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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati nell’ultima settimana.


I TOP DI HSHS

Simon Hrubec (ZSC Lions – 2 top, 0 flop): Solo una partita in settimana per il portiere ceco dello ZSC, ma in quella serata alla Cornèr Arena si è potuto ammirare un portiere di grande stile, efficacia e perfezione nei movimenti. Di fronte a Thürkauf e compagni il 32enne ha sfoderato una prestazione a tratti disarmante per la facilità con cui ha compiuto interventi di altissimo livello e per la sicurezza che ha trasmesso alla difesa. D’altra parte anche i numeri parlano per lui, dato che nelle ultime settimane in dieci partite solo una volta è sceso sotto il 92% di parate, superando il 96% in ben quattro occasioni, portando la sua media stagionale al 93,3% con soli 1.9 gol subiti a partita.

Joey LaLeggia (Lugano – 1 top, 2 flop): A saltare all’occhio è stata la sua doppietta messa a segno a Langnau (con secondo game winning gol stagionale) e d’accordo che è stato schierato da attaccante, ma i suoi innegabili miglioramenti vanno considerati anche nel ruolo di difensore. Molto più attento nella lettura del gioco e pulito nella gestione del disco, LaLeggia nelle ultime partite ha mostrato affidabilità anche nel terzo difensivo, mostrando belle capacità nel far partire la transizione con rapidità e finalmente una bella dose di personalità. E se proprio vogliamo parlare di numeri diciamo che le 8 reti e i 10 assist fin qui ottenuti lo piazzano al quinto posto tra i difensori della lega, per una produzione offensiva che a Lugano da un difensore straniero non si vedeva dai tempi di Tim Heed e del primo Ilkka Heikkinen.

Viktor Lööv (Bienne – 1 top, 0 flop): Rimasto a lungo fermo dopo il serio infortunio alla cervicale subito negli scorsi playoff, lo svedese ha potuto debuttare in stagione solamente qualche settimana fa, ma dopo qualche partita di ovvio “rodaggio” il Bienne sta già vedendo gli effetti di aver ritrovato una delle sue colonne portanti. Con quattro assist in due incontri è stato il difensore più produttivo della settimana, e per lui le ultime tre uscite sono state caratterizzate da cinque punti (un gol) un bilancio di +1 e ben nove tiri in porta. Con Rathgeb forma inoltre una coppia pericolosa ed equilibrata, una combinazione che spesso il Bienne non aveva trovato nel difficile inizio di stagione.

Jonathan Ang (Kloten – 1 top, 2 flop): Il cambio di allenatore in quel di Kloten ha fatto un gran bene all’attaccante canadese, il quale da qualche settimana ha decisamente cambiato marcia, non solo a livello produttivo ma anche su quello dell’impatto generale, mostrandosi molto più propositivo e vivace. Il 25enne si è messo in mostra in particolare contro il Davos, mettendo a segno una rete e un assist e tirando ben sei volte in porta (bilancio di +2) facendo ammattire la difesa ballerina dei grigionesi dopo essere andato a punti anche contro il Ginevra. In totale nelle ultime sette sfide l’aviatore ha messo nel sacco quattro reti e sei assist con un bilancio di +5.

Tommaso De Luca (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): La crescita del 18enne italiano continua a vista d’occhio, tanto che i passi avanti fatti in questi primi tre mesi tra i professionisti sono davvero pregevoli. Nell’ultimo weekend l’attaccante ha dimostrato anche di aver assimilato bene la necessità di giocare all’ala, ed anzi sta ribadendo la sua versatilità dimostrandosi abile nell’integrarsi in qualsiasi linea lo posizioni lo staff. Da metà ottobre ad oggi non è mai stato per più di due partite consecutive lontano dal tabellino, ed in particolare contro il Losanna ha trovato un gol importante e disputato assieme a tutta la quarta linea una partita maiuscola. Con 12 punti (5 gol) in 26 partite guida la classifica dei ragazzi U20 di NL, e la sua media di 2.76 punti ogni 60 minuti di gioco è ampiamente la migliore dell’intera lega tra i giovani.

Sven Andrighetto (ZSC Lions – 2 top, 0 flop): Forse non ha ancora trovato la condizione fisica ideale dopo aver saltato l’inizio di stagione, ma piano piano il nazionale elvetico sta tornando a dettare legge nei terzi offensivi di tutta la Svizzera. Venerdì sera a Lugano ha guidato l’attacco dei Lions gestendo tantissimi dischi e guidando un power play dalla velocità d’esecuzione impressionante, esercizio con il quale ha trovato la splendida rete di apertura. Sabato sera alla Swiss Life Arena contro il coriaceo Ajoie ha sfoderato una giocata di classe, furbizia e velocità di pensiero con un grandissimo assist su azione d’ingaggio per Balcers in occasione del pareggio dei Lions, mostrando di nuovo che se i polmoni non sono ancora del tutto allenati, sul piano della classe è sempre lui.


