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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati nell’ultima settimana.


I TOP DI HSHS

Janne Juvonen (Ambrì Piotta – 2 top, 0 flop): Autore sin qui di un’ottima stagione, e più recentemente di una Coppa Spengler da protagonista, il portiere finlandese ha alzato ulteriormente il suo livello nella passata settimana, trascinando l’Ambrì Piotta alla conquista di sei punti pesantissimi. Bravo e anche un po’ fortunato nel derby, si è poi eretto ad assoluto protagonista domenica contro il Losanna, quando per due tempi ha tenuto in partita i biancoblù con delle parate fondamentali. Per lui in settimana solamente due reti incassate su 64 tiri fronteggiati, per una percentuale di interventi del 96.88% e la statistica GSAA (reti evitate in rapporto alla media degli altri portieri) nettamente la migliore della lega con 5.04.

T.J. Brennan (Ajoie – 3 top, 0 flop): L’impatto del difensore americano continua ad essere incredibile, anche se nel suo caso bisogna anche scendere a patti con un gioco che deve forzatamente sacrificare qualcosa in retrovia. Qualche errore è da mettere in conto se, come nel suo caso, si è giocato tre partite con una media di 27 minuti (!) ad incontro, ma la forza e l’energia che porta nel gioco dell’Ajoie è fondamentale. Contro il Langnau ha deciso la sfida con una gran sassata all’overtime (facendosi perdonare l’errore sul 2-0), mentre contro il Berna ha segnato la partita con un gol (il 14esimo stagionale!) ed un assist di prima. Per punti primari Brennan è ampiamente il miglior difensore della lega con 26 in 38 partite.

Viktor Lööv (Bienne – 1 top, 1 flop): Si tende un po’ a sottovalutare quanto prezioso sia per il Bienne il difensore svedese, questo perché il suo gioco two-way non pone molto accento sulla fase offensiva e dunque spesso si tende a premiare i giocatori che macinano più punti. Nella settimana perfetta del Bienne si è però dimostrato una volta di più importantissimo, con il suo gioco di sostanza che porta tanta solidità. Per lui nessun punto ma un bilancio complessivo di +5, il tutto da uomo più impiegato in assoluto dai seeläander.

Jonathan Hazen (Ajoie – 1 top, 0 flop): L’Ajoie è sul fondo della classifica ma qua e là riesce sempre a combinare qualche guaio anche di fronte a forze ben maggiori in campionato, come successo nella larga vittoria contro il Berna. La squadra di Julien Vauclair è trascinata in questo dal canadese, che continua a proporre un rendimento eccellente nonostante le attese. L’adattamento progressivo al campionato ha portato Hazen tra gli attaccanti migliori con più di un punto a partita, con il bottino rimpinguato ancora nelle ultime partite con la doppietta contro il Berna e il gol e l’assist messi a segno alla Ilfis di Langnau nella sera precedente, rendendosi protagonista delle due vittorie dell’Ajoie.

Matej Stransky (Davos – 1 top, 0 flop): Non sempre sembra completamente calato nel gioco collettivo l’attaccante ceco, ma quando trova lo spazio giusto diventa improvvisamente devastante. Ne ha avuto ancora prova il Lugano domenica pomeriggio, quando all’ala dei gialloblù ha lasciato ampie praterie che lui ha saputo sfruttare con freddezza e opportunismo, trovando due reti (di cui il game winning goal, già il terzo in questa stagione) e due assist per le reti di Ambühl e Corvi, i quali hanno completato la devastante prima linea offensiva nella prima uscita vincente del primo Davos di Metropolit e Immonen.

Arttu Ruotsalainen (Kloten – 2 top, 1 flop): Il Kloten non accenna a rallentare, e l’ottima seconda parte di stagione degli aviatori va anche a braccetto con la marcia in più messa dai suoi stranieri. Nei primi mesi Ruotsalainen ed Aaltonen avevano incontrato alcune difficoltà, ma le cose recentemente sono cambiate in maniera netta. Ruotsalainen in particolare si è distinto nei match più recenti per delle giocate d’alta classe, l’ultima quel rigore messo a segno sabato contro il Langnau. Nelle ultime dieci partite ha firmato 11 punti, ed il suo rendimento inizia ad avvicinarsi al punto a partita (ora il suo bilancio è di 27 punti in 37 incontri).


