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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati nell’ultima settimana.


I TOP DI HSHS

Stephane Charlin (Langnau – 3 top, 0 flop): Uscito vincitore e con ottime statistiche dalla partita di venerdì contro il Kloten, Charlin non doveva essere nemmeno schierato nella partita contro gli ZSC Lions di sabato sera, ma l’infortunio di Boltshauser in riscaldamento ha cambiato all’ultimo i piani. Il portiere dei Tigers si è fatto trovare pronto, non riuscendo ad evitare la sconfitta ma tenendo il Langnau in partita fino ai minuti finali anche grazie a un paio di grandi interventi, di cui uno eccezionale su Sven Andrighetto. Dalle due sfide del fine settimana il 23enne se ne esce con una vittoria, il 93,85% di parate e la conferma di essere ormai un portiere di una certa affidabilità.

Ryan Gunderson (Friborgo – 2 top, 0 flop): Il Friborgo viaggia alla grande e il merito è anche del difensore americano, attualmente in forma smagliante. Nelle due vittorie contro Ambrì Piotta e Berna ha fornito due assist e giocato delle grandi partite, rendendosi fondamentale anche in contenimento, come dimostrato da un grande intervento nello slot basso su un tiro a botta sicura di Lehmann a Berna, con il risultato ancora sull’1-1. La solidità del veterano è confermata anche da un bilancio di +4 nel weekend (+14 negli ultimi 10 incontri) e a livello di punti non rimane di certo indietro grazie a 12 punti (un gol) nelle ultime 11 partite. Passano gli anni ma Gunderson rimane un pilastro inamovibile dei dragoni.

Andreas Borgman (Friborgo – 1 top, 0 flop): Oltre al “solito” Gunderson i dragoni da questa stagione possono contare anche sullo svedese, che in questo inizio di nuovo anno ha ribadito la sua capacità di giocare partite molto “pulite” e piene di stimoli per la manovra di squadra. Contro l’Ambrì Piotta ha trovato un importante gol in powerplay, mentre nella vittoria a Berna è stato comunque molto solido con un bilancio di +2 ed una media di quasi 22 minuti di ghiaccio nel weekend. Le sue non sono mai prestazioni esuberanti, ma portano un certo equilibrio al fianco del compagno di linea Raphael Diaz, di cui ha di fatto preso il posto quando si tratta di giocare in powerplay.

Julian Schmutz (Langnau – 1 top, 0 flop): Merita sicuramente di essere sottolineata più spesso la grande stagione che sta vivendo l’energico attaccante del Langnau, sicuramente non tra gli elementi più tecnici della lega ma capace di sin qui di firmare addirittura 15 gol, pochi in meno rispetto ai vari Thürkauf, Herzog e Martschini che guidano la classifica dei marcatori svizzeri. Grande lavoratore, Schmutz ha concluso un weekend eccezionale caratterizzato dalla tripletta contro il Kloten – condita anche da un assist – ed un’altra rete con gli ZSC Lions. Da inizio dicembre è stato il miglior marcatore dell’intera lega con 10 gol in 11 partite, tanto che nell’ultimo mese e mezzo solamente in tre match non è riuscito a trovare il gol. Per lui questa è già la miglior stagione in carriera.

Alex Formenton (Ambrì Piotta – 2 top, 0 flop): La serata poco ispirata di Friborgo è stata semplicemente l’eccezione che ha confermato la regola. Formenton da almeno un mese è nettamente il miglior giocatore dell’Ambrì Piotta, e contro il Kloten ha trascinato la squadra alla vittoria con il suo primo hat trick in Svizzera. Al pattinaggio di altissimo livello il canadese sta sempre di più unendo una mira che sotto porta non fa più difetto, e praticamente ad ogni cambio è in grado di essere minaccioso per gli avversari. Sabato, pensando ad una chance a porta vuota ed un paio di contropiedi non sfruttati, avrebbe addirittura potuto ottenere un poker. Per il finale di stagione sarà sicuramente uno degli elementi su cui Cereda potrà basarsi per rincorrere i play-in, anche pensando alla capacità di Formenton di essere efficace in qualsiasi linea viene schierato.

Michael Joly (Lugano – 2 top, 1 flop): A volte, come nella sfida contro il Bienne, sembra imprendibile ma cerca fin troppo a fondo la posizione e il tiro perfetto per andare a rete o cercare un compagno. In altre occasioni diventa devastante aumentando la velocità d’esecuzione e tagliando fuori tutti con la sua classe, quello che è successo a Rapperswil con il magnifico assist per Thürkauf. Un uomo comunque di “rigore” il canadese, capace di decidere la partita contro i seeländer ubriacando Van Pottelberghe e di dare l’allungo decisivo ai bianconeri nel canton San Gallo con il penalty guadagnato in prima persona nel terzo periodo e trasformato con grande freddezza e semplicità. E non va dimenticato il gran recupero in backcheck su Gian-Marco Wetter poco prima, uno degli attaccanti più veloci della National League.