I FLOP DI HSHS

Adam Reideborn (Berna – 1 top, 1 flop): Sta vivendo una buona stagione il Berna, ma non al riparo da alti e bassi, ed in generale questo vale anche per il portierone svedese degli orsi. Reideborn non è nuovo ad alcune serate in cui perde brillantezza, ed in particolare sabato contro lo Zugo ha avuto le sue responsabilità in più di una rete incassata. Un po’ lento nei movimenti e non perfetto nella lettura delle conclusioni avversarie, sull’arco del weekend ha subito 10 gol su 68 tiri fronteggiati, facendo registrare appena l’86% di interventi ed un dato GSAA di -3.6.

Samuel Guerra (Lugano – 0 top, 1 flop): In un campionato come quello di National League non ci si possono permettere distrazioni, ma il difensore bianconero sembra soffrire un po’ il momento, mostrandosi oggi come il meno lucido e propositivo tra gli uomini della retroguardia. Spesso vittima della fretta o dell’approssimazione, il ticinese sta mostrando diversi limiti di continuità e buchi di concentrazione in un sistema di gioco veloce e che richiede grande prontezza. Emblematico l’errore grave a Langnau quando ha spianato la strada a Juuso Riikola, permettendo al finlandese di segnare il gol che ha riaperto la partita a pochi secondi dalla prima pausa.

Tim Grossniklaus (Rapperswil – 0 top, 2 flop): Tra i nuovi volti di una difesa del Rapperswil che ha cambiato alcune pedine importanti, Grossniklaus con i Lakers non ha finora convinto ed il fatto che si trovi costantemente tra il terzo tandem difensivo ed il ruolo di settimo difensore dice tanto sul suo momento. Sabato ha toccato uno dei suoi TOI più bassi con meno di 6 minuti di ghiaccio, e durante la sfida con il Ginevra lo si è notato solamente per l’errore sul raddoppio ospite. Nelle ultime sei partite ha fatto registrare un complessivo -6, ed in tutta la stagione ha finito in positivo una sola partita, oramai datata metà settembre,

Vincent Praplan (Ginevra – 0 top, 1 flop): Sta cercando di ritrovare i suoi standard il Ginevra, e con due vittorie nel weekend si è riavvicinato alle prime sei in classifica, ma gli ultimi due impegni prima della pausa non sono stati particolarmente felici per Praplan. In occasione della rocambolesca vittoria sul Kloten era sul ghiaccio in occasione di tutte le reti avversarie a parità numerica (da qui il bilancio di -3), ed ha anche messo in difficoltà i suoi con due penalità. Il giorno successivo a Rapperswil la sua partita è invece finita anticipatamente dopo un brutto intervento con il gomito ai danni di Capaul, che gli è valsa una penalità di cinque minuti e di partita. Per Praplan due prove decisamente opache.

Colton Sceviour (Berna – 0 top, 1 flop): Giocatore molto fisico e che fa della sua presenza nelle zone calde della pista la caratteristica principale, quest’anno la stagione di Sceviour continua ad essere una delusione. Certo, alcuni guai fisici lo hanno rallentato, ma un bottino di appena tre assist (solo uno di prima) ed un bilancio di -11 lasciano intendere quanto il suo gioco solitamente molto solido abbia perso colpi e smalto. Nella scorsa stagione lo avevamo infatti visto lottare sino ad ottenere 19 gol (!) e 19 assist in 49 incontri, mentre quest’anno la sua presenza in pista passa spesso sotto i radar ed è impressionante constatare come abbia concluso una sola partita in positivo (e ben dieci in negativo) in questa stagione.

Simon Knak (Davos – 0 top, 1 flop): Jan Alston era stato chiaro ad inizio stagione, dagli attaccanti svizzeri e dai giovani si aspettava un salto di qualità, e tra i ricevitori del messaggio c’era anche Knak. Per ora il rendimento del 21enne è però ben al di sotto delle aspettative, con solo una rete in questa prima metà di stagione, nonostante venga schierato spesso nel primo blocco. Anche in quest’ultima settimana Knak non ha brillato molto nonostante sia tornato nel top six dopo un paio di turni relegato in quarta linea, mostrando spesso anche un atteggiamento un po’ troppo “fancy” sotto porta (caratteristica stranamente comune a molti giocatori gialloblù) e senza la dovuta concretezza o determinazione, come successo domenica contro il Langnau quando avrebbe avuto le occasioni di chiudere la partita.

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