I FLOP DI HSHS

Mikko Koskinen (Lugano – 1 top, 2 flop): Il portiere finlandese non riesce più a tenere il passo con l’eccellente inizio di stagione che aveva proposto, alternando grandi parate a gol subiti in maniera un po’ troppo superficiale. L’esempio lo si è avuto ancora nell’ultima settimana di campionato, con lo scivolone costato il primo gol a Ginevra e un’altra rete un po’ facile sempre nel primo tempo di Les Vernets. Stessa cosa successa contro il Davos alla Cornèr Arena, dove dopo un big save nel primo tempo ha lasciato passare con troppa facilità lo 0-3 di Stransky che ha chiuso la partita. Non mentono nemmeno i numeri, dato che nelle ultime tre partite Koskinen ha messo assieme uno scarno 84,1% di parate, con il 90% superato l’ultima volta il 2 gennaio nella vittoria contro il Losanna.

Dave Sutter (Friborgo – 0 top, 1 flop): Sta vivendo un periodo un po’ irregolare il Friborgo, che nelle prossime settimane sarà chiamato a reggere l’urto delle inseguitrici per conservare la qualificazione diretta ai playoff. Tra gli elementi che dovranno portare maggiore solidità sul ghiaccio troviamo il difensore Dave Sutter, importante anche in boxplay ma che nelle ultime uscite ha concesso troppo spazio agli avversari. Particolarmente negativa per lui la partita di venerdì contro il Bienne, quando è andato in “tilt” in più di una circostanza quando si è ritrovato a dover fermare i veloci attaccanti seeläander (-2 il suo bilancio).

Bernd Wolf (Lugano – 0 top, 2 flop): L’austriaco in questo periodo è un po’ l’emblema delle insicurezze difensive del Lugano. Voglia di strafare che non manca, ma questo porta spesso all’errore, come visto in almeno tre occasioni nell’ultima settimana di National League. Il difensore si è reso protagonista in negativo nel derby e in due occasioni a Ginevra con delle marcature completamente mancate che hanno portato alle reti di Richard e Winnik, facendo correre molti brividi lungo la schiena dei tifosi anche contro il Davos.

Joel Vermin (Berna – 0 top, 1 flop): Ha decisamente perso per strada la sua capacità di essere efficace in zona offensiva l’attaccante arrivato a Berna ad inizio stagione, basti pensare che da fine ottobre ad oggi ha messo la firma solamente su un gol, e su di lui pesano anche alcuni errori come quello che ha permesso al Rapperswil di infilare il 2-3 venerdì. Lo staff ha provato ad affiancargli diversi compagni – i più recenti sono Sceviour e Scherwey – ma la sua stagione non sembra ingranare. Il rendimento è sicuramente deludente pensando che lo scorso anno aveva ottenuto 21 gol e 33 punti con il Ginevra, e nell’ultima partita ha visto solamente cinque minuti di ghiaccio nella sconfitta di Porrentruy.

Cody Eakin (Langnau – 0 top, 1 flop): Tra novembre e dicembre sembrava aver trovato le giuste misure del campionato svizzero, contribuendo al buon momento dei Tigers prima di Natale, per poi però sparire dai radar nei primi impegni di gennaio. L’ex NHL nelle prime partite dell’anno contro Rapperswil, Lugano Ajoie e Kloten non ha messo a segno un solo punto, distinguendosi però per diversi errori di sufficienza, come quello abbastanza clamoroso contro i giurassiani quando ha consegnato il disco con un passaggio “no look” a Devos, il quale ha servito a Hazen un facile assist per il provvisorio 2-1. Per il numero 9 un bilancio di -5 e zero punti nelle ultime quattro uscite.

Dario Simion (Zugo – 0 top, 1 flop): In controtendenza allo Zugo, che sembra aver ritrovato una buona anche se non ancora “fluida” velocità di crociera nel nuovo anno, l’attaccante valmaggese sembra essersi improvvisamente bloccato dopo aver chiuso il 2022 in ottima forma. Nelle prime quattro partite del 2023 Simion non ha ancora messo a segno un solo punto, tirando in porta solamente due volte in 240 minuti di gioco, risultando anche un po’ confuso nelle azioni offensive, forse tradito dalla foga di voler trovare a tutti costi la rete.

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