
Kay Schweri (F, La Chaux-de-Fonds)
Damian Stettler (G, Langenthal, prestito)
Livio Langenegger (F, Visp, prestito)
Larri Leeger (D, Olten)
Rihards Melnalksnis (F, GCK Lions)
Gianluca Zaetta (G, Turgovia)
Yannick Blaser (D, GCK Lions, prestito)

STRANIERI
Aleksi Saarela (F, 🇫🇮)
Harri Pesonen (F, 🇫🇮)
Alexandre Grenier (F, 🇨🇦)
Vili Saarijärvi (D, 🇫🇮)
Sami Lepistö (D, 🇫🇮)
Marc Michaelis (F, 🇩🇪)


Per cercare di alzare il livello di qualità e mobilità della difesa sono arrivati Saarijärvi – dinamico e molto offensivo – e l’esperto Lepistö, che dovranno guidare un reparto tra i più deboli a livello svizzero. Huguenin ha delle qualità ma rientrerà dopo l’operazione alla spalla dello scorso gennaio, mentre Cadonau potrà portare leadership e solidità difensiva.

Starà dunque anche ad elementi come Grossniklaus, Zryd ed il giovane Guggenheim prendersi delle responsabilità, ma complessivamente quella del Langnau appare come una delle difese meno convincenti e complete della lega.

I problemi rischiano di accentuarsi se si guarda alla situazione tra i pali, con le partenze di Punnenovs – che ultimamente non trasmetteva più molta sicurezza, ma era comunque un elemento di talento – e Mayer compensate dall’arrivo di Boltshauser e dal prestito di Charlin. La coppia è tutt’altro che una garanzia, considerando anche che l’ex Losanna sarà il più delle volte tra i pali dopo una carriera che lo ha visto solamente in una stagione (quella targata 2017/18 a Kloten) giocare più di 24 partite.

Charlin ha invece tutto da dimostrare e nel recente passato le sue prestazioni hanno lasciato intendere che non è pronto per la National League, specialmente oggi che il livello subirà un’impennata verso l’alto. La speranza è che tra i portieri ci possa essere almeno un po’ di stabilità, dopo che lo scorso campionato erano stati schierati addirittura sei (!) giocatori diversi.


La rosa del Langnau si basa insomma su degli equilibri che rischiano di crollare con l’avanzare della stagione, e che già inizialmente danno garanzie limitate. Non mancheranno insomma le sfide per Thierry Paterlini, alla sua prima esperienza su una panchina della massima lega, e per il suo assistente Steve Hirschi, anche lui al debutto in uno staff di National League.

Il quadro complessivo per l’immediato futuro in casa Langnau è insomma poco rassicurante, e si baserà nuovamente sulle prestazioni degli stranieri per sperare di rimanere a galla. La squadra aveva chiuso la passata stagione con un secco 9-1 incassato in casa dal Ginevra, punto più basso del percorso che aveva visto i tigrotti perdere 21 delle 22 precedenti partite. Le amichevoli estive parlano di una sola vittoria (4-3 contro il Langenthal, con tre gol e sette punti firmati dagli stranieri) in sei uscite, e dei segnali già preoccupanti.

Oltre Gottardo c’è chi vede gli stranieri del Langnau come l’orchestra del Titanic, che mentre la barca affonda continuano a suonare. L’immagine è rappresentativa, ed i Tigers sanno di dover rifondare la loro squadra con un lavoro che richiederà tempo e sofferenza. Pascal Müller e Thierry Paterlini hanno intrapreso un percorso non molto diverso da quello iniziato da Paolo Duca e Luca Cereda sei anni fa, e per vederne i frutti ci vorrà del tempo.


MIGLIOR INNESTO

Vili Saarijärvi: Il 25enne finlandese porterà nella difesa del Langnau quegli elementi che la squadra aveva bisogno come ossigeno, ovvero mobilità, visione di gioco e spiccate capacità offensive. Eccellente pattinatore, Saarijärvi arriverà ai Tigers nel momento migliore della sua carriera, dopo aver giocato in patria la sua miglior stagione.

ADDIO DOLOROSO

Ivars Punnenovs: Della sua partenza si sapeva da tempo, e bisogna anche ricordare che tra problemi fisici e qualche incertezza di troppo il lettone non ha più ad oggi il livello di qualche anno fa. Con il suo addio i Tigers hanno però un chiaro punto debole tra i pali, anche considerando che l’opzione straniera sarebbe stata difficilmente praticabile vista la necessità di usare tutte e sei le pedine per tenere a galla la rosa di movimento.

FATTORE X

Gli stranieri: Il Langnau è consapevole di doversi appoggiare ancora ai suoi giocatori d’importazione, e con l’innalzamento a sei questo carico è distribuito in maniera più uniforme. Ci sarà però bisogno di prestazioni eccezionali, perché il divario complessivo con le altre squadre sembra essersi allargato ancora di più. La scorsa stagione avere i migliori stranieri del torneo non ha cambiato i destini della squadra, ed infatti è sulla base svizzera che i Tigers saranno chiamati a lavorare per il futuro.


La classifica di HSHS

1. _________
2. _________
3. GINEVRA
4. _________
5. BIENNE
6. _________
7. _________
8. _________
9. __________
10. __________
11. __________
12. KLOTEN
13. LANGNAU
14. AJOIE

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