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I Rangers sopravvivono, Red Wings e Kings vittoriose

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Sono sopravvissuti guadagnandosi il diritto il giocare un’altra partita i New York Rangers che, in gara 4 al Madison Square Garden, sono riusciti a superare all’overtime i Boston Bruins e a rimandare almeno sino a sabato sera le loro vacanze.

Il risultato finale – un 4-3 ottenuto al settimo del primo overtime – è più che altro frutto della disperazione della squadra di John Tortorella, apparsa ancora una volta tecnicamente inferiore ai Bruins, ma capace questa volta di trovare le giuste risorse (nonostante gli assenti) per piegare gli avversari.

aa(Blueshirtsunited.com)

Dopo un primo tempo a reti inviolate in cui entrambe le squadre hanno avuto delle discrete occasioni per passare, la partita era sembrata mettersi parecchio male per i Rangers. Il powerplay di Boston si è infatti rivelato particolarmente in serata ed ha regalato il vantaggio agli ospiti per mano di Horton (già alla quinta rete nei playoff), prima di trovare anche il raddoppio con il giovane e bravissimo difensore Krug.

I Bruins hanno però dato per spacciati i Rangers sin troppo presto, permettendo alle Blueshirts di impattare la contesa grazie a due gravi errori. Il gol dell’aggancio di Carl Hagelin è infatti stato agevolato da un intervento a dir poco goffo di Rask, talmente difficile da descrivere che vi invito a guardare il video delle highlights che vi lascio di seguito.

Il pareggio – arrivato ad inizio terzo periodo – ha invece visto Chara farsi soffiare un disco incredibile dietro la porta da Stepan, che con un veloce wrap around ha bruciato sul tempo Rask. A 12′ dalla terza sirena Tyler Seguin ha provato a chiudere i giochi trovando il suo primo gol di questi playoff, ma solamente 2 minuti dopo Brian Boyle ha nuovamente messo il risultato in parità.

Un Lundqvist ancora una volta stratosferico (37 tiri parati) ha permesso ai suoi di giocarsi il tutto e per tutto all’overtime. La giocata risolutrice l’ha così trovata New York, con Chris Kreider che ha azzeccato una bella deviazione su suggerimento di Rick Nash.

Sta prendendo una piega piuttosto inaspettata invece la serie tra i vincitori del Presidents’ Trophy (sembra porti davvero sfortuna vincere questo premio!) dei Chicago Blackhawks ed i Detroit Red Wings di Damien Brunner. Dopo aver espugnato lo United Center ed aver confermato il break in casa, infatti, i Wings si sono ripetuti giovedì notte, quando hanno avuto nuovamente la meglio portandosi così ad un solo passo dalla finale di Conference.

La partita è stata estremamente equilibrata, con il risultato rimasto in bilico sino all’ultimo minuto ed un totale dei tiri praticamente identico (28-27 per gli Hawks). Veri protagonisti della serata sono dunque stati i due portieri, Jimmy Howard e Corey Crawford, premiati giustamente come prima e terza stella della serata.

In particolare l’estremo difensore di Detroit ha annullato con maestria il fortissimo attacco di Chicago, chiudendo a ripetizione la porta in faccia a Kane, Toews, Sharp e tutti gli altri. Howard è stato a dire il vero aiutato anche dai ferri in un paio di situazioni chiave del match, fatto che ha un po’ arginato l’impeto offensivo dei Blackhawks, ma la sua rimane comunque una prestazione incredibile.

In una situazione di grande equilibrio, il game winning goal è arrivato solamente in seguito ad un powerplay esattamente a metà incontro, quando Kindl ha fatto partire uno slapshot particolarmente preciso dalla sinistra che ha sorpreso Crawford.

A 39 secondi dalla fine Cleary ha poi fissato lo score sul 2-0 insaccando a porta vuota. I Chicago Blackhawks sono ora costretti a vincere le prossime 3 partite di fila se vorranno continuare ad inseguire il sogno della Stanley Cup.

Chi ha ritrovato la retta via verso la coppa sono invece i campioni in carica dei Los Angeles Kings, capaci di far rispettare il fattore casalingo nella serie contro i San Jose Sharks dopo aver perso le ultime due partite in trasferta.

In un incontro dai toni drammatici, il gol d’apertura è arrivato in confusione al 38’08” grazie a Kopitar, capace di ottenere il suo secondo gol dei playoff insaccando dalla corta distanza dopo un rebound concesso da Niemi. Una certa “sicurezza” i Kings se la sono poi guadagnata nelle prime battute del terzo periodo, quando Voynov (che post season per lui!) ha trovato il 2-0 ed ha messo i padroni di casa nella posizione di controllare il risultato.

Jonathan Quick è infatti riuscito ad ottenere un nuovo shutout e a “mandare in bianco” Joe Thornton e compagni. A nulla è infatti servito l’assalto finale con sei uomini di movimento, se non a permettere a Jeff Carter di ottenere il 3-0 che posiziona ora Los Angeles ad un solo passo dalla finale di Conference.

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