I FLOP DI HSHS

Adam Reideborn (Berna – 1 top, 2 flop): Ha preso due begli schiaffi il Berna nelle uscite del weekend, con due sconfitte e nove reti incassate che fanno suonare un campanello d’allarme pensando all’ambizione degli orsi di restare tra le prime sei. Nuovamente poco costante lo svedese Reideborn, che sarà chiamato a confermare la sua fama di “portierone” ora che le cose si faranno sempre più serie. Per ora però il suo gioco rimane caratterizzato da troppe sbavature, con ad esempio degli interventi troppo approssimativi su almeno un paio di reti del Friborgo nella sfida di sabato. Bisogna sottolineare come nelle ultime partite non sia stato aiutato dai compagni – specialmente nel match di Losanna – ma è proprio in questi momenti di difficoltà che ad uno straniero si chiede la capacità di metterci una pezza.

Mike Völlmin (Ginevra – 0 top, 1 flop): Serata molto difficile in quel della Tissot Arena per il Ginevra Servette sabato. L’entrata in materia a razzo dei seeländer ha sorpreso i campioni svizzeri in carica e in particolare il difensore svizzero-americano, andato completamente nel pallone già nei primi cambi. Il 30enne non fa una gran figura già sul gol d’apertura della sfida ad opera di Sallinen, “ripetendosi” con un movimento stranissimo sulla quarta rete dei padroni di casa, fino a farsi sfuggire Damien Brunner in un pericolosissimo break solitario. Ci ha capito poco il numero 52, uscendo con un -3 su quattro reti subite dalla squadra.

Simon Kindschi (Berna – 0 top, 1 flop): Non ha certo brillato il difensore Simon Kindschi nelle sue ultime partite con la maglia del Berna – il prestito da Kloten dovrebbe concludersi il 15 gennaio – soprattutto nel match contro il Losanna, in cui ha commesso dei gravi errori di lettura del gioco (basti andare a rivedere il 3-1) oppure nelle chiusure difensive sugli avversari. Dal suo arrivo nella Capitale gli è stata data grande fiducia con un minutaggio sempre attorno ai 20 minuti, ma al fianco di Untersander non sempre ha dimostrato di avere i numeri per rivestire quel ruolo.

Miro Aaltonen (Kloten – 0 top, 1 flop): Il Kloten è sprofondato in un baratro, il cambio in panchina in favore di Larry Mitchell non ha portato nulla di buono, tanto che gli aviatori sono stati sconfitti ben nove volte nelle ultime dieci partite. A fare impressione è la mancanza di rendimento degli stranieri in casa zurighese, come quel Miro Aaltonen grande protagonista della prima stagione da neopromossi, con il finlandese oggi in grandissima difficoltà. Alla Gottardo Arena contro l’Ambrì Piotta la partita di Aaltonen ha racchiuso il nulla assoluto, sottolinenando un’apatia ormai paurosa, confermata da zero punti nelle ultime sei uscite della squadra ma soprattutto un impatto assolutamente nullo sul piano del gioco che va avanti da parecchio, anche nei suggerimenti ai compagni.

Laurent Dauphin (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): Non è ancora riuscito a trovare il punto di svolta il quebecois, che dopo l’ottimo avvio di stagione ed il brusco stop arrivato a risultato della “famosa” serata di Rapperswil, viaggia ancora a corrente alternata. In alcune serate sembra infatti dare segnali incoraggianti – di recente ci sono stati match in cui era apparso in crescita – ma in altre torna ad avere un impatto troppo marginale e con dei momenti in cui lascia trasparire una certa frustazione. Nella serata di Friborgo ha avuto il pregio di vincere tantissimi ingaggi, ma due sue penalità evitabili ed ingenue hanno segnato in maniera importante la sfida. Cereda non ha mancato di sottolinearlo, ed il giorno successivo Dauphin è comprensibilmente finito in sovrannumero.

Teemu Hartikainen (Ginevra – 0 top, 2 flop): Sabato sera di fronte al Bienne l’attaccante finlandese si è fatto notare in unica occasione, con un break in solitaria facilmente rintuzzato da Harri Säteri, per il resto ha vissuto l’ennesima serata anonima di questa stagione. Il possente attaccante dei campioni in carica fa tremendamente fatica a ritrovare il suo abituale rendimento, tanto da aver segnato finora solo 7 reti in campionato ed essere ormai a secco di gol da dieci partite, da quel 9 dicembre in cui per l’ultima volta ha battuto un portiere che nell’occasione era Sandro Zurkirchen.

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